Esprimersi in totale libertà per ridefinire la narrativa e i paradigmi della moda sostenibile, dando così una serie di input per realizzare opere rilevanti e dare vita a riflessioni utili a capire come strutturare un presente più costruttivo, dove all’ispirazione segua con urgenza un’azione collettiva: era questo l’invito rivolto dalla call Artivism, lanciata a dicembre 2020 da Fashion Revolution Italia e Fondazione Pistoletto. Il concorso, mirato a ispirare artisti e creativi a dar voce e forma, attraverso l’arte, alla giustizia sociale e ambientale, ha raccolto circa 90 adesioni da parte di partecipanti che desiderano dar modo alla loro arte di manifestare la connessione profonda tra sostenibilità ambientale e sociale nel settore moda. Come riportato in un nostro precedente articolo, una commissione tecnica composta da Paolo Naldini (CEO e direttore Cittadellarte – Fondazione Pistoletto), Olga Pirazzi (project manager Fashion B.E.S.T. – Fondazione Pistoletto), Juan Estefan Sandoval (direttore Ufficio Arte – Fondazione Pistoletto) e Marina Spadafora (coordinatore nazionale – Fashion Revolution Italia) ha valutato di tutti i progetti in gara la coerenza semantica, l’originalità, la qualità tecnica, la potenziale capacità di ispirare attivismo sociale, la resa estetica per la fruibilità digitale e il valore manifestato come soluzione per il sistema moda.
Il 24 aprile, nel contesto della Fashion Revolution Week 2021, si è tenuto un evento digitale su Zoom durante il quale sono stati annunciati gli 11 vincitori. Si tratta di Tiziano Guardini (Ecology of Mind), Charlaine Agbotsu (Via Pietrasanta), Antonella Valerio (Let’s Twist Again), Charles-Antoine Blais Métivier e Lieven Meyer (Survival Fashion), Anna Brugnera (sVESTITI), Ora Nadia Shaulova (Ora. Il pensiero d’amore), Chiara Gabriele (Re-Comporre), Hannes Egger (Everythings’s Changed – Nothing’s Changed), Andrea Bonfini (Fresh Meat), Giulia Perin (Verde), Olga A Pompidou (Paisajes); in totale sono 11, perché il nono, il decimo e l’undicesimo sono entrati in classifica a pari merito. Gli autori delle 10 opere opzionate prenderanno parte a una residenza UNIDEE dedicata all’approfondimento dei temi trattati dai lavori selezionati e i loro possibili sviluppi insieme al collettivo di Cittadellarte Fashion B.E.S.T. Biella Ethical Sustainable Think-Tank e Fashion Revolution. L’esperienza, sponsorizzata dalla Fondazione Pistoletto, avrà una durata di cinque giorni si svolgerà nella seconda metà del 2021 a Cittadellarte. Parallelamente al vernissage digitale su Zoom è stata inaugurata anche la mostra digitale frutto della call to action Artivism. Le opere selezionate sono visionabili nello spazio digitale Ikonospace – fino a fine ottobre 2021 – in un percorso curato da Stella Stone.
“Artivisti di tutto il mondo unitevi! Ora – ha affermato Paolo Naldini – che un gruppo di questi artisti impegnati a contribuire alla trasformazione della società in cui vivono è stato raccolto online, nella mostra curata da Stella Stone, ci chiediamo che cosa possiamo fare insieme. Questo sarà il tema di fondo della residenza di novembre 2021 a Cittadellarte, alla quale si potranno collegare tutti gli altri da remoto. Questo del resto è anche il motivo per cui nel 2009 è nata Cittadellarte Fashion B.E.S.T. E questa è anche l’urgenza che ritroviamo nella grande rete di Fashion Revolution a cui siamo felici di contribuire”. Anche Marina Spadafora ha messo in luce la sinergia tra le due realtà e ha evidenziato l’importanza dell’iniziativa: “In questo momento di separazione e virtualizzazione abbiamo voluto dare voce al lato artistico di chi ha a cuore la sostenibilità e la responsabilità nella filiera della moda. Le opere che ci sono pervenute testimoniano una grande sensibilità e infinita creatività da parte degli artisti che hanno deciso di partecipare a Artivism. La collaborazione con Cittadellarte – ha concluso – è stata fondamentale per dare spessore all’iniziativa culminata nella mostra virtuale del 24 Aprile che abbiamo condiviso in onore di Fashion Revolution Day”.