Mettere in luce un percorso che consenta al pubblico di individuare le differenti visioni poetiche espresse dai ‘lavori’ realizzati da artisti contemporanei la cui visione artistica è accomunata dall’utilizzo dell’elemento luminoso: è attorno a questo obiettivo che si articola e prende forma nel capoluogo piemontese Luci d’Artista, iniziativa promossa dalla Città di Torino e realizzata in cooperazione con la Fondazione Teatro Regio Torino, la sponsorizzazione tecnica di IREN S.p.A., il sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT e la partnership con Fondazione Torino Musei. La rassegna, avviata nel 1998, si era inizialmente posta come un’esposizione di installazioni d’arte contemporanea realizzate con la luce en plein air nello spazio urbano; dieci anni dopo è stata plasmata nuovamente l’identità dell’iniziativa, implementando nei propri contenuti un aspetto educativo-culturale che incentivi l’incontro tra il pubblico e le opere. Luci d’Artista, giunta quest’anno alla XXIV edizione, si avvale di 25 installazioni luminose, 14 allestite nel centro città e 11 nelle altre circoscrizioni, che, visto il successo riscontrato, rimarranno illuminate fino a domenica 27 febbraio 2022 (inizialmente avrebbero dovuto spegnersi la notte del 9 gennaio). “Abbiamo deciso di prolungare l’accensione delle Luci d’Artista – ha spiegato Rosanna Purchia, assessora alla Cultura della Città di Torino ai microfoni del portale guidatorino.com – per offrire a un numero maggiore di persone l’opportunità di ammirare il nostro ‘museo di luce’. L’amministrazione, inoltre, si sta impegnando per rendere permanenti un numero sempre maggiore di opere affinché Torino sia riconosciuta come città delle luci”. Tra le 25 installazioni in mostra figura Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto (nella foto di copertina) realizzata nel 2005 e ubicata sulla facciata del mercato coperto di Piazza della Repubblica; l’opera riporta la frase “amare le differenze”, scritta con luci al neon colorate in 39 lingue del mondo, come messaggio di pace.
Le altre opere che continueranno a essere illuminate, ogni sera dalle 18 a mezzanotte, sono le seguenti: Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano; Vele di Natale di Vasco Are in piazza Foroni, zona mercato rionale; Ancora una volta di Valerio Berruti in via Monferrato; Tappeto Volante di Daniel Buren in piazza Palazzo di Città; Volo su… di Francesco Casorati nell’area pedonale di via Di Nanni; Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria in piazza Carlina; Il Giardino Barocco Verticale di Richi Ferrero in via Alfieri 6 (antico Palazzo Valperga Galleani); L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini in Galleria Umberto I; Planetario di Carmelo Giammello in via Roma; Migrazione (Climate Change) di Piero Gilardi nella Galleria San Federico; Illuminated Benches di Jeppe Hein in piazza Risorgimento; Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini; Cultura=Capitale di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto; Doppio passaggio (Torino) di Joseph Kosuth al ponte Vittorio Emanuele I; Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi in via Lagrange; Il volo dei numeri di Mario Merz alla Mole Antonelliana; Concerto di Parole di Mario Molinari in prossimità dell’Ospedale Regina Margherita in piazza Polonia; Vento Solare di Luigi Nervo in piazzetta Mollino; L’amore non fa rumore di Luca Pannoli in piazza Eugenio Montale; Palomar di Giulio Paolini in via Po; My noon di Tobias Rehberger a Borgata Lesna nel cortile dell’Istituto Comprensivo King-Mila; Ice Cream Light di Vanessa Safavi in piazza Livio Bianco; Noi di Luigi Stoisa in via Garibaldi; Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio al Laghetto Italia ’61.