Comunicare la bellezza nel segno della responsabilità: a Michelangelo Pistoletto il “Premio Furia 2023”
Il 12 dicembre, al Salone Estense di Varese, verrà consegnato al maestro il riconoscimento intitolato a Salvatore Furia che ogni anno viene attribuito a chi si è distinto nell'ambito della divulgazione in tema di tutela dell'ambiente e di ecologia. “Nei lavori di Pistoletto - si legge nelle motivazioni del premio - l'arte è al centro di una trasformazione sociale responsabile: la scelta sottolinea l’urgenza di un dialogo interdisciplinare e intergenerazionale tra arte, scienza, economia e società”.

Scienza e arte unite nel nome di Salvatore Furia: il premio Ecologia Città di Varese quest’anno va ad una delle figure dell’arte contemporanea più eclettica e visionaria a livello globale”. È stato così annunciato il vincitore del Premio Furia 2023, assegnato per questa nuova edizione a Michelangelo Pistoletto. Sarà proprio maestro a ricevere, martedì 12 dicembre alle 21 nel Salone Estense del Comune di Varese, il riconoscimento intitolato a Salvatore Furia, che ogni anno viene attribuito a chi si è distinto nell’ambito della divulgazione in tema di tutela dell’ambiente e di ecologia. Dopo Stefano Mancuso, Michele Lanzinger, Salvatore Settis, Franco Arminio e Barbara Gallavotti è la volta “di un altro grande protagonista della cultura italiana: una scelta che testimonia l’autorevolezza dell’iniziativa varesina che, nel corso degli anni, ha visto fregiarsi del titolo importanti figure del mondo scientifico, culturale, artistico e giornalistico. Un approccio multidisciplinare e visionario – spiegano gli organizzatori del premio – che rimanda a quello con cui Salvatore Furia esplorava e indagava la realtà e l’universo, con quell’anelito poetico verso l’infinito e, allo stesso tempo, con una semplicità che tanto lo rendevano vicino alla gente. Nei lavori di Pistoletto l’arte è al centro di una trasformazione responsabile della società: la scelta sottolinea l’urgenza di un dialogo interdisciplinare e intergenerazionale tra arte, scienza, economia e società”.

Il legame tra Furia e Pistoletto
Parole e categorie care a Furia, come natura e responsabilità, che trovano nelle opere di Pistoletto una reinvenzione originale e feconda. Attraverso la sua straordinaria avventura estetica, il maestro ha provato a cercare una sintesi per arrivare ad un equilibrio rinnovato tra artificio e natura. Una missione che era anche quella di Salvatore Furia, meteorologo, astronomo, poeta, conservatore della natura, divulgatore, educatore, promotore di numerose battaglie in ambito ecologico, pioniere della protezione civile, fondatore del Centro Geofisico Prealpino e della Cittadella delle Scienze del Campo dei Fiori di Varese. “Non a caso – viene aggiunto nell’apposita nota stampa – anche Michelangelo Pistoletto ha dato vita alla sua cittadella: si tratta di Cittadellarte, la fondazione creata dal maestro nel 1998 a Biella, sua città di origine. Un centro di ricerca, formazione e produzione artistica dedicato all’arte e alla sostenibilità. Un luogo di scienza, relazioni ed equilibri che tanto ricorda il sogno di Furia, tenace, battagliero, generoso, capace di scrutare il cielo, ma anche di inforcare piccone e badile e di costruire con le proprie mani – intrecciandole a quelle dei tanti volontari e dei giovani che è riuscito a coinvolgere – la Cittadella delle Scienze del Campo dei Fiori, il luogo simbolo dell’unione tra natura e società civile. Anche Michelangelo Pistoletto è stato capace di reimmaginare il mondo nel ventunesimo secolo attraverso la sua formula della creazione, all’insegna di un nuovo equilibrio tra naturale e artificiale che egli chiama Terzo Paradiso”.

Il Terzo Paradiso
‘Noi siamo i giardinieri che devono proteggere questo pianeta e curare la società umana che lo abita’. Sembrano parole di Salvatore Furia – hanno sottolineato gli organizzatori – e invece è una delle frasi utilizzate dall’artista Michelangelo Pistoletto per descrivere il Terzo Paradiso, una delle sue opere più iconiche a livello mondiale”. E proprio il simbolo trinamico è stato scelto come elemento distintivo della grafica e della campagna di comunicazione che accompagnerà il pubblico varesino verso la data del 12 dicembre. Due sono i temi affrontati con particolare impegno e frequenza nell’ambito del Terzo Paradiso: il riciclo e la sostenibilità etico-ambientale. A partire da questa ricerca ha preso forma l’opera collettiva più famosa dell’artista biellese che si snoda in una grande rete globale fatta di ambasciate: città, forum associazioni e persino singole persone che condividono pratiche di sostenibilità partecipando alla creazione delle Geografie della Trasformazione dove si maturano esperienze in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. L’idea è proprio quella di diffondere la rappresentazione concreta della poetica del maestro in ogni parte del mondo affinché possa fungere da catalizzatore per una trasformazione dell’uomo e della società verso un modo di vivere più etico e responsabile, anche dal punto di vista ambientale.

Il commento dell’assessore San Martino
Due personalità in apparenza diverse – ha dichiara Nicoletta San Martino, assessore alla tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare del Comune di Varese –, ma accomunate da una passione (la conoscenza scientifica per uno, la creazione artistica per l’altro) sviluppano il loro percorso umano e professionale arrivando entrambi a mettere tutto in connessione: bellezza, arte, scienza, natura, filosofia, spiritualità, tecnologia, storia, avvenire. Entrambi ci donano il loro impegno e la loro coscienza comunicando ed educando le nuove generazioni alla responsabilità nella difesa dell’ambiente, nello sviluppo armonico della società, nella giustizia e nell’equità. Non per nulla fondano entrambi una città, Cittadellarte e Cittadella delle Scienze, dove condividere con le giovani generazioni e con tutta la società l’esito del loro lavoro e del loro pensiero sulla vita, sull’essere umano e sul mondo indicando le azioni che ognuno da solo e in connessione con gli altri deve compiere per assicurare un futuro sostenibile, giusto e di pace alle generazioni future”.

Il premio Mario Pavan
Durante la serata del 12 dicembre sarà consegnato anche il premio Mario Pavan, in memoria dell’entomologo che fu anche Ministro dell’Ambiente. Il riconoscimento viene assegnato, a seguito della pubblicazione di un bando, ad un giovane dottorando in materie scientifiche: “Quest’anno – viene riportato nel comunicato – la Commissione tecnica ha decretato vincitore Javier Babi Almenar con la tesi di dottorato dal titolo ‘Characterisation, Biophysical Modelling and Monetary Valuation of Urban Nature-Based Solutions as a Support Tool for Urban Planning and Landscape Design’. La tesi è risultato di un dottorato in co-tutelle tra l’Università di Bordeaux (Francia) e l’Università di Trento (Italia) e si sviluppa attraverso un’approccio interdisciplinare collegando tre aree scientifiche: ecologia, chimica dell’ambiente e pianificazione urbanistica”.

La lectio
L’evento, ad ingresso libero, non prevede solo la consegna del premio al maestro, ma anche una sua lectio magistralis. Il fondatore di Cittadellarte, per l’occasione, dialogherà con il regista varesino Andrea Chiodi. “Sono molto felice – ha affermato quest’ultimo – di poter conversare con un grande maestro dell’arte contemporanea che ho avuto la fortuna di conoscere e la cui visione ha certamente influenzato anche il mio modo di pensare l’allestimento teatrale”.


L’evento vede l’organizzazione a cura delle seguenti realtà: Comune di Varese, Società Astronomica “G.V. Schiapparelli”, European Commission – Joint Research Centre Ispra, Università degli Studi dell’Insubria, ARPA Lombardia – Agenzia Regionale Protezione dell’Ambiente.