Venerdì scorso Scuola Capitale Sociale ha inaugurato un progetto che si prenderà forma attraverso le testimonianze di personalità provenienti da differenti ambiti. La prima puntata dell’iniziativa, come anticipato in un nostro precedente articolo, è stata proposta online in collaborazione con Cittadellarte e ha visto come protagonista Michelangelo Pistoletto. Il moderatore dell’evento è stato Lorenzo Fazio, editore di Chiarelettere e cofondatore della Scuola Capitale Sociale, che ha tessuto la tela del dialogo con il maestro biellese. “Questa lezione – ha spiegato Fazio – vuole essere l’inizio di un percorso per cercare di capire come collocarci di fronte ai problemi che stiamo vivendo, per riuscire a trovare gli anticorpi per difenderci e superare questo momento di crisi e allo stesso tempo di grande trasformazione del sistema economico, sociale e politico. Come superare questo momento? Come pensare a una trasformazione? Queste lezioni che la scuola promuove vogliono provare a essere una risposta”. Fazio si è poi soffermato sulla Fondazione Pistoletto: “Cittadellarte da anni è impegnata su questo terreno, per far leva sulla capacità creativa, la sensibilità, le emozioni e le potenzialità delle persone. Insieme vogliono promuovere delle pratiche di cambiamento, declinare impegno teorico in pratica di trasformazione e innovazione sociale”.
Lo speech è entrato nel vivo con l’intervento di Michelangelo Pistoletto, che ha esordito ripercorrendo gli inizi del suo percorso e definendo il rapporto artistico col padre. Proseguendo con la sua cronistoria, il maestro si è poi soffermato sulla ricerca dell’identità sviluppata con l’autoritratto, fino a delineare il ruolo dello specchio nella sua ricerca e a presentare le peculiarità dei quadri specchianti. Pistoletto, inoltre, ha spiegato il significato e i principi del segno-simbolo del Terzo Paradiso. Invitato da Fazio, si è poi focalizzato sulla nascita e l’attività della realtà biellese: “Nel manifesto Progetto Arte – ha affermato – spiegavo che era venuto il momento per l’artista di mettere in connessione tutti i settori della vita sociale, dalla politica all’economia fino all’educazione. Per fare questo avevo acquisito nel ’91 lo spazio che attualmente è quello di Cittadellarte. Il progetto era proprio quello di porre l’arte in relazione con tutti gli ambiti della società: in questo luogo sviluppiamo concretamente questa idea”. Pistoletto, in quest’ottica, ha anche esplicato i contenuti del progetto di mappatura di Geographies of change e le specificità dell’Accademia Unidee. Il talk è proseguito con le domande degli ospiti e, per l’occasione, è intervenuta anche l’ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Maria Gabriella Lay, che ha domandato a Pistoletto come ha attualizzato la sua filosofia a livello globale, anche in riferimento all’opera Rebirth al Palais des Nations di Ginevra e all’Agenda 2030.