“Linea Verde”: Cittadellarte e Michelangelo Pistoletto sotto i riflettori nella puntata dedicata a Biella
Sabato 16 novembre è andato in onda su Rai 1 un episodio del programma dedicato al Biellese. La Fondazione Pistoletto è stata tra le realtà protagoniste del format: per l'occasione è stata proposta un'intervista al maestro realizzata da Elisa Isoardi e girata negli spazi del Mercatino Let Eat Bi. “A Biella - ha affermato Pistoletto - stiamo realizzando il Terzo Paradiso”.

Un programma che da oltre quarant’anni racconta l’agricoltura italiana e le sue eccellenze, il contesto ambientale e il settore enogastronomico e agroalimentare, guardando alle nuove frontiere legate alle politiche culturali, energetiche ed ecologiche per la salvaguardia e lo sviluppo del territorio: il riferimento è a Linea Verde, che nell’edizione corrente va in onda su Rai 1 ogni sabato dalle 12:30 alle 13:30. L’ultima puntata è stata dedicata a Biella: “Si tratta di un territorio – questa la presentazione sul sito del format – che l’acqua ha reso dolce e prezioso e che negli anni ha incentivato il distretto tessile conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Città Creativa Unesco, Biella conserva un importante patrimonio industriale costituito da decine di lanifici storici, molti ancora in attività con progetti e produzioni sempre più rispettosi dell’ambiente e da un insieme di siti, ciminiere, percorsi del lavoro ormai dismessi che formano un paesaggio culturale veramente unico”. Realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la puntata offre un viaggio tra le bellezze naturali, il patrimonio storico con la Cattedrale dove è conservato un affresco raffigurante il Cristo della Domenica e l’arte di Michelangelo Pistoletto che “presenta il suo contenitore di opere d’arte contemporanea. Con la sua genialità conosciuta in tutto il mondo – viene aggiunto nella nota –  ha saputo combinare il fascino innegabile del passato che ha reso celebre Biella, con le tendenze più innovative dell’arte contemporanea”.




Fotogrammi del servizio.

Le conduttrici, Monica Caradonna ed Elisa Isoardi, hanno portato gli spettatori alla scoperta di luoghi iconici come il Piazzo, la parte più antica della città, il Santuario di Oropa e l’Oasi Zegna. La puntata, però, non ha toccato solo la sfera ambientale e paesaggistica, ma anche quella culturale. L’episodio è infatti iniziato negli spazi della Fondazione Pistoletto: “Cittadellarte nasce in un ex opificio – ha esordito Isoardi – ed è una rappresentazione meravigliosa di archeologia industriale. Inoltre è un laboratorio di creatività e contenitore di arte contemporanea”. La conduttrice ha poi intervistato Michelangelo Pistoletto (“Per me – ha affermato sorridente Isoardi – è un sogno che si realizza”) negli spazi del Mercatino Let Eat Bi. “Il mercatino è la sostanza del fisico, ma se noi non abbiamo un fisico che funziona perfettamente, il nostro cervello funziona male. Ecco perché il pensiero e la realtà del vivere quotidiano – ha asserito il maestro – devono connettersi non soltanto a livello individuale, ma collettivo”. Il fondatore di Cittadellarte si è poi focalizzato su Biella Città Creativa UNESCO e sull’ispirazione al simbolo trinamico: “A Biella stiamo realizzando il Terzo Paradiso: il primo è quello naturale, di quando vivevamo totalmente integrati nella natura. Ci siamo ‘dis-integrati’ e abbiamo creato il paradiso artificiale fin ad arrivare all’I.A., ma adesso tra quello naturale e quello artificiale si è creato un conflitto mortale. Dobbiamo creare la pace, che nasce da una possibilità di mediare”. La conduttrice ha poi posto l’accento sulla sostenibilità: “Questa parola nasce da una necessità generale che avevo maturato già a partire dagli Anni ’60, quando ho realizzato i miei Quadri specchianti. Questi rispecchiano la società intera, che entra nello specchio del mio lavoro. Quindi la mia opera siamo noi”. Dopo un approfondimento sul Terzo Paradiso e sul binomio libertà-responsabilità, Pistoletto ha rivolto lo sguardo al domani. “Che cos’è – ha domandato la conduttrice – il futuro?”. Per il maestro “può essere un disastro totale così come la meraviglia. Sta a noi – ha concluso – decidere che cosa vogliamo”.

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