Parlare dei temi della sostenibilità ambientale accendendo la curiosità e la voglia di mettersi in gioco attraverso una serie di storie divertenti e accessibili: sono questi l’obiettivo e la proposta di due nuovi libri di narrativa per bambini che vedono protagonista Zoe Salvamondo. Quest’ultima non è solo un personaggio curioso che attraversa le storie illustrate edite da Beisler, ma è un progetto di sensibilizzazione che si basa sull’idea di Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto e sull’esperienza artistica di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto ispirandosi e riferendosi anche ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. “Le storie di Zoe – così gli autori – raccontano un’infanzia indipendente, libera di sperimentare e di portare avanti le proprie idee, con consapevolezza, fiducia e voglia di imparare cose nuove”. La scrittura fresca e diretta di Ruggero Poi¹, direttore degli Ambienti d’Apprendimento e Formazione di Cittadellarte, è accompagnata dalle tavole briose e cariche di vitalità di Alice Rossi², illustratrice emergente dedita ai temi del cambiamento e delle responsabilità collettive attraverso l’arte; due menti brillanti che hanno a cuore l’educazione e praticano la sostenibilità ogni giorno, insegnando ai bambini, tenendo laboratori di arte terapia, impegnandosi in iniziative di responsabilizzazione sociale. I due volumi usciranno nelle librerie di tutta Italia il 24 marzo, ma saranno presentati in anteprima alla Bologna Children’s Book Fair lunedì 21 marzo alle ore 13:30 presso l’Illustrators Café e dalle 16:00 alle 17:00 allo Stand Beiser Editore B51 Padiglione 26. Per l’occasione, saranno presenti, oltre a Poi e Rossi, anche Chiara Belliti, la curatrice della collana, Alessandra Falconi Zaffiria, responsabile del Centro Alberto Manzi, e Michelangelo Pistoletto; la moderazione dell’incontro sarà affidata a Martina Russo, redattrice Andersen.
L’Agenda 2030 e la sostenibilità
“Partire dai piccoli – si legge nella presentazione dei volumi – per arrivare ai grandi. Agli adulti. Per raccontare come la creatività limpida e pulita dei bambini e delle bambine sia la prima a ‘inventare’ piccole azioni necessarie alla pacificazione e alla convivenza civile. Piccole azioni, appunto, che diventano arcipelaghi operosi. Perché lavorare tutti insieme al medesimo obiettivo è imprescindibile”. Una buona notizia, in quest’ottica, è che da settembre 2020 nelle scuole italiane è stata ufficialmente (re)inserita l’Educazione Civica, che è diventata una disciplina obbligatoria, trasversale e che riguarda tutti i gradi scolastici, dalla scuola dell’Infanzia fino alla scuola secondaria di secondo grado. “I 17 obiettivi sono Educazione Civica e Civile. Per questo – aggiungono gli autori – confidiamo che le storie di Zoe Salvamondo, oltre che in libreria, circolino felicemente nelle aule scolastiche e nelle biblioteche”. Ognuno dei goals dell’ONU, nei libri della piccola Zoe, è rappresentato da una porta colorata che la protagonista è pronta a varcare e, dunque, ad affrontare. Il titolo di esordio, Zoe e la melanzana melanzanissima, si collega all’obiettivo numero 11, “Città e Comunità Sostenibili”; il secondo volume, Zoe e il vestito di arancia, ruota invece intorno all’obiettivo 12, “Consumo e produzioni responsabili”.
Le sinossi
“È sabato, Zoe e il suo papà hanno voglia di mangiare una buonissima parmigiana di melanzane. Ma in cucina – si legge nella presentazione di Zoe e la melanzana melanzanissima – manca un ingrediente fondamentale: le melanzane! Zoe non si perde d’animo, indossa il caschetto e sale in sella alla sua bici, diretta a casa del nonno, che ha un meraviglioso orto pieno di verdure sul tetto del suo palazzo. Le strade cittadine però non sono molto pedalabili… districarsi tra le persone, il traffico, i rifiuti, non è semplice, e qualche piccolo incidente è sempre in agguato. Per fortuna Zoe non si scoraggia ed è capace di scorgere meraviglie anche dove non ti aspetteresti mai. Così, in compagnia dei suoi amici Tilde, Tito e il gatto Mangiucchio, arrivano tutti in un posto pieno di colori, profumi e possibilità. Perché anche in città può nascere un po’ di campagna e possono accadere cose sorprendenti, rendendo più sostenibile e felice la vita delle persone”. La trama di Zoe e il vestito di arancia è invece la seguente: “Zoe e Tito sono intenzionati a comprare il regalo più bello del mondo per il compleanno della loro amica Tilde. Ne vogliono uno da costruire e con regole da inventare, ma nel negozio di giocattoli del signor Bruno non c’è niente così. E già tutto ‘pronto all’uso’. Incuriositi da un corteo di giovani in strada che protestano pacificamente a favore dell’ambiente, i due bambini si uniscono al fiume di persone e cartelli colorati, fino a quando notano un profumatissimo banchetto che vende degli splendidi ‘vestiti sorbetto’. La proprietaria, la signora Ada, spiega loro che sono abiti ricavati dagli scarti delle arance. Zoe ha un’idea fantastica: ecco il dono perfetto per Tilde! E anche lei ne vorrebbe tanto uno, di quelli che fanno la ruota… Ispirati dall’attività di riutilizzo creativo del mercato, Zoe e Tito inventano poi un bellissimo gioco da fare a casa della festeggiata, dove tutto si usa, nulla avanza e la natura ci guadagna”.