La Venere degli stracci risorge in Piazza Municipio a Napoli
Dopo l'incendio che aveva colpito la prima installazione, questa mattina inaugura la nuova opera del maestro che sarà esposta per tre mesi in Piazza Municipio. "Sono felice che la ricostruzione della Venere degli stracci - ha affermato Pistoletto - porti cura, beneficio e salvezza a tante persone che ne hanno bisogno. Che gli stracci della Venere si trasformino nel denaro necessario a realizzare le iniziative di recupero, rigenerazione e reinserimento intraprese”.

Un simbolo di resistenza, di speranza e di rinascita. È questo il potente messaggio di cui si fa portatrice la nuova Venere degli stracci, la celebre opera di Michelangelo Pistoletto, reinstallata e inaugurata oggi in piazza Municipio a Napoli. Dopo l’incendio che aveva colpito la prima installazione, l’artista ha voluto ricostruire l’opera e il sindaco ha manifestato la volontà di sostenerne la reinstallazione. La donazione dell’opera da parte del maestro conferma il profondo legame con la città e ribadisce la volontà dell’artista di promuovere l’arte come strumento educativo, forza propulsiva di trasformazione sociale, soprattutto nei contesti fragili. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte il sindaco del Comune di Napoli, Gaetano Manfredi, l’artista Michelangelo Pistoletto, il consigliere del Sindaco e curatore di Napoli Contemporanea, Vincenzo Trione e il vicepresidente di Altra Napoli EF, Antonio Roberto Lucidi. A conferma della connessione tra l’opera e la comunità, dopo l’incendio, l’Altra Napoli aveva lanciato una campagna di crowdfunding – Ricostruiamola! – che il Comune ha accolto con favore e che ha ricevuto il sostegno da parte di numerosi cittadini.


Foto di Alessandro Lacirasella.

Tuttavia, dopo la decisione dell’artista, i fondi ricavati dalla campagna di crowdfunding sono stati destinati a due associazioni con finalità sociali presenti sul territorio: l’associazione ‘La Scintilla’, che opera per la tutela, l’accompagnamento, la socializzazione e la serena autonomia delle persone affette da disabilità intellettiva e la Cooperativa Sociale ‘Lazzarelle’, impegnata nel recupero, attraverso il reinserimento in qualificati progetti di lavoro, delle donne afflitte dal regime di detenzione che vogliono essere protagoniste attive del loro cambiamento. “La città di Napoli – si legge nella nota stampa dedicata – ha dimostrato di essere capace di risollevarsi e guardare avanti. La nuova Venere rafforza la vocazione al contemporaneo di Napoli e si pone all’interno di un programma più ampio che vuole essere un esempio di come l’arte contemporanea sia determinante nelle città, trovando forme originali di rigenerazione urbana capaci di coinvolgere l’intera comunità”. L’opera sarà esposta in Piazza Municipio per tre mesi, al termine dei quali troverà la sua definitiva collocazione. Al momento sono in corso le verifiche tecniche nella Chiesa di S. Pietro ad Aram, luogo di grande valore storico alle porte di Napoli che potrebbe trovare ulteriore valorizzazione attraverso quest’apertura al contemporaneo.

Abbiamo fortemente voluto ricollocare la Venere degli stracci in piazza Municipio – ha affermato il sindaco Gaetano Manfredi – per ribadire il fondamentale principio dell’arte pubblica e gratuita come strumento di bellezza ed inclusione. L’opera aveva attivato un dibattito nella pubblica opinione soprattutto tra le giovani generazioni sensibili alla protezione dell’ambiente ed era giusto riprendere quel percorso. Ringrazio il maestro Pistoletto per la nobile scelta di donare la Venere alla città, l’Altra Napoli per la raccolta fondi destinata al sostegno concreto alle persone più fragili, nonché l’Arcivescovo Battaglia per la disponibilità ad ospitare in maniera definitiva l’opera al termine della collocazione in piazza. Tutte componenti essenziali per una Napoli che si apre all’esterno coniugando la forza dell’arte con il dovere dell’inclusione sociale”. Alle sue parole sono seguite quelle del consigliere Vincenzo Trione: “La Venere degli stracci risorge. All’apparenza, identica: nell’immagine, nelle misure, nel peso, nella composizione, nei materiali utilizzati. La nuova Venere, tuttavia, è sorretta dal relitto sopravvissuto all’incendio del 12 luglio, che è stato sottoposto ad attenti interventi di ripristino e di restauro. Come un’Araba fenice risorta dalle proprie ceneri. Non è più ‘solo’ un’opera d’arte, la Venere installata a Piazza Municipio. È un simbolo. Di resistenza. Di rinascita. Di ostinata speranza”.


Foto di Francesco Saverio Teruzzi.

Il maestro ha invece fatto emergere il ruolo che può assumere l’opera nella città partenopea: “Sono felice – ha affermato Michelangelo Pistolettoche la ricostruzione della Venere degli stracci in Piazza Municipio porti cura, beneficio e salvezza a tante persone che ne hanno bisogno. Che gli stracci della Venere si trasformino nel denaro necessario a realizzare le iniziative di recupero, rigenerazione e reinserimento intraprese”. È infine intervenuto il vicepresidente di Altra Napoli EF, Antonio Roberto Lucidi: “La Venere degli stracci torna a Napoli. Per rilanciare un messaggio artistico che è anche di rinascita sociale. Il maestro Pistoletto, che ha generosamente e disinteressatamente donato la sua opera alla città, ha chiesto che la raccolta fondi promossa dall’Altra Napoli fosse devoluta a progetti di interesse sociale. Sono stati così scelti due enti, fra i tanti possibili e meritevoli, ovvero la Cooperativa ‘Le Lazzarelle’ e l’Associazione ‘La Scintilla’, a cui devolvere per intero quanto è stato raccolto. Sono progetti che mettono al centro della loro azione il sostegno alla disabilità e all’inclusione. Inoltre, per loro, d’intesa con il maestro Pistoletto, si è intrapreso un percorso per il quale, ad una grande Fondazione filantropica, si è chiesto un significativo intervento finanziario a sostegno delle loro iniziative, ed attualmente, l’istruttoria è a buon punto e si è confidenti nel suo esito”.

Per visionare la diretta della conferenza stampa (in programma dalle ore 11 del 6 marzo) cliccare qui.