Non una semplice mostra, ma uno spettacolare percorso immersivo tra passato, presente e futuro, tra arte, scienza e tecnologia, tra voci lontane nel tempo e i grandi protagonisti della riflessione contemporanea: viene così presentata La proporzione aurea, prodotta da Relazionésimo e accolta dall’amministrazione comunale di Vicenza, che sarà allestita dal 1° ottobre al 10 dicembre nella Basilica Palladiana di Vicenza e in parte nella Biblioteca Civica Bertoliana. L’esposizione nasce da un’idea di Ombretta Zulian, co-fondatrice con Ketty Panni di Relazionésimo, e trova nel contributo di Rolando Bellini la curatela e il coordinamento scientifico supportata dal coordinamento editoriale di Marco Dotti; l’allestimento del progetto espositivo è invece curato da Marcella Gabbiani dello Studio Gabbiani e Associati di Vicenza. “Un percorso – così gli organizzatori – capace di offrire insieme elementi storici, contemporanei, spettacolari, intimi, filosofici, sociali, antropologici in senso forte. Un’azione di cultura viva con al centro l’essere umano e il suo definirsi nelle relazioni tra se stesso e gli altri, tra se stesso e il mondo. Un’esperienza da vivere, non una mostra da guardare. E un laboratorio sperimentale della necessaria transizione verso una società consapevole. Alla ricerca della regola segreta che determina l’armonia della natura e il rapporto tra noi e il mondo”. Il tema della proporzione aurea, nello specifico, viene indagato in un vertiginoso viaggio tra passato e futuro, dalla classicità ad oggi, attraverso la grande mediazione rinascimentale.
Crediti immagine: Relazionésimo.
“La mostra – viene aggiunto nella presentazione – rievoca un cantiere d’arte, una bottega rinascimentale portata al nostro tempo. Con un esito finale che è, collettivamente, quella di un’opera d’arte vivente. Un progetto che produce percorsi, nel tempo e nella storia, ma non si esaurisce nella dimensione storica: perché costruisce un gioco di rimandi e riflessi, in cui il pensiero e la ricerca su temi che hanno sempre affascinato l’uomo trovano qui nuova forma, nuova attuazione”. È così che viene data luce “ad artisti ormai storicizzati – si legge nella presentazione della mostra – come Michelangelo Pistoletto, con la sua inesausta ricerca di senso, dalla rilettura dell’uomo vitruviano al Terzo Paradiso realizzato appositamente per Relazionésimo”. Il maestro, definito come uno tra gli ultimi rappresentanti della grande stagione delle avanguardie, sarà infatti uno dei protagonisti del progetto espositivo insieme a Erica Tamborini, Angelo Bonello, Jacopo Gonzato, Fabio Volpi (conosciuto con il nome d’arte di Dies_), Duccio Forzano, Matteo Riva e Luigino Bruni. “Il Terzo Paradiso di Pistoletto – viene sottolineato nella presentazione – un’esperienza immersiva e caleidoscopica, in cui i visitatori vengono riportati alla contemporaneità alla ricerca di nuove proporzioni. Quelle proporzioni che, nell’arte e nella vita, diventano metafora delle buone relazioni e che ci spingono al cuore di un’economia che cerca ordine, equilibrio e un rapporto positivo col mondo”. Come specificato dagli organizzatori, sia nella mostra, incentrata sull’interazione con il visitatore, sia nella sala apposita al piano terra, dove saranno organizzati laboratori didattici sperimentali di approfondimento, sia nei vari convegni giornalieri che si terranno nell’arco della mostra stessa, il fare verrà messo in relazione col vedere e il toccare verrà posto in relazione col sentire. Perché, come spiegato dallo stesso fondatore di Cittadellarte “nel Rinascimento si cercava la proporzione tra le forme estetiche e quelle della vita civile, ma adesso tocca a noi, accogliendo le sfide del nostro tempo, trovare nuove proporzioni”.