Nell’ambito della residenza Artivism, l’architetto Maria Cristina Finucci ha tenuto il 3 novembre un talk a Cittadellarte per offrire una testimonianza della sua esperienza artistica. La designer durante la sua carriera di architetto ha realizzato opere in diversi Paesi che sono pubblicate su varie riviste e libri e ha collaborato con corrispondenze dall’estero alla rivista di architettura Controspazio. La sua ricerca artistica, come riportato nel suo sito, è iniziata da giovanissima passando attraverso la pittura, la scultura, l’architettura, il design, la video arte, la postrproduction di film – oggetto di una mostra personale al Lu.C.C.A. Museum , nel 2010 – per arrivare a sintetizzarsi in una forma di arte trans mediale che nell’immediato si concretizza nella serie Wasteland. “Quest’opera che comprende tutte le azioni del Garbage Patch State – lo stato da lei fondato – nel mondo, non solo risponde ad un impegno etico di salvaguardia dell’ambiente – viene specifico nel portale web – ma configura una forma d’arte innovativa coerente al cambiamento epocale a cui assistiamo. Wasteland ha iniziato il suo percorso a Parigi UNESCO per continuare poi a Venezia, Madrid – ARCO; Roma- Museo MAXXI; NYC ONU Palazzo di Vetro ; Milano EXPO 2015 Fondazione Bracco”. Nel 2014 Maria Cristina Finucci ha inoltre ricevuto la “Mela d’Oro” del XXVI Premio Bellisario e il premio “Civiltà dell’Acqua”.
Finucci è intervenuta ai nostri microfoni per mettere in luce peculiarità e obiettivi dello stato di cui è presidente, il Garbage Patch State appunto, focalizzandosi inoltre sull’annoso problema plastica e sull’impatto della criticità ambientale per le giovani generazioni. Vi proponiamo il filmato.
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