Battaglia al Coronavirus, le Fondazioni di origini bancaria stanziano 40 milioni di euro
Le donazioni arrivano da ogni parte d'Italia: un ausilio economico fondamentale che servirà per supportare l’assistenza sanitaria e sostenere le organizzazioni del Terzo settore, grazie a un fondo di garanzia dedicato.
Un esercito di solidarietà, composto da battaglioni provenienti da tutta Italia, si schiera, unito, per combattere un nemico comune. Un’avversità arrivata quasi all’improvviso, che ha colto il nostro paese non preparato a sufficienza a far fronte alla minaccia divenuta cruda realtà. Il riferimento, naturalmente, è al Coronavirus, pandemia che sta mettendo in ginocchio il mondo intero. In Italia, per ovviare alla mancanza di risorse, numerose Fondazioni di origine bancaria si sono mobilitate per fornire aiuto sui loro territori di riferimento. Come? Fornendo una prima risposta alle diverse esigenze locali, sia alle autorità sanitarie per garantire l’assistenza medica alle persone contagiate sia alle realtà economiche e culturali messe a dura prova dalle misure di contenimento del contagio. Il 18 marzo, inoltre, l’Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa ha stabilito di avviare un intervento di sistema delle Fondazioni di origine bancaria, mediante il Fondo Nazionale Iniziative Comuni. Come in altre situazioni di emergenza del nostro recente passato (ad esempio i terremoti del centro Italia, le alluvioni in Sardegna o l’alta marea a Venezia), l’iniziativa solidale si ispira a due criteri: l’orizzonte temporale, che prende in considerazione anche il lungo termine (il post-emergenza da COVID-19), e i destinatari dell’intervento, che sono quelli con i quali le Fondazioni hanno consolidati rapporti di partnership e collaborazione.
Il Comitato esecutivo di Acri, riunitosi (in videoconferenza) mercoledì scorso, ha deliberato l’attivazione di un ‘Fondo di garanzia rotativo’ a sostegno delle esigenze finanziarie delle organizzazioni del Terzo settore. “Con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro, grazie a un effetto di leva finanziaria, il Fondo – si legge nella nota stampa di Acri – permetterà l’erogazione di alcune decine di milioni di euro di finanziamenti (rimborsabili in massimo 18 mesi), portando così liquidità a migliaia di organizzazioni”. Non solo, per aumentare la capacità del Fondo di garanzia, potranno poi aggiungersi ulteriori contribuzioni volontarie da parte di singole Fondazioni. “Data la fragilità dei soggetti destinatari – viene specificato nel comunicato – al Fondo di garanzia si affiancherà inoltre un Fondo di copertura di 500mila euro, che consentirà di abbattere, sino ad esaurimento, gli oneri finanziari del primo ciclo di erogazione del plafond. L’erogazione dei finanziamenti avverrà mediante il sistema bancario. Acri coordinerà l’operazione sul piano dell’interlocuzione con le rappresentanze del Terzo settore, della sottoscrizione degli accordi con gli istituti di credito, del richiamo dei contributi accantonati dalle Fondazioni, del monitoraggio dell’iniziativa e della rendicontazione periodica”.
Un supporto per le realtà del Terzo settore che può risultare salvifico, visto che il Governo sta adottando misure straordinarie specificatamente volte al contenimento degli effetti collaterali dell’emergenza sanitaria, al contrario del mondo dell’associazionismo, che al momento non sembra essere oggetto di mosse adeguate a garantirne la continuità. Come riportato in un nostro precedente articolo (dove abbiamo approfondito le criticità attuali di quest’ambito), le realtà del Terzo settore, oltre a subire le conseguenze dell’interruzione dell’attività, devono far fronte a una fragilità dal punto di vista finanziario, accentuata se le realtà in questione si trovano a fronteggiare casi di disagio sociale. “Aiutateci ad aiutare”, aveva affermato in quest’ottica Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del Terzo settore. Sì, perché associazioni e sodalizi di quest’ambito, se non adeguatamente supportati sul piano finanziario, rischiano di subire contraccolpi che possono minarne le possibilità di sopravvivenza. È in questo contesto che s’inserisce il supporto economico delle Fondazioni di origine bancaria, che, per contrastare l’emergenza Covid-19, hanno stanziato* complessivamente oltre 35 milioni di euro servirà – come accennato – per supportare l’assistenza sanitaria e sostenere le organizzazioni del Terzo settore, grazie a un fondo di garanzia dedicato. Ecco che, una luce di solidarietà, s’intravede per queste realtà, pronte a ripartire con nuove forze e risorse per aiutare chi ne ha più bisogno.
Crediti immagine di copertina: Acri.
*Di seguito un elenco sintetico delle iniziative attivate sino ad ora (sul sito Acri sono consultabili gli aggiornamenti e tutti i dettagli):
– Fondazione Compagnia di San Paolo ha stanziato 6 milioni di euro per rispondere all’emergenza
in favore del sistema sanitario, di quello scolastico e del non profit. Si aggiungono a questa cifra circa
10,5 milioni di euro di liquidità da subito a favore del sistema sociale e culturale del territorio.
– Fondazione Cariparo ha deliberato di mettere a disposizione 5 milioni di euro per il contrasto all’epidemia e per azioni a sostegno del tessuto economico e sociale.
– Fondazione CR Firenze ha stanziato oltre 3,2 milioni di euro per l’emergenza sanitaria.
– Fondazione Cariverona ha stanziato 3,1 milioni di euro a supporto delle aziende sanitarie e delle Caritas diocesane dei suoi territori per rispondere all’emergenza. Ci sono inoltre 6 milioni di anticipo liquidità per gli enti del Terzo settore.
– Fondazione CRT di Torino ha stanziato 3 milioni di euro per acquistare ambulanze, mezzi e materiali per gli ospedali rispondere all’emergenza sanitaria.
– Fondazione Sardegna ha stanziato 2,4 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza sanitaria sull’isola.
– Fondazione Cariplo ha stanziato 2 milioni di euro per mitigare gli effetti indesiderati nei confronti degli enti non profit, causati a seguito dalle misure di contenimento del contagio.
– Le Fondazioni della provincia di Modena – Modena, Carpi, Mirandola e Vignola – hanno stanziato un milione e mezzo di euro in favore dalle Aziende sanitarie del territorio.
– Fondazione Cassa di Risparmio Perugia ha stanziato 1,2 milioni di euro destinate alle strutture ospedaliere della provincia.
– Fondazione Cariparma ha stanziato 1,1 milioni di euro, per l’Ospedale Maggiore e degli Ospedali di Vaio e Borgotaro.
– Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano ha stanziato 1 milione di euro per mitigare l’impatto dell’emergenza su famiglie e organizzazioni sociali e assistenziali della provincia.
– Fondazione CRC di Cuneo ha stanziato 1 milione di euro a supporto del sistema sanitario della provincia di Cuneo.
– Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia ha stanziato 1 milione di euro per l’acquisto di attrezzature per gli ospedali della provincia di Pistoia.
– Fondazione Cr Terni e Narni ha stanziato un milione di euro in favore dell’Ospedale di Terni.
– Fondazione Banca del Monte di Lombardia ha stanziato 160mila euro per rispondere all’emergenza: per l’acquisto di attrezzature mediche e altri presidi sanitari.
– Fondazione Caritro ha attivato una azione di ascolto dei bisogni e delle necessità del territorio per promuovere progettualità specifiche e mirate.
– Fondazione CRTrieste e Fondazione Carigo hanno stanziato 250mila euro ciascuna per l’acquisto da parte dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano Isontina di apparecchiature specifiche per implementare l’attuale dotazione tecnologica dei reparti che accolgono i ricoverati per Covid-19.
– Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ha stanziato 115mila euro in favore degli ospedali della sua provincia.
– Fondazione Cassa di Risparmio di Biella ha stanziato 100mila euro per l’Ospedale di Biella.
– Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli ha deliberato un contributo di 230mila euro a favore della Asl di Vercelli.
– Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia ha stanziato 500mila euro a favore della locale azienda sanitaria.
– Fondazione di Piacenza e Vigevano ha stanziato 500mila euro per sostenere la sanità piacentina e, assieme alla Fondazione Cariparma, ha acquistato 25 macchine per la ventilazione assistita da destinare agli Ospedali di Parma e Piacenza.
– Fondazione Monteparma ha stanziato un contributo di 200mila euro in favore dell’Ospedale Maggiore di Parma e delle strutture ospedaliere di Fidenza-Vaio e di Borgotaro.
– Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna ha stanziato 500mila euro per l’apertura di un maxi reparto dedicato esclusivamente alla lotta al virus Covid-19 presso il Policlinico Sant’Orsola.
– Fondazione Manodori (Reggio Emilia) ha acquistato nuova strumentazione per il Servizio di Terapia Semintensiva dell’Ausl Irccs di Reggio.
– Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha stanziato 500mila euro per il Policlinico Sant’Orsola e per l’Ospedale di Ravenna.
– Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì ha stanziato 500mila euro a favore dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni.
– Fondazione Cassa di Risparmio di Imola ha stanziato 45mila euro per l’acquisto di nuove attrezzature per la locale azienda sanitaria.
– Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondazione Banca del Monte di Lucca hanno messo a disposizione 165mila euro in favore dell’Asl Toscana Nord-Ovest.
– Fondazione Mps sta coinvolgendo gli operatori finanziari del territorio per attivare fondi con cui far fronte alle loro esigenze di liquidità delle piccole e medie aziende. Inoltre sostiene un progetto di ricerca per lo sviluppo di farmaci e vaccini per il Covid-19 della Fondazione Toscana Life Sciences.
– Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno ha stanziato 150mila euro per acquistare materiali e strumentazioni sanitarie per fronteggiare le necessità dell’Ospedale di Foligno.
– Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro ha stanziato 100mila euro a favore dell’azienda ospedaliera Ospedali riuniti Marche Nord.
– Fondazione Cr Fano ha stanziato 100mila euro in favore della Direzione Sanitaria degli ospedali riuniti di Marche Nord.
– Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata ha acquistato un ecografo di alta fascia per il Presidio Ospedaliero di Camerino (Covid Hospital della Provincia) del valore di oltre 60mila euro.
– Fondazione Carisap ha messo stanziato 400mila euro per l’Azienda sanitaria regionale.
– Fondazione Varrone Cassa di Risparmio di Rieti ha finanziato con 65mila euro l’acquisto di apparecchiature elettromedicali da parte della Asl di Rieti.
– Fondazione Cassa di Risparmio di Viterbo ha erogato un contributo di 50mila euro a favore della ASL Viterbo per l’acquisto di dotazioni per i Pronto Soccorso e per i reparti di Terapia Intensiva impegnati nel contrasto dell’epidemia Covid-19.
– Fondazione Carispaq ha stanziato 150mila euro a favore della Asl L’Aquila, Avezzano, Sulmona per l’emergenza Coronavirus.