Era il 21 marzo del 1960, quando in Sudafrica, in pieno apartheid, la polizia sparò su un gruppo di dimostranti di colore uccidendone sessantanove e ferendone 180. La drammatica vicenda, ricordata come il massacro di Sharpeville, si rivelò la scintilla che portò poi all’istituzione della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale: proclamata come tale nel 1966 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a partire dal 1979 fu stabilito che a partire dal 21 marzo di ogni anno i Paesi aderenti avrebbero dedicato una settimana alla solidarietà per combattere contro il razzismo e le discriminazioni razziali. Come riportato in una nota di ONU Italia, negli anni si è arrivati alla Risoluzione dell’Assemblea Generale 72/157 adottata il 19 dicembre 2017, che suggerisce ai Paesi di adottare misure esaurienti per combattere il razzismo, le discriminazioni razziali, la xenofobia e l’intolleranza intraprendendo azioni per promuovere la tolleranza, l’inclusione, l’unità e il rispetto della diversità. Per l’edizione 2021 dell’International Day for the Elimination of Racial Discrimination il tema scelto è Youth standing up against racism (I giovani in lotta contro il razzismo), che mira a coinvolgere le nuove generazioni nella promozione di una cultura globale di tolleranza, uguaglianza e antidiscriminazione. La giornata, in quest’ottica, invita a opporsi ai pregiudizi razziale e agli atteggiamenti intolleranti anche attraverso l’hashtag #FightRacism.
Crediti immagine: https://www.antiracism-eusummit2021.eu/.
Nel contesto della giornata internazionale del 21 marzo, il 19 marzo 2021 dalle 8.45 alle 13 si terrà il Vertice Europeo Contro il Razzismo (European Anti-Racism Summit), organizzato dalla Commissione Europea. “La discriminazione fondata sulla razza o l’origine etnica – si legge nella pagina dell’evento – è vietata nell’Unione Europea. Eppure tale discriminazione persiste nella nostra società. Non basta essere contro il razzismo. Dobbiamo essere attivi contro di esso. La lotta contro il razzismo richiede un forte impegno comune a livello dell’UE e nazionale”. L’incontro (programma completo qui), ospitato dalla presidenza portoghese del Consiglio dell’Unione europea e dall’intergruppo ARDI del Parlamento europeo, riunirà istituzioni dell’Unione Europea, Stati Membri, società civile e altri enti al fine di permettere un confronto sul Piano d’Azione europeo contro il razzismo adottato nel 18 settembre 2020 dalla Commissione Europea, che prevede una serie di misure ad hoc per i prossimi 5 anni. Sono state significative ed emblematiche, in quest’ottica le parole del presidente della Commissione von der Leyen: “Dobbiamo parlare – affermò durante il suo discorso al Parlamento europeo il17 giugno 2020 – di razzismo. E dobbiamo agire. È sempre possibile cambiare direzione se c’è la volontà di farlo. Sono felice di vivere in una società che condanna il razzismo. Ma non dobbiamo fermarci qui. Il motto della nostra Unione europea è: ‘Uniti nella diversità’. Il nostro compito è tener fede a queste parole e adempiere al loro significato”.
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