La cura dei nuovi saperi e la formula della creazione. Specchio, segno arte, ominiteismo, trinamica, Terzo Paradiso, formazione: è questo il titolo dell’evento in programma per giovedì prossimo che vedrà protagonista Michelangelo Pistoletto. Il maestro incontrerà studenti e docenti di ISIA Pordenone dialogando con loro sui temi dei nuovi saperi tra sostenibilità, arte e progettualità. L’incontro, previsto nell’Aula Magna del Consorzio Universitario di Pordenone, vedrà come relatore, oltre al fondatore di Cittadellarte, Francesco Monico, con il quale ha condiviso l’esperienza della costruzione dell’Accademia Unidee ispirata alla sua stessa opera e con il quale collabora direttamente tutt’oggi sui temi della nuova, ma specifica di tutto il suo lavoro, ricerca sulla spiritualità. Francesco Monico è inoltre professore dell’ISIA Roma e Pordenone, dove insegna rispettivamente Sociologia del Mutamento e Teoria dei Linguaggi Multimediali sviluppando un lavoro sull’immaginario e su come la tecnologia influenzi la percezione e costruzione del mondo. A fare da terza voce ci sarà il Direttore dell’ISIA Roma Design (sede di Roma e sede di Pordenone) Tommaso Salvatori, designer e strategy director, che porta l’esperienza della progettazione sistemica, vera cifra dell’ISIA. “Sarà un dialogo – sottolineano gli organizzatori – incentrato sulla necessità di migliorare la sostenibilità del mondo, su come per farlo in un mondo sempre e comunque nuovo sia fondamentale una cura dei nuovi saperi e dei percorsi di formazione. Un grande maestro, la cui opera è preziosa indicazione su come agire, si confronta in una importante scuola di progettazione con il Design speculativo, all’interno del campo di progettazione del Design sistemico o della complessità”.
La formula della creazione
“Dalla genesi del mio lavoro questo libro porta, attraverso 31 passi, alla genesi dell’Universo. E, nel contempo, alla genesi di una nuova società”. Con queste parole Michelangelo Pistoletto ha illustrato parte dei contenuti del suo ultimo libro, La formula della creazione. Nel volume, edito da Cittadellarte e curato da Chiara Belliti e Ruggero Poi, il maestro biellese racconta in 31 passi il percorso umano e artistico che lo ha portato a definire la formula della creazione. Da lui stesso chiamata anche formula della vita. Il libro ripercorre, passo dopo passo, il cammino che l’essere umano ha attraversato creando la religione, la politica, la scienza e le culture della società grazie al fermento germinale dell’arte. In queste pagine si comprende come affrontare il passaggio epocale che l’umanità sta vivendo, fagocitata dalla generale crisi dei sistemi che essa stessa ha creato. Con la Formula della Creazione, Michelangelo Pistoletto offre l’opportunità di riconsiderare i cardini dell’esistenza e ci chiama a una nuova responsabilità verso noi stessi, verso l’altro, verso la natura di cui facciamo parte. È il libro che volta pagina. La regola universale, identificata nella Formula della Creazione, diviene, attraverso il percorso del libro, applicabile in ogni momento della vita quotidiana. È una chiamata a usare la Formula della Creazione per divenire coautori di una nuova società.
L’ISIA
Come riportato sul sito ufficiale, l’ISIA Roma/Pordenone, Istituto Superiore delle Industrie Artistiche, è nato dalla progettualità dello storico dell’arte Giulio Carlo Argan nel 1974, quando riprendendo la definizione originaria del Design come progettazione attraverso l’arte (H. Cole, Esposizione Universale di Londra, 1851) si fece promotore di un aggiornamento delle tradizionali accademie di belle arti in un innovativo modello di scuola superiore per la creatività e la progettazione. In quest’ottica l’istituto recepisce le questioni e i bisogni di un mondo sempre e comunque nuovo e riflette sui nuovi saperi e le nuove sfide del contemporaneo. Tutto ciò intercettando l’attualità di Michelangelo Pistoletto, adottandone le visioni per la cura di un nuovo immaginario.
Il maestro
“Michelangelo Pistoletto ha realizzato opere – si legge nell’apposita nota stampa – con qualsivoglia mezzo: specchi, quadri, oggetti, spazi, stracci, parchi, fotografie, passando per l’incredibile avventura italiana dell’arte povera, vero e proprio movimento artistico internazionale italiano. Ha prodotto i famosissimi quadri specchianti e l’iconica opera, vero e proprio simbolo della sostenibilità sociale, La venere degli stracci. In queste opere l’arte è impegnata eticamente al centro di una trasformazione sociale e politica responsabile; una modalità di pensiero che Michelangelo Pistoletto promuove e sostiene da più di vent’anni con Cittadellarte, a Biella in Piemonte. Michelangelo Pistoletto è storia dell’arte e del pensiero del secondo novecento e anche oggi negli anni venti del ventunesimo secolo, di fronte al paradigma tecnoscientifico, alla globalizzazione, all’internet, all’Intelligenza artificiale, è sempre più attivo, tra azioni sia dentro che fuori dei tradizionali spazi espositivi e rapporti ufficiali con le gallerie, tra manifesti collaborativi – viene concluso – e lavori alla Biennale di Venezia, al Louvre, al MOMA, tra mostre a Roma, Berlino e Parigi, passando per i Paesi Arabi e i nuovi mondi dell’Africa, del Sud America, e degli stessi Stati Uniti d’America”.