“Ecoevents”, un marchio per la cultura della sostenibilità negli eventi
Legambiente e Rete d'Impresa lanciano un marchio che potrà attesterà la sostenibilità di differenti iniziative attraverso un percorso ad hoc che ne certifichi l'eticità. La novità è stata presentata nell'ambito di una conferenza stampa a cui ha preso parte anche il Ministro della cultura Dario Franceschini.

Consentire agli organizzatori di eventi di poter contare su un percorso meritocratico, attraverso il quale considerare la sostenibilità un obiettivo raggiungibile: è questo, in sintesi, l’obiettivo di Ecoevents, un marchio ottenibile a seguito di un percorso di attenta valutazione che permette ai richiedenti di puntare ad un miglioramento continuo, edizione dopo edizione, del proprio evento di riferimento. Nel dietro le quinte figurano del progetto figura Legambiente, che ha ideato il marchio in sinergia con la Rete d’Impresa Ambiente. La speciale certificazione mira a divenire un punto di riferimento nel mondo degli eventi, puntando a classificare gli appuntamenti come sostenibili su vari fronti: risparmio idrico, abbattimento delle emissioni, corretta gestione dei rifiuti, lotta alla plastica, cibo a km 0, energie rinnovabili, comunicazione sustainability oriented. Come riportato nel sito ufficiale del marchio, la certificazione per eventi ecosostenibili garantisce un attestato ufficiale che conferisce valore al brand in termini green. La mission del progetto, infatti, è rendere l’approccio alla sostenibilità una condizione obbligatoria per tutte le iniziative, supportando gli organizzatori di appuntamenti, le aziende e gli enti che intendono intraprendere scelte di sostenibilità in ambiti eventi sportivi, musicali, festival e culturali.


Il marchio di Ecoevents.

Tenendo conto – si legge nell’apposita nota stampadelle 110 buone pratiche previste dal protocollo, di cui 10 obbligatorie, riguardanti gestione rifiuti, logistica e mobilità, food and beverage, energia, comunicazione, acustica e responsabilità etico-sociale, a seguito di un pre-audit, si stabilisce se procedere con la certificazione, fissando come obiettivo minimo il raggiungimento di almeno il 60% del punteggio, calcolato con un sistema che assegna un valore differente in base alla tipologia di evento. Il raggiungimento di questa percentuale garantisce il conferimento della certificazione, lasciando margine di miglioramento per gli eventi successivi. Un percorso, dunque, e non solo un traguardo”.

Il marchio è stato presentato nell’ambito di una conferenza stampa (nel filmato sopra), che, come specificato da Legambiente, ha offerto spunti di riflessione “per fare della ripartenza una transizione effettiva anche del modo di fare eventi”. Per l’occasione, oltre al presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, al coordinatore di Festambiente, Angelo Gentili, a Romano Ugolini della Rete d’Impresa Ambiente e Salute, sono intervenuti numerosi ospiti, tra cui il ministro della cultura Dario Franceschini, l’europarlamentare Massimiliano Smeriglio, la vicepresidente della commissione ambiente della Camera dei Deputati Rossella Muroni e  la sottosegretaria al ministero della transizione ecologica Ilaria Fontana.

Legambiente – ha affermato Stefano Ciafani, presidente nazionale dell’associazione – è da sempre impegnata nel creare sinergie tra il mondo degli eventi e quello della sostenibilità. In questa ottica, da più di trent’anni organizza Festambiente, manifestazione che unisce cultura, arte, musica, spettacolo e divertimento, alla salvaguardia dell’ambiente. Abbiamo l’ambizione di far diventare la sostenibilità mainstream e per farlo siamo convinti che sia necessario stringere un patto con tutti coloro che hanno la possibilità di massimizzare il nostro messaggio. Per questo, consideriamo strategica la collaborazione con la Rete d’impresa Ambiente e Salute con cui siamo giunti alla realizzazione del marchio Ecoevents, attraverso il quale abbiamo dato seguito al Patto dei festival sostenibili, primo nucleo da cui è partito un percorso destinato a portarci lontano. L’adesione all’iniziativa è massiccia a dimostrazione che nel Paese si sta creando una coscienza diffusa in merito alle questioni ambientali. L’auspicio – ha concluso – è che, oltre alle norme di sicurezza nei grandi eventi imposte dall’emergenza sanitaria, si arrivi a considerare i criteri di sostenibilità come standard irrinunciabili”.

 


Foto di StockSnap da Pixabay.