“Alternative Centers”, in Svizzera la mostra congiunta di Michelangelo Pistoletto e Pascale Marthine Tayou
Dal 26 dicembre 2023 all'11 febbraio 2024 Patricia Low Contemporary Gallery in collaborazione con Galleria Continua proporrà nella sua sede di Gstaad il progetto espositivo che metterà in relazione le opere dei due artisti offrendo un dialogo creativo unico tra due visioni contemporanee dell'arte.

Sta per alzarsi il sipario sulla mostra congiunta Alternative Centers: il titolo si riferisce all’idea di identità collettiva di un progetto espositivo che crea una dimensione sociale di incontro e scoperta, riunendo i centri di interesse di due artisti, Michelangelo PistolettoPascale Marthine Tayou. Nel dietro le quinte dell’iniziativa figurano la Patricia Low Contemporary Gallery, realtà di spicco dell’arte contemporanea in Svizzera dal 2005, e Galleria Continua, che porranno in dialogo le opere dei due creativi proponendo un confronto tra due visioni contemporanee dell’arte. Come sottolineato dagli organizzatori, la creazione di un’arte aperta al dialogo e allo scambio è senza dubbio il legame più forte che unisce questi due artisti; un aspetto già sperimentato, per la prima volta, nel 2019 in occasione della mostra Una cosa non esclude l’altra – One thing doesn’t exclude the other, presentata da Galleria Continua a San Gimignano.

Per questa mostra Michelangelo Pistoletto presenta le serie Nero e Luce e Colore e Luce – Black and Light and Color and Light. Iniziati rispettivamente nel 2007 e nel 2014, esplorano la relazione tra gli elementi evidenziati dal titolo. Poiché la prima serie è il precursore della seconda, entrambe danno forma a una mostra cronologica sul passaggio dal non colore (nero) al colore. Vengono inoltre ripercorse le tematiche che attraversano l’intero percorso artistico di Pistoletto, dalla sua formazione con il padre restauratore, alle sue prime opere pittoriche, senza dimenticare i suoi legami con l’Arte Povera; anche lo specchio è presente in Black and Light e Color and Light in forma frammentaria. “È un lavoro – così Pistoletto in riferimento alla serie – di specchi rotti, ma eseguito in modo ordinato. I contorni prodotti dalla rottura dello specchio stesso vengono inclusi nello specchio, e questi contorni formano un puzzle […].La figura universale dello specchio si divide e moltiplica attraverso la rottura e il taglio, fino a diventare un’infinità di figure uniche. Ogni frammento dello specchio può essere considerato come una persona che fa parte di una società dello specchio più ampia. La società è come un grande specchio”.

Pascale Marthine Tayou presenta invece una selezione di opere scultoree come i Totems Cristal (Totem di cristallo) e le Poupées Pascale (Bambole di Pascale), che punteggiano lo spazio della galleria con l’installazione Le uova di Pascale. Fedeli all’uso di materiali disparati di diversa provenienza, le opere dell’artista incarnano il processo di creolizzazione teorizzato da Édouard Glissant, una “miscela di arti e linguaggi che produce l’inaspettato […], uno spazio dove la dispersione consente connessioni, dove scontri culturali, disarmonie, disordini e interferenze diventano forze creative”. Il suo lavoro con il cristallo nasce da un’illusione vissuta dall’artista durante un viaggio a Venezia: “Pensò – spiegano gli organizzatori – di vedere una scultura in vetro di Murano con forme africane, ma quando si avvicinò scoprì che i suoi occhi – o la sua mente – lo avevano ingannato”. Inizia così a riflettere sulle qualità della materia trasparente, permettendogli di esplorare la spiritualità delle sue creazioni sotto una nuova luce e aprendo la strada a nuovi rituali.


La mostra sarà aperta nei seguenti giorni: martedì 26 dicembre dalle 18 alle 20; il lunedì chiusa; dal martedì al giovedì dalle 13:00 alle 18:30; dal venerdì al sabato dalle 10:00 alle 19:30; la domenica dalle 15:00 alle 18:30 e su appuntamento.