“L’Arte, come l’amore, è il respiro dell’anima ed ha la capacità di fissarlo e renderlo immortale”: è questa la significativa frase riportata nella nuova panchina che verrà presentata domani alle ore 16.00 nell’ambito dell’inaugurazione del Parco Tintoretto nel Municipio Roma VIII, di fronte a Via Baldovinetti, e di 100 panchine per Roma. Quest’ultimo è un progetto nato al Rebirth Forum Roma 2019 e sviluppato da Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, che, attraverso un fundraising diretto, ha attivato il tessuto sociale romano per la realizzazione nel 2021 di un’installazione temporanea del simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto attraverso 100 panchine in plastica riciclata. L’opera ha trovato spazio nel tempo, prima nel Sito Archeologico di Gabi, poi al Festival delle Periferie organizzato da Giorgio de Finis, fino a Piazza di Siena, Villa Borghese, per la seconda edizione di Back to nature curata da Costantino D’Orazio. Le panchine, al termine di queste occasioni, sono poi state donate alla Città di Roma nell’ottica di divenire sede di laboratori di educazione civica e cittadinanza attiva per le scuole e le associazioni del territorio. “La panchina – aveva spiegato in una nostra precedente intervista Saverio Teruzzi, responsabile del progetto e coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso – ha un ruolo sociale non indifferente, è un luogo dove si possono raccogliere delle idee, punto in cui magari ci si è dati il primo bacio, ma anche uno spazio dove possono dormire i senzatetto. La panchina, in questo senso, diventa un simbolo“.
L’iniziativa non è quindi solo tesa a implementare l’arredo urbano della città di Roma, ma a coinvolgere il privato nell’iniziativa pubblica, a promuovere il concetto di partecipazione, ad avviare un percorso di sensibilizzazione all’incontro e al rispetto della natura e dell’altro, a presentare il percorso demopratico e a favorire una ripresa concettuale del territorio. Il progetto ha fatto registrare un’ampia partecipazione di privati e organizzazioni, che hanno finanziato il progetto non come compravendita, ma come adozione artistica con un impatto diretto sulla società. Le panchine adottate erano personalizzabili attraverso il nome del donatore e un messaggio/dedica di 150 caratteri da riportare nella postazione e un QR code della propria realtà di riferimento. Così è stato per Artecargo, la divisone specializzata nei trasporti d’arte di Italia Cargo (impresa di spedizioni internazionali e logistica integrata che ha la sede legale proprio in questa zona, nel Municipio 8^ e l’impianto logistico nella zona industriale di Roma), nella figura della titolare Roberta Gili. Quest’ultima curerà l’inaugurazione del Parco Tintoretto e della panchina che ha adottato: “Domani sarà per noi un giorno di gioia – ha affermato ai nostri microfoni – perché vedremo realizzarsi un sogno: mettere a dimora definitiva la panchina adottata da Artecargo grazie alla collaborazione del Municipio Roma VIII e della Fondazione Pistoletto. È un sogno iniziato nel 2021 quando Saverio Teruzzi ci coinvolse nella splendida iniziativa ‘100 panchine per Roma’ a cui aderimmo con entusiasmo sia trasportando le panchine dall’aerea archeologica di Gabii al Parco di Villa Borghese all’interno di Piazza di Siena, nell’ambito della manifestazione ‘Back to nature’, sia adottando la panchina n. 81”.
Roberta Gili (e, nel riflesso dei suoi occhiali da sole, Saverio Teruzzi).
Roberta Gili ha poi motivato la sua scelta di sostenere e partecipare al progetto, che “ci ha entusiasmato perché sintetizza 3 valori importanti per Italia Cargo, che tra loro indissolubilmente interrelati, ossa la sostenibilità, l’arte e la solidarietà. La prima è di rilievo perché ritengo che l’attenzione alla sostenibilità ambientale sia sempre più importante in ogni ambito della vita, ma in particolare nel nostro settore dei trasporti, che hanno maggiore impatto sull’ambiente. La panchina in materiale riciclato, quindi eco-sostenibile, che verrà inaugurata domani è un simbolo concreto di tale sensibilità e manifestazione d’intento per una migliore qualità della vita”. Gili si è poi soffermata sulla seconda parola chiave, l’arte, che “è espressione della cultura – ha sottolineato – ed è la massima espressione delle emozioni e dei sentimenti, di cui l’amore è il più bello, ed ha la capacità di fissarle per renderle immortali e tramandarle alle future generazioni per trasmetterne il messaggio e continuare a suscitare quelle emozioni che può generare. Questa funzione, però, deve poter essere a portata di tutti, divulgata, disseminata ovunque, fruita da tutti e per questo trasportiamo arte, come è scritto nella targa. Trasportiamo arte affinché tutti possano viverla ovunque. Artecargo, adottando questa panchina della Fondazione Pistoletto, un grande simbolo dell’arte, e mettendola a disposizione della comunità in questo parco, quindi alla portata di tutti, vuole contribuire appunto a diffondere la cultura dell’arte affinché siano condivise quelle splendide esperienze, sensazioni, emozioni che solo l’arte sa suscitare”.
Per quanto concerne la solidarietà, la titolare di Artecargo specifica che la panchina che ha adottato è per lei “un dono per la comunità, a disposizione di tutti, bambini, giovani e adulti. Ci auguriamo che possa appunto rappresentare la testimonianza di questi valori e diventi luogo accogliente in cui vivere tanti momenti felici. Vedere posizionata la panchina adottata nel parco del nostro quartiere sarà motivo di grande gioia e per questo ringrazio la Fondazione Pistoletto per averci dato l’opportunità di svolgere un piccolo ruolo attivo nel loro progetto. Ringrazio anche l’Amministrazione locale, l’ottavo Municipio, che ha creduto in questa iniziativa ed ha sempre collaborato con la massima disponibilità ed attenzione. Abbiamo trovato nelle istituzioni territoriali ascolto, riscontro, risposte immediate, ed una vera vicinanza all’utenza, elemento questo che sottolineo perché il nostro Municipio è davvero vicino ai cittadini. Grazie anche alle Associazioni di quartiere che svolgono un ruolo attivo nel rendere bella e vivibile questa nostra zona. Grazie infine – ha concluso – a colui che ha ispirato tutto questo, che incarna i valori in cui crediamo e le emozioni più belle, Gianni, a cui, appunto è dedicata la panchina”.