È tutto pronto, manca pochissimo tempo: Arte al Centro di una trasformazione sociale responsabile is coming. La 24esima edizione dell’iniziativa si svolgerà, come da tradizione, negli spazi della Fondazione Pistoletto. La rassegna comprende nuove mostre intese come dispositivi di attività aperti alla collaborazione di diversi soggetti – oltre che alla fruizione da parte dei visitatori – e metterà in luce le pratiche artistiche di trasformazione dei contesti sociali in cui si sviluppano, realizzate da Cittadellarte e dalla sua rete internazionale consolidata negli anni. L’iniziativa, questa volta, non sarà proposta, come da tradizione, in un singolo appuntamento annuale, ma si dividerà in quattro momenti chiave che continueranno dal prossimo luglio fino all’estate 2023 (le date verranno svelate prossimamente). In questo modo, i contenuti – che saranno di volta in volta rinnovati – saranno articolati e fruibili in frangenti differenti. In attesa del futuro, torniamo al presente: venerdì 1 luglio alle ore 18.00 inaugura ufficialmente la nuova edizione della rassegna. “Tra Torino e Milano – ha affermato Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte – si apre un territorio mediano dove si sta sperimentando come far funzionare una visione di Antropocene rigenerativo, cioè del fatto che il nostro abitare il mondo non sia più estrazione e contaminazione, ma invece rigenerazione e cura. Se il Biellese ce la farà, sarà un modello per il resto del mondo. Ed un luogo bellissimo per vivere”.
Programma
– H 18:00 Presentazione del progetto S+T+ARTS4Water – Ricostruire relazioni con i sistemi fluviali Artisti: Joshua G. Stein e Theresa Schubert FLUVIALE. Arte, ambiente e ricerca sociale a cura di Spazio HYDRO / Better Places APS;
– H 18:30 opening Arte al Centro e assegnazione Minimum Prize. Segue bevanda estiva e leggero snack Let Eat Bi;
– H 20:30/22:00 cena su prenotazione al 388.1597943.
Mostre (visitabili gratuitamente fino a mezzanotte)
H 18:00 – 00:00 possibilità di prenotazione delle visite guidate di:
– Quattro pezzi (non tanto) facili, mostra collettiva a cura di Giorgio Verzotti;
– Biella Città Arcipelago, aggiornamento e ampliamento di contenuti di sostenibilità e creatività in atto nel biellese.
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Quattro pezzi (non tanto) facili
Mostra collettiva a cura di Giorgio Verzotti, in collaborazione con Woolbridge Gallery.
Artisti: Filippo Berta, Massimo De Caria, Carlo e Fabio Ingrassia e Daniele Innamorato.
Quattro pezzi (non tanto) facili rappresenta una nuova forma di collaborazione fra la Fondazione Pistoletto e altri centri biellesi dedicati all’arte. Quattro artisti di diverse generazioni, Filippo Berta, Massimo De Caria, Carlo e Fabio Ingrassia e Daniele Innamorato si aprono a un confronto fra diverse pratiche artistiche: video, scultura, disegno e pittura convivono in uno spazio comune, a cura di Giorgio Verzotti. Il titolo dell’esposizione, non a caso, mette in luce la complessità di pensiero che gli artisti infondono nei loro diversi lavori. L’iniziativa nasce dal desiderio di Michelangelo Pistoletto – che partecipò alla mostra collettiva Zona Bianca Zero, aperta nel novembre 2021 presso la Woolbridge Gallery di Biella – di ospitare presso la sua Fondazione quattro degli altri artisti che parteciparono a Zona Bianca Zero per legare in modo più articolato l’attività di quest’ultima al contesto artistico in cui opera e aprirsi a nuove forme di ricerca.
Massimo De Caria propone sculture ridotte al minimo rilievo plastico, quasi vibratili sensori, oppure opere appena piu strutturate ma giocate sull’accostamento fra materiali (vetro, acqua, metalli) che creano reazioni chimiche capaci di mutare l’aspetto dell’insieme.
Daniele Innamorato, che è anche fotografo e graphic designer, adotta una pittura irruenta, espressa al meglio su grandi dimensioni, con la quale da’ vita a spettacolari corpo-a-corpo con la materia (olio o acrilico o altro) e con la vitalità del colore.
Filippo Berta con il suo video “Gente comune” e con le foto, i disegni e le sculture ad esso collegati ci mette a confronto con l’aspetto dispotico e oppressivo del mondo globalizzato, fra divisioni e disuguaglianze. Lo fa però con una carica poetica tanto intensa da diventare liberatoria.
Carlo e Fabio Ingrassia sanno coniugare una incredibile sapienza tecnica nel rendere i minuscoli brani di realtà dei loro minuziosi disegni con una grande inventiva nell’attribuire valori metaforici e significati profondi ai materiali plastici con cui realizzano sculture e installazioni.
S+T+ARTS4Water
Mostra “Ricostruire relazioni con i sistemi fluviali”.
Artisti: Joshua G. Stein e Theresa Schubert.
A cura di UNIDEE Residency Programs e dell’Ufficio Arte di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.
S+T+ARTS4Water. Ricostruire le relazioni con i sistemi fluviali presenta i progetti finali degli artisti Theresa Schubert e Joshua G. Stein, frutto della loro residenza all’interno del progetto S+T+ARTS4Water (2021-2022), parte di S+T+ARTS (Science, Technology & the Arts), un’iniziativa della Commissione Europea promossa nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 per sostenere le collaborazioni tra artisti, scienziati, ingegneri e ricercatori. Il progetto ha visto i due artisti confrontarsi su due sfide regionali legate all’acqua, definite attraverso il coinvolgimento di una rete di esperti e incentrate sulla relazione con i sistemi fluviali, ossia Esplorare le relazioni delle persone con fiumi e torrenti e I sistemi fluviali come indicatori del cambiamento climatico e il suo impatto. Grazie ad una ricca rete di contributi e confronti con professionisti, ricercatori ed esperti locali, i due artisti hanno lavorato ad opere d’arte che intersecano la ricerca artistica alla ricerca scientifica e tecnologica per esplorare criticamente le principali problematiche legate alla gestione dei sistemi fluviali. Lo scopo del progetto S+T+ARTS4Water è quello di sensibilizzare la cittadinanza all’uso sostenibile della risorsa idrica in relazione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) 2030 delle Nazioni Unite.
Glacier trilogy (in progress) di Theresa Schubert presenta tre opere ispirate ai ghiacciai come punti di partenza dei sistemi fluviali, come riserve d’acqua, ‘memoria’ del passato della Terra e indicatori del cambiamento climatico. Il ghiaccio offre informazioni sul clima di migliaia di anni fa, sulle radiazioni, sull’inquinamento, sui materiali organici, informazioni destinate a disperdersi a causa dei cambiamenti climatici in corso. Le tre opere approfondiscono il tema dei ghiacciai attraverso diversi media e tecnologie, per stimolare un coinvolgimento emotivo del pubblico su questi temi.
Il progetto di Joshua G.Stein, intitolato Dissolution | Reconstitution: Sediment as Cultural Heritage, re-immagina la Pianura Padana Occidentale come un territorio la cui idrologia è al tempo stesso diretta e composta da attività antropogeniche, sature degli aspetti positivi e negativi della cultura e dello sviluppo umani. I sedimenti mobilitati dai corsi d’acqua diventano il mezzo comune per concettualizzare un vasto sistema che opera sia spazialmente sia temporalmente su scala territoriale.
Al consorzio di partner S+T+ARTS4Water fanno parte LUCA School of Arts (Belgio) in collaborazione con Gluon (Belgio), Thyssen-Bornemisza Art Contemporary – TBA-21 (Austria), Universal Research Institute (Croazia), V2_Lab for the Unstable Media (Paesi Bassi), Ohi Pezoume / UrbanDig Project (Grecia) e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto (Italia). In cooperazione con Palais des Beaux-Arts BOZAR (Belgio).
Water as infrastructure
Premio per la produzione di un’opera d’arte.
Nell’ambito del programma S+T+ARTS Academy, sezione educational del progetto S+T+ARTS4Water, l’Accademia Unidee ha lanciato una call aperta a studenti delle accademie e delle università tesa a sostenere la produzione di un’opera d’arte in mostra ad Arte al Centro. Le proposte selezionate sono state realizzate nel corso di una residenza intensiva a Cittadellarte, con il tutoraggio di artisti e studiosi. Water as infrastructure, il tema del bando, intende i sistemi fluviali come stratificazione di problematiche sociali, storiche, industriali, estrattive, coloniali, ambientali e geologiche. Nei lavori in mostra, il corpo idrico è pensato come infrastruttura in grado di supportare un diverso modo di abitare le tensioni della contemporaneità e le frizioni del futuro.
Crediti: Accademia Unidee e UNIDEE Residency Programs per S+T+ARTS4Water (2021-2022), parte di S+T+ARTS (Science, Technology & the Arts), un’iniziativa della Commissione Europea promossa nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020.
Biella Città Arcipelago – Sostenibilità e creatività in atto nel biellese (aggiornamento e ampliamento di contenuti)
Mostra e progetto di ricerca a cura di Cittadellarte, Ufficio Arte e Politica.
Coordinamento Paolo Naldini, collaborazioni: Elisa Gilardino, Andrea Trivero, Tancredi Pino.
Con il sostegno di Fondazione BIellezza e Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
Verranno inaugurate alcune nuove installazioni della mostra permanente intesa come il modello interattivo di Biella Città Arcipelago con un aggiornamento di nuove mappe e nuovi contenuti tra cui l’installazione di un pannello di approfondimento che indagherà l’evoluzione storica del territorio arcipelago grazie ad alcune immagini poste a confronto, ossia fotografie aeree scattate dal fotografo e giornalista Pietro Minoli tra gli anni ’60 e ‘80 del ‘900 che saranno in dialogo con le fotografie degli stessi luoghi realizzate nel 2022 da Fabrizio Lava.
Si aggiunge inoltre una video installazione “Racconti dall’Arcipelago” che racconta attraverso quindici video interviste la testimonianza diretta di alcune delle 120 realtà censite fin’ora nella mappatura. Viene inoltre presentato il racconto fotografico degli eventi e gruppi di lavoro che hanno animato e reso partecipativo lo spazio negli ultimi 8 mesi. Nello salone centrale dello spazio espositivo sono in mostra tutte le nuove realtà incluse nella mappatura con una presentazione del lavoro avviato dai tavoli di lavoro tematici o Gruppi di Azione che hanno condiviso idee e progetti durante questi mesi intorno ai Tavoli del Terzo Paradiso.
La mostra è perciò uno spazio espositivo, ma soprattutto è un dispositivo di intervento pratico nel territorio biellese da parte dei cittadini, in questo senso demopratico: si tratta di un laboratorio di progettazione avviato in pandemia e costantemente aggiornato che accoglie un’opera di Pistoletto come strumento dove i cittadini possano direttamente partecipare per dare forma al proprio futuro. I Tavoli del Terzo Paradiso sono un’installazione formata da 12 tavoli che si possono spostare nello spazio espositivo per accogliere ciascuno le discussioni di un gruppo di lavoro tematico. Tutta la mostra, infatti, presenta diverse installazioni dedicate al biellese come territorio pilota di processi di trasformazione orientati alla prosperità sostenibile: Biella Città Arcipelago è lo storytelling di un territorio che svela le sue meraviglie attraverso la vocazione e le concrete attività sostenibili, un territorio “arcipelago di buone pratiche e di vitalità” che comunica un fermento indirizzato verso la prosperità sostenibile.
L’esposizione è progettata per durare ed arricchirsi nel tempo: è un laboratorio in progress, un dispositivo in continuo aggiornamento che include altri soggetti attivi sulla sostenibilità e permetterà al visitatore di scoprire dati e storie sempre nuovi ed aggiornati.
Questa esposizione non è il punto di arrivo, ma la base su cui fondare un’attività di coordinamento e una vera e propria progettazione partecipata e condivisa con le realtà mappate e non solo.
Si sono già attivati in questi mesi i tavoli di lavoro tematici sulle priorità emergenti: energia, acqua, alimentazione, formazione e accoglienza.
Biella Città Arcipelago è un laboratorio di progettazione territoriale partecipata, orientato alla prosperità e alla creatività sostenibili. Esso invita tutte le organizzazioni del territorio a partecipare attivamente alla stesura di un programma di azioni concrete finalizzato alla rinascita del Biellese.
Public! [uso sostantivato dell’agg.; cfr. il lat. Publĭcum «dominio pubblico» e la locuz. in publĭco «in pubblico»]
Convegno di Ricerca a cura di Accademia Unidee-Scuola di Arti Visive.
30 giugno – 1 luglio.
Che ne è del pubblico? Chi può definire cosa sia pubblico? Come si costruisce l’idea di pubblico? Può il pubblico rappresentare una forma di resistenza e sopravvivenza alle crisi ambientali e biopolitiche della contemporaneità? A partire da una call che ha selezionato una trentina di contributi afferenti alle discipline dell’arte, della sociologia, dell’economia, della filosofia, dell’architettura e della letteratura, Public! è un convegno di ricerca accademico che si interroga su come la dimensione pubblica agisca nella complessità sociopolitica contemporanea. Comitato scientifico del convegno: Pier Luigi Sacco, Responsabile scientifico selezione paper; Laura Barreca, Accademia di Belle Arti di Palermo; Daniela Ciaffi, Politecnico di Torino; Priscila Fernandes, ArtEZ Academy of Art (NL); Alessandra Pioselli, Accademia di Belle Arti G. Carrara di Bergamo; Antonio Vercellone, Università di Torino.
Proposta musicale
Alla sera anche le note musicali si faranno spazio fra l’arte: dalle ore 19 alle 22 si esibirà in consolle Lego My Ego (spiritual drones, cosmic muzak, pharmagaze, mutant beats, ghost tracks, anywave), Dj torinese che fa parte del collettivo F.U.T.U.R.E. Visions e dagli anni ’00 diffonde musiche sotterranee in club, festival, musei, spiagge, cimiteri, biblioteche, campeggi, case abbandonate. A seguire sarà la volta di Sala_Macchine Crew rappresentata da Marco Cassisa.
Prenotazioni
In occasione di Arte al Centro 2022 il pubblico può prenotare una visita guidata alle mostre Quattro pezzi (non tanto) facili e Biella Città Arcipelago – Sostenibilità e creatività in atto nel biellese (aggiornamento e ampliamento di contenuti). La visita, che include le due mostre, ha la durata complessiva di un’ora. È possibile prenotare il proprio tour nell’orario che si preferisce, tra quelli proposti, a questo link.