Il legame culturale tra Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e il Castello di Rivoli diventa sempre più profondo: in autunno, in concomitanza con la Art Week e la trentesima edizione di Artissima, il museo d’arte contemporanea con sede nella residenza sabauda del castello di Rivoli presenterà una mostra dedicata a Michelangelo Pistoletto. Non è un caso, inoltre, che questa relazione artistica continui a fiorire se consideriamo che il Castello di Rivoli custodisce uno tra i più importanti nuclei di opere storiche dell’Arte povera e che le artenaute Anna Pironti (Fondatrice del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli) e Paola Zanini (Responsabile Capo del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli) sono da anni ambasciatrici del progetto Rebirth/Terzo Paradiso.
La nuova mostra, che sarà allestita negli spazi della Manica Lunga, sarà realizzata a stretto contatto con l’artista e includerà una grande opera inedita site-specific, in un percorso espositivo che metterà in luce una serie di opere di Pistoletto, “uno degli artisti più importanti – si legge nella nota dedicata – che hanno ridefinito il concetto di arte a partire dalla metà degli anni sessanta del secolo scorso. L’arte di Pistoletto è aperta al dialogo e allo scambio. Fin dalla prima metà degli anni Cinquanta l’artista si interroga sulla natura dell’identità personale e intraprende la via dell’autoritratto come espressione emblematica del suo pensiero”. La mostra, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio, si pone inoltre come omaggio al prossimo compleanno del maestro biellese, che a giugno 2023 compirà 90 anni.
Michelangelo Pistoletto.
“Programmare un museo nell’anno 2023 – ha dichiarato la direttrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Carolyn Christov-Bakargiev – significa pensare all’arte come esperienza sensoriale corporea, come luogo di svago e di felicità reale, ma anche pensare all’arte come presa di coscienza dei traumi storici in corso, dall’Afghanistan dei Talebani, alle bombe che cadono in Ucraina, fino alle proteste e alla repressione in Iran. Quasi un ossimoro, l’arte cura attraverso l’estetica ma anche attraverso l’intelligenza degli artisti e il pensiero critico che genera nei visitatori. Da un lato vedremo l’ambiente immersivo e psichedelico di Olafur Eliasson e il CONCERTINO per il mare di Renato Leotta, dall’altro le opere di artisti in guerra: questa compresenza di piacere e di dolore, questa contemporaneità tra la promessa di un mondo digitale, metaverso che ci salverà, e la percezione del freddo, del buio e della morte, sono i due opposti che potranno essere composti nelle riflessioni del pubblico. Non a caso, a fine anno, in occasione del suo novantesimo compleanno, allestiremo la grande mostra di Michelangelo Pistoletto, protagonista dell’Arte povera. Con il suo concetto di Terzo Paradiso (di compresenza tra gli opposti e la loro sintesi), l’artista immagina una società trinamica e un mondo rigenerato. Per condividere questa visione, l’impegno del Dipartimento Educazione sarà importante. La diffusione della conoscenza dell’arte e della cultura contemporanea si esprimerà sia al Museo – con le innumerevoli attività per il pubblico, per gli insegnanti, per le famiglie e per le scuole – sia nei territori esterni al museo”.