Cittadellarte Fashion B.E.S.T. e Accademia Unidee al “WSM White Sustainable Milano”
L'Ufficio Moda della Fondazione Pistoletto e l'Accademia Unidee partecipano attivamente alla nuova edizione della rassegna, in programma dal 22 al 25 settembre presso il Padiglione Visconti di Milano. Per l'occasione, infatti, sarà presente un'installazione site specific realizzata da Tiziano Guardini - uno dei fashion designer del collettivo B.E.S.T. - insieme all’illustratore Luigi Ciuffreda e saranni proposti due workshop e, nell'ambito dei "Future Speech", tre lezioni curate dal Corso Triennale in Moda Sostenibile dell'Accademia Unidee.

È tutto pronto: ritorna il WSM – White Sustainable Milano, il primo Fashion Trade Show interamente dedicato alla ricerca e all’approfondimento sulle nuove metodologie rivolte a una concreta transizione ecologica e digitale per tutti gli operatori della moda e al cliente finale. L’appuntamento si terrà dal 22 al 25 settembre presso il Padiglione Visconti di via Tortona 58, uno spazio polifunzionale di 1200 mq: un luogo in cui innovazione tecnologica, ricerca e focus sulla filiera creativa e produttiva della moda sostenibile convergono, al servizio degli stakeholder di settore e del consumatore finale. Alla zona espositiva si aggiungono aree dedicate a conversazioni e momenti di riflessione tra i maggiori rappresentanti del settore tecnologico, digitale, della comunicazione e del retail. In questo contesto, anche Cittadellarte sarà protagonista: Fashion B.E.S.T. collabora attivamente con WSM White Sustainable Milano portando alla rassegna un’installazione site specific che nasce dalla sua rete ventennale di ricerca, formazione, creatività: Tiziano Guardini, uno dei fashion designer del collettivo B.E.S.T., insieme all’illustratore Luigi Ciuffreda ha realizzato il concept creativo portante di tutto l’allestimento, ossia un grande panel digitale interattivo che racconterà tutto il processo e gli attori della filiera tessile con trasparenza e connessione tra le parti.

L’installazione ci mostra come si può creare moda ascoltando e rispettando i ritmi della natura – ha affermato Tiziano Guardiniconsiderando le foreste come una risorsa da gestire e non da sfruttare. Ci possiamo allineare alla vita che non include il concetto di ‘waste’, dove invece tutto ha una scopo e quello che consideriamo senza valore diventa invece nutrimento necessario. Con Luigi Ciuffreda abbiamo creato dei simboli, dei totem archetipi che sanciscono questo dialogo concreto tra natura e produzione, che ci riportano in dialogo con la nostra natura di esseri viventi”. Il format, focalizzato sull’innovazione tecnologica e sostenibile coinvolge alcune delle aziende della piattaforma B.E.S.T. (Blue Italy, Cyclica, Fulgar, Lenzing, Tintoria Iride, Vitale Barberis Canonico e Zegna Baruffa) che mettono in scena il racconto dei propri progetti i transizione ecologica e digitale, mettendo in luce le singole peculiarità. L’obiettivo comune è quello di ispirare, produrre e diffondere una visione responsabile e circolare, unitamente ai valori di Cittadellarte di una moda responsabile dai contenuti etici ed estetici. Fashion B.E.S.T., inoltre, curerà due workshop a White: venerdì 23, dalle 13.20 alle 13.55, si terrà Tinture naturali e innovative, puoi scegliere: zero scarichi nocivi, riduzione acqua, zero energia (in partnership con Philacolor), mentre sabato 24, dalle 17.20 alle 17.50, è previsto Fashion and sustainable chemicals. Dagli scarti tessili alla tintura con Recycrom (in partnership con Officina +39).

Il White, per tutta la durata della rassegna, prevede anche un palinsesto di Future Speech. Nel programma di interventi, il Corso Triennale in Moda Sostenibile dell’Accademia Unidee della Fondazione Pistoletto sarà protagonista con un format quotidiano, “piccole esplorazioni, visioni artistiche, e momenti di discussione aperta tra studiosi, professionisti e ricercatori. Un programma – si legge nell’apposita nota stampa – di scenari, intuizioni, visioni e approfondimento critico delle questioni della sostenibilità nella moda”.
Nello specifico, saranno proposti tre incontri pensati come conversazioni visionarie a cui ispirarsi, prender spunto, riflettere sulla necessità di una moda più etica per un futuro migliore.

La prima lezione, intitolata Cosa indosseremo, cosa mangeremo, è in programma per giovedì 22 alle ore 15.15 e sarà incentrata sui seguenti topic: il gleaning, le nuove proteine di origine animale, il sushi milanese, la globalizzazione del food, il vegetarianesimo e la dieta mediterranea. Non solo, ci si focalizzerà sulla seta animale e sui vestiti riutilizzabili nella filiera agroalimentare, e sulla seta vegetale e sull’impatto della moda sulla filiera agroalimentare. I relatori saranno Francesco Monico (direttore di Accademia Unidee), Andrea Bariselli (neuroscienziato, fondatore di Strobilo) e Hannes Parth (CEO di Frumat).
La seconda lezione, Cosa indosseremo, come lavoreremo, si terrà invece venerdì 23 alle ore 14.15. Su cosa verterà? Telelavoro, identità tempo, marketing personale, mercato globale. Interverranno, per l’occasione, Francesco Monico, Giorgio Ravasio (country manager Vivienne Westwood) e Gentucca Bini (fashion designer).
La terza e ultima lezione, Cosa Indosseremo, dove abiteremo, è infine prevista per sabato 24 alle ore 14.45. Al centro dell’incontro figureranno lo sprawl urbano, le città nastro, le nuove reti urbane ad alta velocità e i territori mediali; i relatori saranno Rossella Ravagli (Direttrice Triennale Moda Sostenibile Accademia Unidee), Isabella Goldmann (architetto) e Michele Cerruti But (Coordinatore Accademico di Accademia Unidee).

L’Accademia Unidee – ha affermato Francesco Monicocon il suo corso triennale in moda sostenibile, recepisce gli oltre dieci anni di sperimentazione e ricerca della Fondazione Pistoletto nell’ambito della sostenibilità nella moda. Un’esperienza che dosa la conoscenza artistica, con la grande tradizione della fashion industry e con la ricerca verso la sostenibilità. Un’esperienza – ha concluso – che nel continuo scambio con i suoi pubblici, i suoi partner, i suoi docenti e studenti, vuole cercare una continua cura dei nuovi saperi che possa definire le categorie di un nuovo know-how per questa nuova disciplina”.