Una vetrina di innovazione responsabile di ultima generazione che vede protagoniste 330 aziende su una superficie totale di 18000 mq mettendo in luce, attraverso una piattaforma di visibilità, racconto e promozione, confronto e networking, le tematiche della tecnologia e della sostenibilità: è questo, in sintesi, che caratterizza la nuova edizione di WSM – White Sustainable Milano¹, rassegna incentrata sulla filiera creativa e produttiva del fashion che si tiene in via Tortona dal 24 al 27 febbraio. L’evento, che si tiene in quattro location differenti, mira a far vivere un’esperienza immersiva rivolta a operatori internazionali, brand di ricerca, tendenze community driven e allestimenti di design, oltre a brand, materiali, processi hi-tech e installazioni multimediali di ultima generazione che presentano il meglio dell’avanguardia in tema di innovazione e produzione responsabile. Nell’ottica di porre sotto i riflettori la filiera della moda capace di portare le aziende verso un’effettiva transizione digitale ed ecologica e sarà anche dato spazio a espositori e buyer internazionali che stanno interpretando il cambiamento attraverso un linguaggio più attrattivo e multichannel.
Changing room
Cittadellarte prende parte al White con un’installazione site specific che nasce dalla sua rete ventennale di ricerca, formazione, creatività, collaborazioni radicate a livello globale con epicentro nella città dove ha la sua sede, Biella. Il riferimento è all’opera Changing room, a cura di CTRLZAK Studio – Katia Meneghini e Thanos Zakopoulos, che ha visto nel dietro le quinte una pluralità di protagonisti: la designer ex alumna UNIDEE con il concept creativo, gli studenti dell’ITS TAM di Biella e dell’Accademia Unidee con la creazione delll’installazione e Humana People to People Italia con la donazione della materia prima con cui realizzarla. Il simbolo del Terzo Paradiso in questa installazione diventa un grande camerino sospeso e sottolinea tre concetti, ossia reduce, rethink, react. Si tratta, nello specifico, di uno spazio che invita alla riflessione e alla consapevolezza: all’interno di una grande tenda realizzata con vestiti usati avviene il ‘cambiamento’ e chi vi entra può ‘sfogliare 100 modi di moda sostenibile’ attraverso alcune etichette che raccontano buone pratiche per un futuro più sostenibile. Gli indumenti sono stati cuciti insieme rovesciati in modo che le cuciture e il processo di realizzazione dell’installazione di circa 25 mq, siano visibili. Non solo: la cinquantina di etichette sfogliabili e utilizzabili dal pubblico sono state progettate e cucite sugli indumenti per raccontare e suggerire buone pratiche di sostenibilità. “Invitiamo a entrare in un camerino simbolico – così il team che si è occupato della realizzazione dell’opera – non solo per cambiarsi d’abito ma per cambiare i nostri ‘costumi’ e il modo in cui agiamo e scegliamo di acquistare”.
La partecipazione di alcuni membri del collettivo di Fashion B.E.S.T.
Cittadellarte sviluppa ulteriormente la collaborazione già avviata con White anche con la presenza di un’importante selezione di capi realizzati dai creativi parte del collettivo di fashion designer di Fashion B.E.S.T. coordinato da Olga Pirazzi: Tiziano Guardini, Blue of a kind, Marcello Pipitone, Bav Tailor \\ brand blurb, Flavia La Rocca, Kidsofbrokenfuture. Con i loro progetti, mettendo in luce le singole peculiarità, l’obiettivo comune è quello di ispirare, produrre e diffondere una visione responsabile e circolare, unitamente ai valori di Cittadellarte di una moda responsabile dai contenuti etici ed estetici. Alcuni dei capi presenti a questa edizione di White sono realizzati con tessuti TENCEL e TENCEL LUXE di Lenzing, che è ormai un partner consolidato da anni.
I talk
Il White, per tutta la durata della rassegna, prevede un palinsesto di talk. Nel programma di interventi, il Corso Triennale in Moda Sostenibile dell’Accademia Unidee della Fondazione Pistoletto sarà protagonista con un format quotidiano: Sustainability Pills, ossia piccole lezioni e momenti di discussione aperta tra studiosi, professionisti e ricercatori, ponendosi anche come un programma di approfondimento critico delle questioni della sostenibilità nella moda. Si tratta di quattro incontri pensati come conversazioni a cui ispirarsi, prender spunto, riflettere sulla necessità di una moda più etica per un futuro migliore. Ecco il programma degli incontri in questione, tutti previsti alle 14.30: giovedì 24 Education for sustainable fashion, con Elda Danese (IUAV docente del corso in Fashion Design), Marco Ricchetti (Blumine srl, Amministratore Delegato) e Francesco Monico (Direttore di Accademia Unidee); venerdì 25 febbraio Making myths: media e story telling della moda sostenibile, con Marta Casadei (Fashion Editor Il Sole 24 ore) e Michele Cerruti But (Coordinatore Accademico Accademia Unidee-Fondazione Pistoletto); sabato 26 febbraio Sustainability between luxury and humanitarian, con Rossella Ravagli (Direttore corso triennale di Moda Sostenibile, Accademia Unidee), Maria Teresa Pisani (Economic Affairs Officer and Project Lead, UNECE) e Paolo Naldini (Direttore di Cittadellarte); domenica 27 febbraio Making it really: manifattura e sostenibilità del tessile e moda, con Stefano Albini (Presidente di Albini Group), Carlo Covini (Project Manager Marketing Textile – Lenzing AG) e Michele Cerruti But.
I commenti
“Cittadellarte, istituzione artistica del Terzo Paradiso – ha affermato Paolo Naldini – crea spazi di co-creazione di utilità pubblica; per la moda dal 2009 crea spazi in cui concepire, sperimentare e produrre moda coerente con i valori di sostenibilità, rigenerazione, circolarità e armonia”.
“L’Accademia Unidee – ha aggiunto Francesco Monico – con il suo corso triennale in moda sostenibile, recepisce gli oltre dieci anni di sperimentazione e ricerca della Fondazione Pistoletto nell’ambito della sostenibilità nella moda. Un’esperienza che dosa la conoscenza artistica, con la grande tradizione della fashion industry e con la ricerca verso la sostenibilità. Un’esperienza che nel continuo scambio con i suoi pubblici, i suoi partner, i suoi docenti e studenti, vuole cercare una continua cura dei nuovi saperi che possa definire le categorie di un nuovo know-how per questa nuova disciplina”. Alle loro parole hanno fatto eco quelle di Silvia Moglia, Direttrice ITS TAM Biella: “Il tema della sostenibilità e della circolarità della moda è materia di approfondimento del nostro istituto. Per questo motivo abbiamo aderito volentieri alla chiamata di Cittadellarte con la quale abbiamo da sempre rapporti di collaborazione. I nostri ragazzi seguono infatti, durante il corso del biennio, stage e progetti extracurricolari in azienda e in questo caso, entreranno in contatto diretto con la creatività che da sempre contraddistingue le attività della Fabbrica di idee creata da Michelangelo Pistoletto”. È infine intervenuto anche Alfio Fontana, Corporate Partnership & CSR Manager di Humana People to People Italia: “È per noi motivo di orgoglio essere stati coinvolti in questo progetto da Fondazione Pistoletto, una realtà proiettata verso l’innovazione culturale e la sostenibilità in ogni sua parte: tra queste c’è anche Accademia Unidee, con la quale abbiamo da tempo il piacere di collaborare. In occasione di White Milano, siamo molto felici di aver contribuito alla realizzazione dell’opera ‘Changing Room’. L’installazione, attraverso la rivisitazione artistica degli abiti, li rende veicolo – ha concluso – per un messaggio di riflessione sulla necessità di adottare anche nel settore della moda modelli di produzione e di consumo rispettosi dell’ambiente e delle persone. Crediamo che solo lavorando in sinergia con tutti gli attori del settore si possano davvero raggiungere risultati significativi”.