La creatività abbraccia il territorio: su Corriere TV riflettori puntati su UNIDEE Residency Programs e Cittadellarte
Il Corriere della Sera ha pubblicato sul proprio sito un servizio - curato da Unicredit - dedicato a tre eccellenze culturali della nostra penisola: la Filarmonica della Scala di Milano, le Officine San Carlo di Napoli e la Fondazione Pistoletto a Biella. Per l'occasione è stato intervistato il direttore Paolo Naldini: “La sfida principale che io sento per Cittadellarte - ha affermato - è di riuscire a condividere la co-creazione di un mondo migliore”.

Ci sono luoghi che trasformano il quotidiano in straordinario. Ci sono luoghi che trasformano il pensiero in azione. Ci sono luoghi che trasformano il silenzio in dialogo. Siamo andati alla scoperta di 3 luoghi non comuni, per farci raccontare cosa accade ogni giorno, in quegli spazi e nei territori in cui operano. In questi spazi abbiamo scoperto come andare oltre i luoghi comuni”. Con queste parole ha preso il via così il servizio giornalistico proposto da Corriere TV, che ha proposto un approfondimento su un un tris di realtà culturali impegnati nella responsabilità sociale: le Officine San Carlo di Napoli, la Filarmonica della Scala di Milano e UNIDEE Residency Programs di Cittadellarte a Biella, presentati come progetti di rigenerazione e di apertura a un pubblico ampio.

Per mettere in luce la Fondazione Pistoletto nel servizio – curato da Unicredit e intitolato Luoghi non comuni, la creatività abbraccia il territorio superando le barriere  – è stato intervistato Paolo Naldini, che ha esordito offrendo il suo sguardo su Cittadellarte: “In questa scuola – così il direttore – si studia come la tua azione creativa non sia limitata al tuo piccolo mondo, ma sia il mondo che creiamo insieme. È un’opera d’arte collettiva questo mondo. La nostra fabbrica è una fabbrica di tessuto sociale”. Naldini si è poi focalizzato su UNIDEE Residency Programs (“È una scuola per artisti, pensate che in questi 25 anni, più di 500 organizzazioni, negozi, uffici, ospedali, scuole, imprese, hanno accolto gli studenti che sperimentavano la loro arte di impegno e trasformazione sociale; Biella è diventata una palestra di questa arte”) sul bando di residenza Unicredit (“Invita artisti di tutto il mondo a Cittadellarte per due mesi con attivisti e imprenditori per pensare a come trasformare il contesto intorno a loro in maniera più responsabile e più sostenibile in ecosistemi di convivenza e prosperità”).

Il direttore ha poi posto l’accento su come alla Fondazione Pistoletto la dimensione etica si intrecci con quella creativa: “La sostenibilità per l’artista è una conseguenza del fatto che stia creando. La sfida principale che io sento per Cittadellarte – ha sottolineato – è di riuscire a condividere la co-creazione di un mondo migliore”. Su questa scia, Naldini ha concluso offrendo una riflessione sul ruolo sociale dell’arte: “Un luogo comune fondamentale sull’arte è che non serve a niente. Ma siamo sicuri? Siamo sicuri che non serva la creatività, la passione, la capacità di comprendere gli infiniti collegamenti che ci sono tra le cose, magari, più diverse? Forse oggi è proprio quello che serve”.

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