Una scelta annuale di ADI Associazione per il Disegno Industriale che raccoglie il miglior design messo in produzione, opzionato dall’Osservatorio permanente del Design ADI: è questo, in sintesi, ADI Design Index, selezione che comprende prodotti o sistemi di prodotto, valutati nell’ambito delle diverse merceologie, a cui si aggiungono la ricerca teorica, storica, critica e la ricerca di processo o per l’impresa applicate al design con una particolare attenzione rivolta alla sostenibilità. La candidatura avviene mediante una presentazione del prodotto/sistema o servizio da parte dell’impresa o del committente e del designer o del progettista che lo hanno realizzato. “La selezione – si legge nel sito ufficiale – si riferisce a prodotti/sistemi e servizi messi in produzione nell’anno solare interessato, rivolgendosi all’anno precedente della selezione di ADI Design Index”. L’iniziativa si suddivide in due parti: la selezione di prodotti e progetti realizzati da imprese iscritte alla Camera di Commercio italiana e designer italiani, oppure da designer italiani e imprese straniere, o da designer stranieri e imprese iscritte alla Camera di Commercio italiana; la Targa Giovani, dedicata alla selezione di progetti o di autoproduzioni, di studenti italiani e stranieri, realizzati nell’ambito dei programmi delle scuole universitarie italiane. “Vengono selezionati i prodotti – specificano gli organizzatori – che si distinguono per originalità e innovazione funzionale e tipologica, per i processi di produzione adottati, per i materiali impiegati, per la sintesi formale. Particolare attenzione viene prestata ai prodotti che esprimono rispetto ambientale, valore pubblico e sociale e cura per l’usabilità”.
Sono differenti gli ambiti tematici di ADI attorno a cui si articola la selezione: Design per l’abitare; Design per l’illuminazione; Design per la mobilità; Design per il lavoro; Design per la persona; Food Design; Design dei materiali e dei sistemi tecnologici; Design dei servizi; Design per il sociale; Ricerca per l’impresa; Design per la Comunicazione; Exhibition design; Ricerca teorica, storica, critica e dei progetti editoriali. Per quanto concerne la categoria del Design per il sociale, fa parte dell’apposita commissione anche Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte: “Ormai tutto il design – ha affermato – non può che essere ‘per il sociale’, per il pianeta e la nostra sopravvivenza su e con lui (o Lei). Se teniamo distinta la responsabilità o l’impatto sociale dal business, come andrà a finire? Per dirla con accento trilussiano ‘antropò-ce-ne annàmo’! Questa consapevolezza apre un’occasione che, tra i designer, forse solo Papanek o Bruce Mau avrebbero osato pensare: ogni cosa è da riprogettare, ogni prodotto, ogni servizio, ogni processo… nemmeno la rivoluzione industriale è stata così radicale e urgente. La sezione Design per il sociale dell’Adi Index quindi, per me, rappresenta la punta della freccia – ha concluso Naldini – che dobbiamo scoccare, tutti insieme, per fare centro. E restare quaggiù, sostenibilmente prosperi”. Dal 12 novembre è possibile presentare le candidature di prodotti e servizi – il termine per la presentazione è l’11 febbraio 2022 – lanciati sul mercato nel 2021. I selezionati potranno inoltre partecipare alla XXVIII edizione del Premio Compasso d’Oro nel 2024.