Giovedì 22 marzo a Roma, presso il Palazzo BNL “Orizzonte Europa”, in occasione dell’incontro “Risposte concrete ai problemi sociali – Come gli imprenditori sociali cambiano l’Italia”, sono stati presentati i quattro nuovi fellow – gli innovatori sociali che si sono distinti per il loro contributo al cambiamento in Italia – selezionati da Ashoka. Prima di addentrarci nel racconto dell’incontro, scopriamo la realtà di Ashoka: operativa in Italia dal 2014, è la più grande rete internazionale di imprenditori sociali innovativi; lavorando con queste figure e con alleati in tutti i settori, opera per modellare un mondo in cui ognuno agisce come agente del cambiamento, favorendo soluzioni sistemiche alle principali problematiche sociali. Ashoka ritiene, infatti, che per risolvere i problemi globali dei nostri tempi sia fondamentale identificare chi già ha trovato delle soluzioni, dando a questi “attori” l’adeguato supporto per far sì che i loro modelli virtuosi siano replicabili e adattabili.

“Lo scopo di Ashoka – si legge nel sito ufficiale – non è solo quello di massimizzare l’impatto sociale ma di creare alleanze trasversali capaci di cambiare interi sistemi. Per questo motivo da oltre 35 anni seleziona, mette in rete e forma più di 3300 imprenditori sociali attivi in diversi settori e in diverse parti del mondo. Ashoka si fonda sulla visione che ognuno di noi abbia le capacità dentro di sé per essere un agente di cambiamento nel mondo (con il motto Everyone a changemaker). Gli imprenditori e le imprenditrici sociali sono, appunto, changemaker che mirano ad un cambiamento sistemico: sono sempre alla ricerca di nuove collaborazioni che generino valore condiviso affinché prosperi l’intera comunità”.
Ashoka, valutata da NGO Advisor come la quinta ONG più influente al mondo per innovazione e impatto, opera in più ambiti: dall’imprenditoria sociale alla co-creazione e dalla didattica changemaker fino alla “crescita” di innovatori.

Torniamo quindi alla premiazione del 22 marzo: in linea con la mission di questa realtà, ha selezionato quattro rivoluzionari che stanno cambiando il mondo, in meglio. Imprenditori che, nel tempo, hanno percorso e superato una strada irta di ostacoli (burocratici, economici, etc.) e portato avanti i loro progetti con passione e perseveranza. Esempi positivi che Ashoka ha deciso di mettere sotto i riflettori: Carlo Stasolla per Associazione 21 Luglio, Daniel Tarozzi (il nostro direttore del Journal di Cittadellarte) per Italia che Cambia, Eleonora Voltolina per Repubblica degli Stagisti e Massimo Vallati per Calciosociale. Tutti innovatori che operano in zone e ambiti differenti, ma che sono uniti dai risultati del loro lavoro, in grado di innestare cambiamenti sociali virtuosi e sostenibili. Ashoka, nel proprio portale online, ha motivato la selezione dei quattro progetti. Di seguito la presentazione:

Carlo Stasolla – “Carlo lavora per trasformare il modo in cui le istituzioni italiane affrontano la marginalizzazione e la segregazione abitativa delle comunità rom. Mira a disseminare un approccio innovativo che coinvolga i diversi attori – dai decisori politici ai giornalisti, dagli accademici ai professionisti – in un cambio di paradigma che miri a smantellare il “sistema campi rom” di cui il nostro Paese è riconosciuto in Europa come il principale responsabile”.

Daniel Tarozzi – “Italia che Cambia è un progetto di racconto giornalistico, mappatura e messa in rete che favorisce la connessione e la collaborazione tra imprenditori sociali in Italia e in Europa attraverso una piattaforma web, permettendo da un lato una migliore risposta alle problematiche sociali e dall’altro un’informazione più accurata sulle tematiche sociali, spostando il focus tradizionalmente negativo dei media verso un approccio più costruttivo”.

Eleonora Voltolina – “Attraverso la testata online ‘Repubblica degli Stagisti’, Eleonora affronta le tematiche della disoccupazione giovanile e delle condizioni di lavoro ingiuste per i giovani, garantendo la corretta informazione sul tema ed esercitando, allo stesso tempo, pressione politica”.

Massimo Vallati – “Calciosociale: Attraverso nuove regole calcistiche, Massimo lavora per ovviare alla diffusione di valori negativi del calcio moderno, promuovendo l’educazione a valori più inclusivi. Il suo progetto, nato a Corviale, una difficile realtà della periferia romana, trasforma il gioco in strumento di aggregazione e partecipazione comunitaria, diffondendo una narrativa di fair play e di anti violenza che sta trovando positive repliche in altre aree d’Italia e del mondo”.

Il cambiamento, inoltre, è stato ed è anche affare per giovani: giovedì scorso, a inizio serata – dopo la presentazione di Alessandro Valera, Direttore di Ashoka Italia – sono stati premiati i vincitori under 19 del concorso “Generazione Anticorruzione”, organizzato proprio da Ashoka Italia e Riparte il Futuro. Si tratta di un’iniziativa dedicata alle nuove generazioni mirata alla ricerca e all’individuazione di possibili soluzioni per contrastare la corruzione in Italia. Sono state premiate, quindi, le idee più innovative per contrastare il fenomeno, sempre più diffuso nella nostra penisola.

L’Italia, però, non è solo terra di solo criticità lavorative, infrastrutturali e sociali, ma è anche luogo di progetti virtuosi collettivi, di forza d’animo e di cambiamento. L’orizzonte temporale italiano, dopo la premiazione di giovedì scorso, sembra sempre meno buio. Ashoka, con questi nuovi 4 fellow, lo sa: è già scritto nella lavagna del nostro futuro. Come ha affermato Daniel Tarozzi nel suo discorso durante la presentazione: “L’Italia che Cambia è già cambiata”.

Per scoprire i fellow eletti nelle edizioni precedenti: clicca qui.
Per visionare la registrazione integrale dell’incontro: clicca qui (minuti: da 3.20 a 13.30 intervento di Massimo Vallati; da 14.10 a  22.30 Eleonora Voltolina; da 23.00 a 30.40 Carlo Stasolla; da 31.00 a 38.00 Daniel Tarozzi).
Photo credit: Ruggero Melis e Alessandro Redaelli