Imidacloprid, thiamenthoxam, clothianidin. Si tratta di pesticidi neonicotinoidi impiegati abitualmente dagli agricoltori, in quanto più forti di qualsiasi altro antiparassitario. Il loro utilizzo, però, ha una gravissima conseguenza: mettere a serio rischio la permanenza delle api sul nostro pianeta. Questa specie di insetti, infatti, può venirne a contatto direttamente, ma anche volando su campi vicini a quello contaminato, che potrebbero contenere dei residui di polveri della sostanza. Se usati a basso dosaggio, questi pesticidi provocano sulle api comportamenti anomali, ad esempio l’incapacità di rientrare nell’alveare o di riconoscere il profumo dei fiori, ma quando il dosaggio aumenta, la probabilità di morte diventa estremamente elevata. Non sono, inoltre, solo nocivi per le api, ma anche per gli uccelli e altri insetti.
La conferma della pericolosità dei tre neonicotinoidi viene da uno studio indetto dall’EFSA (European Food Safety Authority), una revisione di una precedente ricerca del 2013, alla quale erano seguite delle restrizioni rivelatesi insufficienti a fermare la moria di api.
Non si tratta solo di neonicotinoidi, ma anche di altri fattori che mettono in pericolo il futuro dell’ecosistema. Tra questi, il cambiamento climatico: inverni più corti e caldi aumentano la loro quantità di lavoro annua e con essa il loro stress. E ancora, la siccità, che ha provocato la riduzione del miele dell’80% nel 2017.
Salvarle non significa solo preoccuparsi dell’estinzione di una specie. Significa, anche, allarmarsi per la mancanza di un tassello fondamentale nella catena alimentare. Il loro lavoro ha un apporto sulla produzione agricola totale del 75% e le conseguenze per la nostra alimentazione sarebbero drastiche.
Per queste ragioni, l’organizzazione non governativa Avaaz si è incaricata di lanciare una campagna sulla questione, che, come indicato sul portale, si appella agli stati dell’UE, ai leader mondiali e ai Ministri della Salute e Agricoltura: “Vi chiediamo – si legge nella petizione – di vietare immediatamente l’uso dei pesticidi neonicotinoidi. La drastica diminuzione delle colonie di api rischia di mettere in pericolo la nostra intera catena alimentare. Se prenderete provvedimenti urgenti con precauzione ora, potremmo salvare le api dall’estinzione.”
Nella mattinata del 27 aprile, infatti, la Commissione Europea ha discusso in merito all’eliminazione dei pesticidi dalle coltivazioni: 12 paesi si erano già espressi a favore e ne sarebbero mancati solo 4 per ottenere un serio cambiamento, con la speranza di dare il buon esempio anche al resto del mondo. I paesi membri dell’UE hanno approvato la richiesta della Commissione di porre fine all’utilizzo nei campi all’aperto dei tre neonicotinoidi nocivi a partire dalla fine del 2018, consentendone l’uso solo in serra.