“Images for sound: Artist Covers for Music Records”, a Roma l’arte dialoga con la musica
A Villa Lontana, dal 23 febbraio al 30 aprile, sarà aperto il progetto espositivo che riunisce in un unico spazio oltre 140 dischi dagli anni ’50 ad oggi con copertine d’artista espressamente ideate per dare immagini ai suoni. Tra queste speciali opere musicali in mostra è presente anche una superficie a specchio che Michelangelo Pistoletto realizzò per il jazzista Enrico Rava. “Il disco, il diletto dell’ascolto e della riproducibilità dell’invisibile sonoro, assume - spiegano gli organizzatori - una doppia identità d’immagine e suoni: appartiene all’ascolto e, allo stesso tempo, entra a far parte di un viaggio visivo”.

Una mostra che mette in luce collaborazioni tra artisti visivi e musicisti, giocando sulla dualità tra il materiale visivo e quello sonoro e focalizzandosi non su dischi d’artista, ma su copertine d’artista per progetti musicali diversi, proponendo inoltre progetti casuali o vere e proprie soluzioni per intere collane discografiche: è questa, in sintesi, la proposta di Images for sounds: Artist Covers for Music Records, progetto espositivo che aprirà il prossimo 23 febbraio a Roma presso Villa Lontana di via Cassia 53. L’iniziativa, curata da Vittoria Bonifati e visitabile fino al 30 aprile, mette insieme in un unico spazio oltre 140 dischi dagli anni ’50 ad oggi con copertine d’artista espressamente ideate per dare immagini ai suoni. La parte centrale della mostra presenta l’estesa collezione di dischi di Giuseppe Garrera, musicologo, storico dell’arte e collezionista, e include più di 100 dischi e copertine d’artista. Questa sezione traccia una storia editoriale italiana dagli anni ’50 agli anni ’90 della copertina d’artista per il disco tentando un primo censimento in assenza ancora di repertori discografici e bibliografici sull’argomento. Si va dalle copertine ideate da Bruno Munari per La Ricordi e La Voce del Padrone, a quelle di Luigi Ghirri per la RCA Seal Gold, passando per soluzioni originali, ed ognuna legata ad un’urgenza espressiva diversa: Michelangelo Pistoletto che realizza una superficie a specchio per Enrico Rava, Giulio Paolini che crea un vortice d’ordine supremo per un disco di Giorgio Gaslini, Cy Twombly che invece realizza una sismografia emozionale per il canto dell’amico Lucio Amelio, e poi, per citarne alcuni, Mario Schifano, Irma Blank, Sol LeWitt ed Edith Schloss. “Nella mostra sono esposte collaborazioni – così gli organizzatori – che nascono dagli studi e dalle passioni di musicologia e dall’incontro con pezzi sonori che possiedono anche virtù visive. Qui il disco, il diletto dell’ascolto e della riproducibilità dell’invisibile sonoro, assume una doppia identità d’immagine e suoni: appartiene all’ascolto e, allo stesso tempo, entra a far parte di un viaggio visivo”.

Nel corso dell’esposizione saranno proposti due approfondimenti: un omaggio a Sylvano Bussotti, da poco scomparso, con in mostra alcune delle sue più estreme e geniali copertine per le proprie partiture musicali; un focus dedicato a collaborazioni internazionali e spesso più contemporanee, includendo copertine d’artista realizzate da Rita Ackermann, Josef Albers, Kai Althoff, Andreco, Tauba Auerbach, David Kennedy Cutler, Nathalie Du Pasquier, Matteo Fato, Reverend Howard Finster, Urs Fischer, Piero Golia, Delia Gonzalez, Mike Kelley, Emma Kohlmann, Barbara Kruger, Emiliano Maggi, Lucy McKenzie, Birgit Megerle, Luigi Ontani, Raymond Pettibon, Cinzia Ruggeri, Lorenzo Scotto di Luzio, Cindy Sherman, Michael Snow, Wolfgang Tillmans, Nico Vascellari, Andro Wekua, Christopher Wool. Questa sezione sarà in continua evoluzione durante tutta la durata della mostra, presentando al pubblico ogni settimana dischi diversi, spesso provenienti dalle collezioni e archivi degli artisti stessi o dalle rispettive etichette discografiche. “I contenuti musicali dei dischi esposti – concludono gli organizzatori – saranno la colonna sonora della mostra, un soundtrack in continua evoluzione e scelto di volta in volta dal pubblico che su richiesta potrà ascoltarne i contenuti ed indagare nello spazio le traduzioni visive di immagini per suoni, spaziando da composizioni di musica classica, a musiche popolari, a suoni sperimentali di musica elettronica, a tracce techno”. La mostra sarà aperta dal martedì al sabato dalle 11 fino alle 18 o su appuntamento; per accedere all’esposizione è necessario indossare la mascherina ed essere in possesso del Super Green Pass.