Ğ1, la moneta democratica e partecipativa protagonista del tik talk di Let Eat Bi
Mercoledì 12 aprile lo spazio di Cittadellarte “Biella Città Arcipelago” ha ospitato una conferenza riguardo alla moneta libera Ğ1: grazie al contributo dei relatori, moderati da Luca Deias, direttore del Journal di Cittadellarte, che hanno illustrato il funzionamento e i vantaggi della criptomoneta, la serata è stata un momento di condivisione e di scambio di opinioni con il pubblico. Ripercorriamo gli interventi dell’incontro.

Come può una moneta essere sicura, decentralizzata e trasparente? Dopo il successo di mercoledì 5 aprile, occasione di un incontro relativo alle CSA di cui abbiamo parlato in un precedente articolo, Accademia Verde Let Eat Bi, in collaborazione con il GASB, ha organizzato un tik talk sulla moneta alternativa Ğ1, strumento di supporto all’economia svincolata dalle monete fiduciarie: “Ğ1: una moneta libera per un’economia libera”. “Questo incontro – così Armona Pistoletto, presidente di Let Eat Bi – è un’opportunità per gli esperti di confrontarsi tra loro”: di conseguenza, anche il pubblico, dopo un ascolto interessato, ha potuto esprimere considerazioni e dubbi, ricevendo così chiarimenti sull’argomento della moneta libera.
Prima di entrare nel vivo della conferenza, Elisa Gilardino si è occupata della presentazione di Biella Città Arcipelago e degli spazi dedicati al progetto, quelli della mostra ‘dispositivo’ Biella Città Arcipelago Demopratico, sfondo del tik talk di mercoledì sera. “L’obiettivo del progetto è mettere in luce le realtà sostenibili del territorio declinandosi sui 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2020 delle Nazioni Unite – ha spiegato la relatrice – e comprende una mostra-laboratorio di progettazione territoriale partecipata”: infatti, uno degli scopi di Biella Città Arcipelago è rivolgersi al pubblico, alle istituzioni private e alle istituzioni pubbliche. Tutto questo attraverso l’“arte della demopraxia”.

È stata successivamente lasciata la parola a Francesco Lanza, promotore della Ğ1, che ha introdotto i presenti nel mondo della moneta libera, nata nel 2017 in Francia, che vede tuttora la sua espansione in Europa e nel mondo. Tramite parallelismi con il “classico” sistema basato sulla moneta fiduciaria e con il Bitcoin, Lanza ha esposto i vantaggi della Ğ1: “Si tratta di un passo innovativo – ha spiegato il relatore –, perché la creazione della moneta, la quale è decentralizzata e di codice aperto, è democratica e partecipativa”. Dunque, tutti coloro che fanno parte della rete di fiducia creano una piccola quantità di moneta libera, necessaria perché l’economia Ğ1 continui a crescere. “Non ci affidiamo a una banca – ha specificato Lanza – e quindi non continuiamo a indebitarci”. La Ğ1 è basata sugli esseri umani: le persone, in questo innovativo sistema, creano in maniera continua ed egualitaria un dividendo universale (DU), che aumenta con il trascorrere del tempo. “La moneta non è fatta per essere risparmiata – ha sottolineato il relatore –, ma per circolare”. Per iniziare a utilizzare la Ğ1 è necessario scaricare un’applicazione e aprire un conto che durerà tutta la vita; esistono inoltre momenti di scambio e di vendita di prodotti e piattaforme internazionali dedicate al mercato con la Ğ1.

A questo proposito, Nazarena Lanza ha raccontato l’evento di sperimentazione della Ğ1 alla Trappa di Sordevolo avvenuto lo scorso anno: “È stata un’iniziativa molto partecipata – ha esordito la relatrice –, che ha creato consapevolezza in tutti coloro che ne hanno fatto parte”. È stato successivamente organizzato un secondo mercatino, e, in queste occasioni, è stata data la possibilità ai partecipanti di dormire alla Trappa pagando in Ğ1. “La moneta – ha precisato la relatrice – può essere motore di riattivazione di un’economia basata sul prendersi cura di un bene comune”.

L’importanza dell’essere umano nel sistema della monera libera Ğ1 è stata rimarcata anche da Daniele Donis Lacidogna, del progetto Sinerville, che “nasce dall’osservazione di gruppi che hanno avuto la tendenza a unirsi nei momenti critici della storia – ha spiegato il relatore –, facendosi delle domande sui sistemi alternativi, più sostenibili”. Anche per Sinerville, quindi, l’essere umano è sempre al centro. Inoltre, “la tematica dell’economia virtuosa ha a che vedere con la biodiversità”, ha sostenuto Lacidonia: infatti, secondo il relatore, lo studio della natura aiuta a capire ciò che può essere sostenibile. Relativamente alla Ğ1, il counselor ha rimarcato la necessità di sostenere iniziative innovative: “I gruppi come i nostri che promuovono la moneta alternativa devono continuare a tenerla viva, anche se la partecipazione per ora è poca”.

Ulteriori considerazioni sulla moneta alternativa sono state avanzate da Davide Biolghini, presidente di CO-Energia, espressione della rete nazionale dei GAS (Gruppi di acquisto solidale) e dei DES (Distretti di economia solidale). “Sono stati creati – ha esordito Biolghini – gruppi di lavoro per collegare l’uso di monete sociali alle esperienze concrete di GAS e DES”: uno di questi, in particolare, ha dato luogo al “laboratorio Monete”, che vede presenti le principali esperienze di monete complementari esistenti in Italia. “Le esperienze nei diversi Paesi nascono dai LETS – local excange trading system – in cui si cercò di gestire economie alternative utilizzando anche strumenti monetari. In Italia – ha specificato il presidente di CO-Energia – sono nati i gruppi di acquisto solidali e le banche del tempo”. In particolare, Biolghini ha illustrato il progetto SISO (Strumenti per l’innovazione sociale organizzata), che intende fornire strumenti per la facilitazione dell’organizzazione degli ordini ai gasisti, all’interno del quale è stato sviluppato un protocollo, GDXP, per consentire ai programmi gestionali utilizzati dai GAS per la gestione di ordini di scambiarsi informazioni. Il protocollo è una forma di supporto alle monete complementari, “che rappresentano – secondo il relatore – non solo una sfida sociale ed economica, ma anche tecnica, perché vi è l’intento di semplificarne l’adozione soprattutto dal punto di vista contabile”. A testimonianza della ricca partecipazione all’incontro, il tik talk si è concluso con uno scambio di opinioni tra il pubblico e i relatori esperti.

  


Per visionare tutti gli interventi del tik talk cliccare qui (video di Carlo Antonello).