“La bellezza e la concretezza di curare insieme il presente per nutrire il futuro”. Con questo messaggio, poco più di 3 mesi fa, Cittadellarte e Croce Rossa Italiana hanno rinnovato la loro collaborazione in piena emergenza Coronavirus lanciando il progetto Arte della cura, che ha portato alla produzione di 100mila mascherine per uso civile per Croce Rossa Italiana – che le sta destinando a chi ne ha più bisogno – e di 10mila a uso chirurgico per l’ospedale di Biella. Per suggellare questa strada comune, il 20 luglio, il presidente di Croce Rossa Italiana Francesco Rocca si è recato a Cittadellarte per visitare gli spazi e le opere della Fondazione Pistoletto e per confrontarsi con Michelangelo Pistoletto e Paolo Naldini, partecipando inoltre a un incontro con tutti gli attori dell’iniziativa solidale (tutti i dettagli nel nostro precedente articolo). L’iniziativa di Cittadellarte, come riportato nella nostra news di lancio, si è avvalsa fin da subito del contributo di differenti alleati, a partire dal Lanificio F.lli Cerruti, con cui si sono state prodotte le mascherine per uso civile. Per la produzione di quelle a uso chirurgico, invece, ci si è rivolti a fornitori certificati, che però non hanno la possibilità di donare; per sostenere quindi il progetto nella sua interezza*, Cittadellarte ha attivato una campagna di crowdfunding per permettere di raccogliere le risorse economiche necessarie alla produzione delle 10mila mascherine chirurgiche.
L’iniziativa, che continuerà per tutto il 2020, ha permesso di tessere una rete di collaborazioni a livello locale e regionale tra realtà di ambiti differenti, come la Consulta per le persone in difficoltà e Associazione Inchiostro; l’operazione ha anche avuto il sostegno di Camera di Commercio di Biella e Vercelli e del Comune della città laniera.
Oltre alle realtà del territorio, l’Arte della cura ha avuto il sostegno di numerosi soggetti privati, che hanno dato il loro aiuto per il progetto solidale. Il più recente supporto economico a beneficio dell’iniziativa è stato della Presidente di Cittadellarte Giuliana Setari, che ha effettuato un’importante donazione a sostegno del progetto. Grazie al suo contributo, infatti, sono state consegnate 500 mascherine a BOZAR – Centre for Fine Arts di Bruxelles e altrettante al Castello di Rivoli. Non solo: grazie al suo gesto si copriranno parte dei costi di produzione per quelle destinate al Nuovo Ospedale degli Infermi di Biella.
Paul Dujardin, storico dell’arte e direttore generale di BOZAR, ha rivolto un ringraziamento alla Presidente di Cittadellarte per la donazione: “Siamo molto grati a Giuliana, ha seguito un grande lavoro con la fondazione per tanti anni. Arriva il suo contributo ogni volta che facciamo qualcosa, con donazioni e tante iniziative filantropiche. Questa operazione è un cerchio che si chiude tra Cittadellarte e BOZAR a Bruxelles. Anche il figlio di Giuliana, Nicola Setari, è una presenza importante: è uno dei membri del mio team ed è a capo del dipartimento scientifico della Scuola Artistica d’Architettura di Bruxelles. Ringrazio quindi Cittadellarte e Croce Rossa per l’encomiabile lavoro comune di solidarietà con il progetto delle mascherine, di cui ha beneficiato anche BOZAR”.
“BOZAR è estremamente grato alla presidente Giuliana Setari, membro patrono, amica e grande sostenitrice – ha aggiunto Alberta Sessa, Curatorial Projects Coordinator di BOZAR – per aver donato a visitatori e staff del Bozar 500 mascherine prodotte da Cittadellarte e Cerruti per la Croce Rossa Italiana e Ospedale di Biella. Un contributo molto apprezzato in questi tempi di incertezza a riguardo del futuro della pandemia e necessità di protezione. Questo rafforza anche considerabilmente il legame tra Cittadellarte e il BOZAR”.
Anche Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea ha dedicato un pensiero alla Presidente di Cittadellarte: “Ringrazio molto Giuliana Setari, amica sostenitrice del Castello di Rivoli, per il dono delle belle e utili mascherine rosse che Cittadellarte ha realizzato nell’ambito del progetto Arte della Cura, con Croce Rossa Italiana. È importante quando l’arte si intreccia con la vita reale. Grazie da parte di tutti noi al Castello di Rivoli”.
Ricordiamo, inoltre, che in questa iniziativa la Fondazione Pistoletto non ha avuto solo un ruolo di capofila, ma ha attivato il laboratorio Cittadellarte Fashion B.E.S.T. (Biella Ethical Sustainable Trend), attivo dal 2009 nel campo della ricerca, della formazione, della consulenza e della progettazione di moda sostenibile, insieme ai reparti produttivi del Lanificio F.lli Cerruti. Le macchine da cucire del laboratorio B.E.S.T., donate a Cittadellarte nel 2017 dalla Camera Nazionale della Moda per progetti di formazione congiunti, sono state a ricollocate nei reparti dello stabilimento Cerruti, dove le operatrici biellesi impiegate nella cura dei tessuti hanno confezionato ad arte le mascherine con il tessuto certificato, rigorosamente made in Italy, prodotto nel rispetto della visione di sostenibilità e responsabilità che guida le organizzazioni protagoniste di questa catena.
Immagine di copertina: Giuliana Setari.
Didascalia foto: Giuliana Carusi Setari interviene sabato 16 novembre 2019 alla giuria pubblica della quinta edizione del Visible Award, presso l’Hôtel de Ville di Parigi, in cui oltre 200 persone si sono confrontate in un dibattito sui 10 progetti selezionati. Per un’intera giornata, la giuria ha occupato lo spazio concettuale e fisico di un vero parlamento, consentendo ai contenuti e alle metodologie affrontate nei progetti di dare nuova vita al formato democratico dell’assemblea politica, evidenziando il potenziale di trasformazione sociale di questi progetti. L’evento è stato anche trasmesso in streaming in diretta sul sito Web ed è stato seguito da 5 siti di satelliti Visible, strutturati come centri remoti indipendente ma interconnessi con il progetto Visible. Foto di Benoit.
*L’intero quantitativo sarà donato a Croce Rossa Italiana, che provvederà a distribuirle a chi ne ha più bisogno, inclusa una quota per le imprese biellesi, oltre alle 10mila di tipo chirurgico all’Ospedale di Biella.