Un percorso multidisciplinare aperto liberamente al pubblico con undici opere d’autore tese a riflettere sulla relazione tra arte e esperienza urbana attraverso la poetica della Divina Commedia: è questa, in sintesi, la proposta di L’amore che move il sole e l’altre stelle, mostra ospitata dal Parco di CityLife fino al 30 giugno. L’iniziativa, organizzata in occasione delle celebrazioni nazionali dedicate ai 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri, collocherà CityLife al centro del calendario milanese dedicato all’anno dantesco e andrà ad arricchire una proposta culturale in continua crescita, trasformando – come spiegano gli organizzatori – il Parco in un teatro d’arte contemporanea a cielo aperto. La mostra, realizzata sotto la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory, guiderà il visitatore lungo un percorso di parole, fotografie, video, suoni e luci alla scoperta della poetica della Divina Commedia. La mostra sarà inaugurata oggi – giovedì 27 maggio 2021 – con un incontro in programma alle 12 che vedrà intervenire numerosi relatori, tra i quali Filippo Del Corno (Assessore alla Cultura del Comune di Milano), Giorgio Lazzaro (direttore marketing di CityLife), Italo Carli (Head of Italy di ARTE Generali), Massimiliano Finazzer Flory (direttore artistico) e Fortunato D’Amico (curatore di Michelangelo Pistoletto).
Il dietro le quinte
L’amor che move il sole e l’altre stelle è un’iniziativa di arte pubblica promossa da CityLife, sotto la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory e con il patrocinio del Comune di Milano. Il progetto vanta la collaborazione di ARTE Generali, la business unit del Gruppo Generali dedicata ai collezionisti d’arte di Kooness.com, il market place online italiano per gallerie artistiche, di IGPDecaux leader e unico operatore globale di comunicazione esterna in Italia, del Festival della Parola di Chiavari la rassegna culturale che da anni anima la Città dei Portici; Arterìa e Insonorizzazioni Industriali Baldo Altemio sono invece i fornitori tecnici.
CityLife
CityLife è la nuova area di Milano nata dalla riconversione dello storico polo urbano della Fiera ed è attualmente un modello di trasformazione urbana e creazione di una nuova centralità. “Sostenibilità, qualità della vita e servizi sono gli elementi – si legge nel comunicato – che contraddistinguono CityLife, un mix bilanciato di servizi privati e pubblici, fra residenze, uffici, negozi, aree pedonali per il tempo libero e il secondo parco pubblico più ampio del centro di Milano. Con 366.000 mq di superficie complessiva è una delle aree di intervento urbanistico più grandi d’Europa e vede le firme prestigiose di architetti del calibro di Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind”. Cuore dell’area è il Business & Shopping District costituito dalle tre torri destinate ad uffici, da una vasta area commerciale e da negozi di qualità, servizi, ristoranti ed entertainment affacciati su Piazza Tre Torri e sul Parco. “Tutta l’area – viene specificato – è contraddistinta da una forte attenzione alla sostenibilità e al rispetto dell’ambiente: le Residenze sono certificate in Classe A e prevedono prevalentemente l’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, mentre le tre torri hanno già ottenuto la prestigiosa pre-certificazione LEED™ classificandosi a livello Gold. Inoltre, è l’area pedonale più grande di Milano, grazie alla scelta di spostare viabilità e parcheggi a livelli interrati. CityLife è una società controllata al 100% da Gruppo Generali”.
Gli artisti
Il percorso artistico della mostra si articolerà attraverso le opere d’autore esposte nel parco di CityLife realizzate da differenti artisti: Michelangelo Pistoletto (con il Terzo Paradiso), Roberto Cacciapaglia, il fotografo da poco scomparso Giovanni Gastel, Michela Lucenti, Alice Padovani, Alice Ronchi, Marco Nereo Rotelli, Patrick Tuttofuoco e Velasco Vitali, in aggiunta a due ulteriori opere realizzate dagli artisti under 35 Lucia Cristiani e Matteo Vettorello, selezionate da Kooness.com con la collaborazione di ARTE Generali.
Il legame con Dante
“Tutti gli artisti – viene spiegato nella nota stampa dedicata – hanno elaborato in chiave creativa l’ultima terzina del Paradiso di Dante, lavorando sui temi dell’amore, del movimento, della fede e del desiderio, dando vita ad un’esposizione multidisciplinare che, attraversando il Parco di CityLife, invita a ripensare la relazione tra poesia e contesto urbano”. Si fornisce così una nuova interpretazione dell’esperienza urbana contemporanea attraverso il messaggio dantesco “che fu allora – così Massimiliano Finazzer Flory – sperimentale, visionario e profetico. Di questo hanno bisogno gli artisti”.