Quali sono le pratiche, le esperienze e le intuizioni a cui la generazione futura dovrebbe avere accesso per sviluppare un rapporto sano con la natura e con il sé, per plasmare il mondo a partire da una visione fondata a lungo termine? A partire da questa domanda si articolerà il workshop An Institute of Dreams, in programma domani al Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz città meticcia dalle 12 alle 13. Come specificato dagli organizzatori, si tratta di laboratorio artistico che proporrà un’esplorazione “collettiva pragmatica di un futuro consapevole senza precedenti, in cui profondi cambiamenti interni costituiscono la base per la trasformazione della società”. L’appuntamento, curato dal MAAM e Marta Malsegna in partnership con Cittadellarte, sarà proposto dagli artisti belgi Flor Maesen e Lennert de Lathauwer. I due creativi, nello specifico, tratteranno il tema dell’embodiment: la filosofia del corpo o cognizione incorporata è un concetto ideato da una corrente di filosofi, cognitivisti e ricercatori di intelligenza artificiale secondo i quali la natura della mente umana sarebbe ampiamente determinata dalle caratteristiche e dai movimenti del corpo umano; si sostiene, nello specifico, che tutti gli ambiti della cognizione (idee, pensieri, concetti e categorie) sarebbero plasmati da aspetti del corpo. Gli artisti in questione, infatti, si riferiranno alla loro piattaforma An Institute of Dreams, con cui mirano a formare un ponte tra le arti contemporanee e il campo della coscienza.
“Ci piace collegare – così Flor Maesen e Lennert de Lathauwer – i punti tra cose che troppo spesso sembrano appartenere a mondi diversi, ma che in realtà potrebbero contenere intuizioni fondamentali per la nostra cultura futura: comprensione razionale e intuizione, visione scientifica del mondo e partecipazione magica al mondo, dimezzamento del cervello sinistro e dimezzamento del cervello destro, conscio e subconscio, individuale e collettivo, sogni e vita di veglia”. L’indagine su questi binomi e sul tema della coscienza nell’arte non è un caso: nella loro visione, una scuola d’arte nei prossimi decenni avrà un ampio dipartimento che si occuperà di questi temi, con i creativi che giocheranno un ruolo importante nella trasformazione della società dall’interno. “Su invito di Marta Malsegna, produttrice d’arte e designer per l’innovazione sociale, verremo a Roma – aggiungono – per una settimana di ricerca”. Nell’ambito della residenza, terranno il workshop che consisterà, come accennato, in varie pratiche ed esercizi relativi all’embodiment, “in quanto questa è per noi la pratica chiave che manca nella società di oggi. Faremo un brainstorming – concludono – insieme agli studenti e ai docenti partecipanti individuando come potrebbe essere un ‘Istituto dei Sogni’ e su come i presenti potrebbero lavorare su questo tema”.