A Cittadellarte, la settimana scorsa, si è tenuto un modulo UNIDEE -Università delle Idee strutturato in forma di gioco: si tratta di “96 Extraordinary Cockroaches“. Il ruolo di mentori della settimana di residenza è stato affidato ad “Assemble” – un collettivo di giovani architetti, designer e artisti, vincitore del Turner Prize, uno dei più autorevoli premi di arte contemporanea – nelle figure di Amica Dall e del collaboratore John Bingham-Hall, che hanno utilizzato il “gioco” per creare, durante la residenza, nuove forme e significati (estetici, sociali, politici o economici) senza la necessità di distruggere il vecchio per far spazio al nuovo, ma con una coordinata analisi sulle fratture del mondo attuale. È stato un esperimento formativo basato sul gioco della trasmissione di conoscenza da fonti di diverso tipo (come oggetti, testi, immagini e azioni), partendo da istruzioni specifiche date dai mentori. I partecipanti hanno sperimentato così linguaggi alternativi nella trasmissione di un’esperienza, per elaborare modalità diverse di analisi basandosi, ad esempio, sull’intuito e sull’associazione di elementi. I contenuti del modulo si sono arricchiti, inoltre, con l’intervento dell’ospite coreografa Efrosini Protopapa, che ha dato il suo contributo attraverso esercizi collettivi con il corpo, la percezione dello spazio e la comunicazione non verbale all’interno del gruppo.
Parte rilevante del lavoro dei due mentori verteva sulla città e sulla sua indagine. A questo proposito, durante la settimana, il gruppo ha esplorato sia gli spazi di Cittadellarte sia quelli pubblici di Biella, in centro e nelle periferie, seguendo un approccio psico-geografico con oggetti e spazi: “Le città sono complesse azioni di collage sociale e materiale – si legge nell’outline del modulo – che produce un eccesso di significato attraverso la sovrapposizione, l’irresoluzione e la continua negoziazione di interessi in conflitto. Agire nelle e sulle città in modo competente e umano richiede l’abilità di navigare attraverso una serie di fattori complicati e in continuo mutamento, da quelli legislativi a quelli finanziari, ideologici ed estetici”. Amica Dall e John Bingham-Hall hanno lavorato infatti a un esperimento per riflettere su come la città sia una stratificazione di livelli e significati non sempre leggibili, che richiedono un’analisi e uno sguardo flessibile, aperto e intuitivo. A conclusione della settimana è stato sintetizzato il lavoro degli esperimenti in un confronto tra mentori e residenti. Venerdì scorso, inoltre, la Fondazione per l’Architettura di Torino, grazie alla partnership con UNIDEE, ha ospitato una lecture di Amica Dall.
Photo Credits: UNIDEE
(Amica Dall)
(John Bingham-Hall)