Alla Fondazione Carispezia inaugurata la mostra “Admirabile signum. Il presepe tra arte antica e contemporanea”
L'ente non profit che promuove lo sviluppo sociale, culturale e economico della provincia della Spezia e della Lunigiana ha inaugurato venerdì 10 dicembre l'esposizione che mette in luce parallelismi e indagini tra presepi di produzione genovese e lombarda del XVIII secolo con opere e installazioni contemporanee. Tra le proposte della mostra figura l'opera "Paesaggio 1965" di Michelangelo Pistoletto.

Porre in relazione importanti esemplari di presepe di produzione genovese e lombarda del XVIII secolo con un nucleo di opere e installazioni contemporanee, creando un ponte tra presente e passato, tra figurazione ed evocazione: è questa, in sintesi, la proposta di Admirabile signum. Il presepe tra arte antica e contemporanea, mostra a ingresso gratuito inaugurata sabato 11 dicembre 2021 da Fondazione Carispezia nei propri spazi espositivi di via D. Chiodo 36 alla Spezia. La Fondazione è un soggetto non profit, privato e autonomo, che non ha finalità di lucro e persegue scopi di utilità sociale e promozione dello sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio di riferimento, ossia la provincia della Spezia e la Lunigiana. Il progetto espositivo, nato da un’idea di Emanuele Martera che ne ha coordinato immagine e allestimento, sarà aperto fino a domenica 30 gennaio 2022 ed è a cura di Lara Conte e Alberto Salvadori che, per la parte relativa all’arte antica, hanno lavorato alla costruzione del percorso espositivo in dialogo con Simonetta Maione e Giulio Sommariva e con il contributo di Andrea Marmori.

Attraverso media e linguaggi diversi, nel corso del XX secolo e nella contemporaneità gli artisti hanno continuato a confrontarsi – spiegano gli organizzatori nell’apposita nota stampa sul sito di Fondazione Carispezia – con uno dei temi maggiormente rappresentati nella storia dell’arte occidentale, fornendone interpretazioni che vanno oltre l’iconografia e la dimensione figurativa tradizionale”. In quest’ottica, accanto ai presepi settecenteschi il visitatore può visionare una serie di creazioni di Roberto Almagno, Maria Lai, Marco Lodola, Fausto Melotti, Guido Strazza e Michelangelo Pistoletto; all’interno della mostra, infatti, è presente l’opera Paesaggio 1965 del maestro biellese. “Il percorso pensato per l’esposizione – viene specificato – travalica il rigido ordinamento cronologico e si articola in sale tematiche che danno vita a un percorso di rinascita e luce, di spiritualità e poesia. Con questa iniziativa inedita, Fondazione Carispezia torna a proporre nel periodo natalizio un importante evento espositivo nell’ambito delle arti visive”. La mostra è corredata da un giornale-catalogo con un testo dei curatori Lara Conte e Alberto Salvadori e approfondimenti di Giuseppe Appella, Simonetta Maione, Andrea Marmori e Giulio Sommariva. Per accedere all’esposizione – aperta tutti i giorni, escluso Natale e il lunedì, dalle ore 11 alle 20 – è necessario il Green Pass.