Contribuire a dare una spinta all’economia del Biellese, in particolar modo nel campo del benessere e dell’ospitalità, mirando a un forte aumento di turisti e di potenziali nuovi residenti nel territorio: è su questi obiettivi che verte la Fondazione BIellezza, presentata recentemente nell’ambito di una conferenza stampa dai soci fondatori Paolo Zegna (Gruppo Zegna), Franco Ferraris (Fondazione CRB) e Maurizio Sella (Gruppo Sella), assieme al direttore di Cittadellarte Paolo Naldini. Questa nuova iniziativa – costituita all’inizio di febbraio e quindi prima dell’emergenza Coronavirus – è tuttora aperta a nuove adesioni e sono già arrivate importanti risposte: “Alla chiamata alla responsabilità civica – viene specificato nella nota stampa – hanno risposto oltre 30 associazioni, imprese e privati cittadini, impegnandosi a sottoscrivere complessivamente, nell’arco del triennio 2020-2022, circa 2,5 milioni di euro”.
Il progetto utilizza uno strumento giuridico privato, ossia la Fondazione, per perseguire un interesse fortemente pubblico. Quale? Contribuire a sviluppare, come anticipato, le attività legate al turismo nel territorio e offrire nuove opportunità lavorative e imprenditoriali soprattutto ai giovani del Biellese.
La Fondazione BIellezza – il cui nome prende forma dal gioco di parole tra la sigla ‘BI’ della provincia di Biella e la parola ‘bellezza’ – si adopererà per affiancare sinergicamente i progetti e le attività conseguenti al riconoscimento di Biella Città Creativa da parte dell’Unesco, che rappresenta “un importante riconoscimento per tutto il territorio – si legge nel comunicato – che i promotori ritengono vada vissuto come un’imperdibile occasione di promozione anche internazionale del Biellese”.
Tra le prime attività in programma figura la creazione di una ‘Academy dell’Ospitalità’, tesa a fornire l’adeguata formazione agli addetti che dovranno dimostrare la capacità di soddisfare le richieste dei nuovi flussi turistici. L’Academy verrà costituita attraverso una collaborazione tra Città Studi Biella e il corso di alta formazione professionale in Hospitality Management dell’Istituto alberghiero trentino di Rovereto e Levico Terme. Un’eccellenza, riconosciuta anche dal sistema formativo svizzero, che ha come tratto distintivo lo ‘stile italiano della ospitalità’, finalizzata a offrire al mercato figure professionali con preparazione tecnica, ma anche umanistica ed artistica. Qui entra in gioco la Fondazione BIellezza, che darà il proprio contributo – assieme a eventuali sponsor esterni – per sostenere i costi degli allievi.
La nuova realtà, inoltre, guarda già al futuro: è in corso di realizzazione e di prossima sperimentazione un completo portale dedicato al Biellese, con la presentazione di tutte le più significative iniziative culturali, ludiche e sportive del territorio; l’obiettivo del sito è di portarle a conoscenza in modo coinvolgente e chiaro a turisti e residenti. La Fondazione BIellezza porrà anche un’attenzione particolare rivolta alle persone di età avanzata, attraverso iniziative e programmi che evidenzino loro i vantaggi nel visitare o risiedere nel Biellese, divenendone parte attiva nel suo contesto sociale. Un esempio? Il riutilizzo di un vasto patrimonio immobiliare locale di interesse, anche nel valore economico, con adeguati spazi e servizi da condividere, oltre alla promozione del commercio di prossimità.
La progettualità di BIellezza trae spunto dall’esperienza pubblico-privata e dai risultati della Wellness Valley*, un esempio di collaborazione, organizzazione e attenta pianificazione che anche il Biellese, con le sue caratteristiche, intende seguire. “Per sostenere l’avvio dei progetti già individuati e da individuare, coerenti con le finalità sopra ricordate – viene sottolineato nel comunicato – i fondatori hanno ipotizzato una precisa governance che ha visto, in primis, la costituzione della Fondazione BIellezza, che oggi mira al riconoscimento di ente non profit, il cui consiglio di amministrazione è composto da Maurizio Sella, Franco Ferraris, Michelangelo Pistoletto, Paolo Naldini e dai membri espressi dall’assemblea dei finanziatori privati (Lincoln Germanetti, Marco Ploner ed Emanuele Panza e Paolo Zegna come presidente). La Fondazione si avvarrà anche dell’apporto di un comitato strategico”. La parte operativa, invece, verrà portata avanti da specifici gruppi di lavoro tematici composti da operatori dello stesso comparto; ognuno di questi sarà guidato da un ‘leader’ che avrà il compito e la responsabilità di coordinare il lavoro del proprio gruppo confrontarsi con i portavoce degli altri team in modo da rendere omogenea l’intera strategia.
“La vera sorpresa – commentano all’unisono i promotori – è stata la straordinaria, tempestiva e convinta adesione da parte della quasi totalità delle persone e delle aziende a cui era stato presentato il progetto. Anche in scia al recente riconoscimento dell’Unesco, vediamo in questo nuovo progetto un altro segnale importante che dà forza all’idea che i cambiamenti economici e sociali della città, sicuramente aggravatisi con la disastrosa crisi innescata dalla pandemia da Coronavirus, possono essere affrontati. Si può far fronte alle criticità non solo con la capacità imprenditoriale dei singoli, ma anche mettendo a sistema, in modo coordinato e convincente, sia le tante e diverse eccellenze diffuse già presenti nel Biellese sia quelle nuove. Per queste ultime ci auguriamo che nascano soprattutto per iniziativa di giovani desiderosi di partecipare in modo responsabile alla costruzione di un loro futuro nel proprio territorio. Sarà nostro compito prioritario consolidare la fiducia fin qui ricevuta, facendo in modo che il progetto cresca e si rafforzi valorizzando sempre di più il gioco di squadra”.
“Con la Fondazione BIellezza – aggiungo i promotori – scommettiamo su un non molto diffuso approccio che vede la componente privata farsi promotrice, sostenitrice e realizzatrice di iniziative e progetti a forte valenza sociale. L’auspicio è che diventino oggetto di attenzione e impegno anche delle istituzioni pubbliche italiane ed europee, al fine di contribuire, ad esempio attraverso il raddoppio delle presenza di turisti nei prossimi anni, a riportare nel Biellese parte della ricchezza e dei posti di lavoro perduti anche in conseguenza dei cambiamenti che hanno interessato l’industria tessile locale”.
Durante la conferenza stampa di presentazione della Fondazione BIellezza è stato infine anticipato il lancio di un referendum popolare per scegliere uno slogan che descriva, in sintesi, l’identità del territorio, con l’obiettivo di diventare il cardine delle future strategie di comunicazione e di promozione del Biellese come terra del benessere, delle relazioni e della qualità della vita. Venti figure di differenti età, professione e caratteristiche personali – ma accomunati da un personale attaccamento al territorio – hanno lavorato formulando un ventaglio di proposte che verrà presto sottoposto, attraverso una votazione digitale sul sito della Fondazione BIellezza, al giudizio del pubblico che sarà composto anche dagli studenti delle scuole superiori del territorio.