Dopo una lunga attesa, Cittadellarte riapre al pubblico, mettendo in luce nuovamente la più vasta collezione esistente di opere di Michelangelo Pistoletto. Una raccolta unica, che si snoda dai primi autoritratti degli anni ’50 ai quadri specchianti e ai lavori più recenti fino ad una variegata proposta di allestimenti che descrivono alcuni dei principali filoni di ricerca della realtà artistica biellese. Le guide responsabili accompagneranno i visitatori in piccoli gruppi attraverso una speciale esperienza conoscitiva, che Cittadellarte ha progettato per raccontare al pubblico se stessa e la collezione di opere del maestro. Coloro che prenderanno parte a una visita saranno accolti secondo un approccio che da sempre privilegia la dimensione del piccolo gruppo, anche per mettere in pratica in tutte le sale ogni norma di sicurezza prevista, preservando allo stesso tempo lo spirito di interazione che caratterizza l’esperienza. In quest’ottica, Cittadellarte è sottoposta a una pulizia e sanificazione costante e il personale della Fondazione garantirà il distanziamento sociale tra i visitatori evitando qualsiasi forma di assembramento.
Le visite saranno su prenotazione da lunedì a venerdì, alle ore 11.30 e alle ore 14.30 (durata di un ora e mezza), con prenotazione obbligatoria entro le 14:30 del giorno precedente. Il pubblico dovrà necessariamente prenotare il ‘tour’ artistico, inviando una mail a termeculturali@cittadellarte.it oppure telefonando al numero 3316676212. Prima o dopo la visita sarà inoltre possibile pranzare al Bistrot Le Arti della Famiglia Ramella (prenotazione obbligatoria al 393356558557 o al 3311045933). “L’arte – ha spiegato Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – opera come l’acqua: è un fluido energetico che mette in comunicazione le diverse parti dell’organismo, lo spirito e l’intelletto, le emozioni e la ragione, le percezioni sensoriali e le intuizioni dell’intelligenza, il conscio e l’inconscio, il razionale e l’irrazionale. Essa, connettendo e sciogliendo i nodi e le separazioni, opera tanto a livello del corpo dell’individuo, quanto a livello del corpo sociale”.