“Brainart”, in Lombardia l’arte incontra la tecnologia e la neuroscienza
ll 10 maggio prende il via “Brainart Tour”, tra Milano, Lecco, Monza e Bergamo, con il convegno e l’inaugurazione della mostra - realizzata con la collaborazione di Juan Sandoval, direttore Ufficio Arte di Cittadellarte - che mettono il luce le nuove frontiere di un approccio artistico-creativo e tecnologico-multimediale nella cura dei soggetti con patologie dementigene. Nel contesto della conferenza, che si terrà martedì mattina, sarà proposto un dialogo tra Michelangelo Pistoletto e il giornalista Michele Farina.

Progettare e lavorare affinché l’arte possa essere un mezzo per l’umanizzazione della medicina e per una trasformazione sociale responsabile: è questo, in sintesi, uno degli obiettivi del convegno Brainart: le nuove frontiere di un approccio artistico-creativo e tecnologico-multimediale nella cura delle persone con patologie dementigene – durante il quale saranno condivisi i risultati raggiunti dal progetto Interreg Italia Svizzera BRAINART – e di una mostra itinerante, che con le tappe di Milano, Lecco, Monza e Bergamo, racconterà alla cittadinanza lombarda il relativo progetto nato nel 2018. Le due proposte si terranno martedì 10 maggio 2022, in un momento importante per il progetto che “vede come capofila il CRAMS di Lecco – spiegano gli organizzatori – e che grazie alla partecipazione di Need Institute di Milano, Ats Brianza, Dipartimento della Sanità e della Socialità del Canton Ticino, Museo Vincenzo Vela di Ligornetto e Fondazione Pro Senectute negli ultimi anni ha sviluppato nuove metodologie per favorire l’inclusione sociale di soggetti affetti da patologie dementigene”. Nella Sala Belvedere del Palazzo di Regione Lombardia di Milano, infatti, dalle 10.30 alle 13 sono previsti una serie di interventi di alcuni dei partner del progetto, che potrà inoltre avvalersi della presenza dell’assessore al Welfare di Regione Lombardia Letizia Moratti e di Michelangelo Pistoletto. Sarà proposto, per l’occasione, un dialogo tra il maestro biellese e Michele Farina, giornalista del Corriere della Sera nonché ideatore e presidente di Alzheimer Fest.

Il convegno vedrà intervenire i seguenti relatori: il presidente di Need Institute Foundation Massimo Corbo, che introdurrà presupposti e finalità di Brainart; il ricercatore Danilo Spada, con un focus su “La sonificazione del movimento e il tango in persone fragili”; la direttrice Museo Vela Ligornetto Gianna Mina e la ricercatrice Maria Chiara Ciaccheri, entrambe chiamate ad approfondire “La sonificazione degli spazi museali e delle opere come stimolo attentivo e sociale”; il dottor Matteo Sozzi, che presenterà il tavolo interattivo realizzato proprio nell’ambito del progetto e in grado di stimolare le capacità cognitive dei pazienti attraverso coinvolgenti serious games a tema musica e arte. “Quella di martedì sarà una mattinata che permetterà – si legge nella nota stampa dedicata – di ripercorrere una sperimentazione che in questi anni ha reso la tecnologia e l’arte strumenti protagonisti di una nuova metodologia di riabilitazione, stimolazione e mantenimento delle capacità cognitive, centrale per favorire la comunicazione tra pazienti, familiari e caregivers e abbattere lo stigma sociale che talvolta affligge e isola le persone affette da demenza. Dai serious games del tavolo interattivo progettato da Stefano Fumagalli e Dario Galbusera all’unione di attività motoria e musica, con oltre 80 persone fragili che in questi mesi hanno sperimentato il tango come occasione di condivisione e benessere, fino alla sonificazione del Museo Vela di Ligornetto in Canton Ticino, che grazie a tre percorsi che danno sonorità agli spazi e voce alle opere esposte permette una maggiore e migliore accessibilità”.

La giornata del 10 maggio sarà anche l’occasione, come anticipato, per visionare in anteprima la mostra promossa in collaborazione con Regione Lombardia e che attraverso 12 pannelli ideati in collaborazione con Juan Sandoval, direttore ufficio Arte di Cittadellarte, e dal fotografo Damiano Andreotti mette in luce proprio la filosofia del progetto. Un allestimento che pone l’accento, in particolare, sui rapporti tra le persone – ospiti e operatori nelle diverse strutture coinvolte dalla sperimentazione – così da trasmettere il senso e l’importanza del mondo della cura, e che di pannello in pannello affronta diversi aspetti centrali nel progetto. Una mostra, ancora, che resterà in Piazza Città di Lombardia di Milano dal 9 all’11 maggio e che nei giorni successivi raggiungerà Lecco (in Piazza Cermenati, dal 12 al 18), Monza (in piazza Trento e Trieste, dal 20 al 25) e Bergamo (Sentierone, dal 26 maggio al primo giugno).

L’appuntamento del 10 maggio – ha affermato Angelo Riva, presidente di CRAMS Lecco e ambasciatore Rebirth/Terzo Paradiso – e il successivo tour della mostra in alcuni dei capoluoghi lombardi è un momento fondamentale del progetto BRAINART. Saranno tanti gli argomenti, le sperimentazioni, i risultati su cui sia il governo della salute lombarda e le sue strutture territoriali e gestionali, sia gli operatori di diversi settori potranno valutare e confrontarsi su approcci funzionalmente e strutturalmente nuovi nell’approccio alle patologie dementigene che stanno avendo sempre più impatto nelle nostre comunità. Durante questi anni di ricerca sono stati creati ponti operativi e di pensiero tra settori differenti dell’arte e della cultura, della tecnologia, della ricerca clinico-scientifica, che hanno collaborato strettamente alla sperimentazione e alla ricerca di nuove pratiche su un gruppo di oltre 110 pazienti-ospiti di strutture residenziali e diurne sociosanitarie lombarde e svizzere. A oltre 250 caregivers è stata offerta una formazione con una prospettiva di ristoro basata sulla costruzione di una comunità di cura diffusa: partendo da nuove pratiche sociali di comunità si potrà infatti contribuire a disegnare in modo innovativo le ‘case di comunità’ su queste tematiche. L’idea di una rilocalizzazione della cura, della prevenzione e della riabilitazione, che sta prendendo forma proprio in questi mesi post-pandemici – ha concluso – potrà trovare spazio di discussione con nuove proposte di attivazione della cittadinanza e di inserimento delle strutture della cultura e dell’arte nel supporto dell’invecchiamento attivo e nella cura di patologie dementigene”.

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