“L’istruzione, assediata dalle disuguaglianze e in difficoltà nell’adattarsi alle esigenze del XXI secolo, è in crisi. Gli impatti di questa crisi si manifestano nel tempo e spesso non si vedono. Ma sono profondi e si faranno sentire per decenni. Se vogliamo trasformare il nostro mondo entro il 2030, come previsto dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile, la comunità internazionale deve prestare a questa crisi l’attenzione che merita”. È questo quanto sottolineato nella Vision Statement on Transforming Education (2022) dell’UNSG in riferimento al ruolo dell’educazione. Non è un caso, dunque, che l’UNESCO si impegni a sensibilizzare l’importanza della pace – su tutti i livelli e su un piano globale – attraverso l’istruzione; l’Organizzazione delle Nazioni Unite in questione, infatti, è un’agenzia volta a promuovere la pace e la sicurezza nel mondo attraverso la cooperazione internazionale nei settori dell’istruzione, delle arti, delle scienze e della cultura. Ecco, la relazione tra educazione e pace è imprescindibile: come specificato dall’UNESCO, la mancanza di un’istruzione di qualità e pertinente, orientata alla comprensione e alla cooperazione internazionale, alla pace, ai diritti umani e alle libertà fondamentali, compromette gli sforzi per affrontare le cause profonde della violenza e della guerra nel nostro mondo contemporaneo e costruire una pace duratura. In quest’ottica, è in itinere la revisione della UNESCO’s Recommendation concerning Education for International Understanding, Co-operation and Peace and Education relating to Human Rights and Fundamental Freedoms (comunemente nota come Raccomandazione del 1974). Il nuovo documento mira a creare un contratto sociale per l’educazione aggiornato – basato sui diritti umani – che possa aiutare a rimediare alle ingiustizie e a dotare gli studenti di tutte le età delle conoscenze, delle competenze, degli atteggiamenti, dei valori e dei comportamenti necessari per plasmare un futuro più pacifico, giusto e sostenibile; il testo rivisto della Raccomandazione sarà poi sottoposto all’adozione della 42esima sessione della Conferenza generale dell’UNESCO.
È sulla scia di questi temi e processi che mercoledì 8 novembre, alla sede parigina dell’UNESCO, si terrà l’Assemblea Generale UNESCO con l’High Level Ministerial Dialogue on Education for Peace. Questo evento darà il via all’apertura della Commissione Educazione e offrirà agli Stati membri l’opportunità di scambiare opinioni sul ruolo dell’educazione nella ‘costruzione’ di una pace mondiale condividendo le varie esperienze in materia. “Per consentire all’educazione di realizzare il suo potenziale trasformativo – si legge nella presentazione dell’incontro – deve essere essa stessa trasformata. L’obiettivo della conferenza sarà dunque preparare il terreno per i dibattiti della Commissione Educazione, evidenziando il ruolo chiave dell’educazione per promuovere una pace duratura”. Mercoledì non interverranno solo i ministri dell’educazione degli Stati Membri e il direttore generale dell’UNESCO Audrey Azoulay, ma è previsto un ospite d’eccezione: Michelangelo Pistoletto, che sarà key note speaker. Il maestro tornerà nella capitale francese a circa un mese di distanza dall’ultima volta: il 19 ottobre, come riportato in un nostro precedente articolo, era stato ospite del Quartiere generale dell’UNESCO – insieme alla moglie Maria Pioppi, all’ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso Laura Salas Redondo e ad Alessandra Ammirati di Galleria Continua – e aveva incontrato Giulio del Federico (Primo Segretario della Rappresentanza Permanente D’Italia UNESCO), Stefania Giannini (Vice Direttore Generale UNESCO) e Liborio Stellino (Ambasciatore e Rappresentante Permanente d’Italia presso l’UNESCO). Anche quell’occasione ha portato l’UNESCO a inviare Pistoletto a intervenire alla conferenza di domani: il fondatore di Cittadellarte, per l’occasione, metterà in luce la sua pratica artistica e si focalizzerà sulla pace preventiva (che sarà anche il titolo del suo incontro), soffermandosi sui suoi significati e sulla sua possibile applicazione non solo a livello in una dimensione macro, ma anche nella vita quotidiana.