“M(A)Y FIBER – Percorsi di arte e tessile tra tradizione e sostenibilità”: a Busto Arsizio la Venere degli stracci e il Terzo Paradiso
Dal 4 maggio al 2 giugno si terrà un evento diffuso dedicato alla fiber art che porterà nella città lombarda la "Venere degli stracci", che sarà esposta negli spazi delle temporanee delle Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna, e il "Terzo Paradiso", che sarà installato nel cortile contiguo alle Sale Gemelle del Museo del Tessile. Sulla scia della presenza delle due opere del maestro, prenderà inoltre avvio un tavolo di lavoro sulla sostenibilità, che vedrà coinvolti la Fondazione Pistoletto, artisti e aziende locali.

Un mese di maggio all’insegna della fiber art e della sostenibilità attende la città di Busto Arsizio: con M(A)Y FIBER – Percorsi di arte e tessile tra tradizione e sostenibilità, evento diffuso in programma da sabato 4 maggio a domenica 2 giugno 2024, il centro più importante dell’Alto Milanese (ma in provincia di Varese) sarà teatro di numerose proposte per gli appassionati di questa declinazione dell’arte contemporanea e non solo. Presso le sale gemelle del Museo del Tessile e della Tradizione Industriale, collocato in un edificio storico di archeologia industriale (fino alla seconda metà del secolo scorso sede del Cotonificio Bustese), si svolgerà la rassegna MINIARTEXTIL 2024, promossa dall’Associazione culturale ARTE&ARTE di Como, che porterà una selezione di installazioni e di opere di piccole dimensioni, i cosiddetti minitessili. Studi professionali e sedi di aziende della città ne ospiteranno una parte, accogliendo il pubblico anche in occasione di vernissage e finissage. In particolare, A&A Studio Legale sarà la location delle seguenti proposte: la mostra personale di Kato Kimiyasu Anima sottile, con sculture cinetiche; presso De Piante Editore si terrà Contemporanea tradizione, con due opere di Valeria Scuteri; nello Studio Legale Puce & Partners verrà allestita L’essenziale è invisibile agli occhi, esposizione personale del co-fondatore di Miniartextil Mimmo Totaro con alcune opere dello storico della rassegna stessa; da Boardwalk srl sarà visitabile la mostra personale di Antonio Bernardo, dal titolo Annotazioni. Il museo (negli spazi del secondo piano) sarà inoltre teatro di I segreti del Blu, una mostra tecnica sul colore blu in ambito tessile e tintorio: accanto a campionari, etichette e riviste d’epoca, tessuti, filati e prove di tintura verranno presentate opere tessili contemporanee, alcune appositamente realizzate o rielaborate. Il Servizio di Didattica Museale e Territoriale proporrà visite guidate per adulti e – in occasione del 18 maggio, International Museum Day – un laboratorio per famiglie con bambini.

L’arte di Michelangelo Pistoletto e Cittadellarte
C’è però di più: per M(A)Y FIBER l’Assessorato a Cultura, Identità e Sviluppo economico, guidato dalla vicesindaco Manuela Maffioli, “ha compiuto – si legge nella nota stampa – un vero exploit, anche grazie al contributo dei sostenitori privati”. Si è infatti assicurato due opere iconiche di Michelangelo Pistoletto, “perfette incarnazioni – viene specificato – della sintesi necessaria fra bellezza e produzione industriale nella nostra realtà contemporanea”. I due lavori in questione sono la Venere degli stracci, che sarà esposta negli spazi delle temporanee delle Civiche Raccolte d’Arte di Palazzo Marliani Cicogna, casa della biblioteca e della pinacoteca comunali, e il Terzo Paradiso, che sarà installato nel cortile contiguo alle Sale Gemelle del Museo del Tessile. Nel corso della manifestazione il tema del tessile sarà dunque sviluppato nei suoi molteplici rapporti con l’arte, la moda, la tecnica e la sostenibilità ambientale. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, è prevista la collaborazione con le aziende tessili del territorio, che doneranno materiale di risulta per realizzare gli stracci della Venere. Sulla scia della presenza delle due opere del maestro, prenderà inoltre avvio un tavolo di lavoro sulla sostenibilità, che vedrà coinvolti la Fondazione Pistoletto, artisti e aziende locali.

La fiber art
‘Fiber art’ viene comunemente reso in italiano con ‘arte tessile’: una dicitura “che rischia di essere fuorviante, dato che gli artisti – viene sottolineato nel comunicato – non si limitano alla tessitura ma plasmano le materie prime – fibre sintetiche e naturali di origine vegetale e animale, filati e tessuti – in opere tridimensionali attraverso, per esempio, l’annodatura, l’attorcigliamento, l’infeltrimento, l’intreccio, il lavoro con aghi, ferri e uncinetti”. Il legame di Busto Arsizio con questa arte non è nuovo: la prima edizione di MINIARTEXTIL in città risale al 2018 e da allora si sta costituendo una piccola collezione civica proprio di opere tessili. Per comprendere sia le ragioni della connessione sia la portata di M(A)Y FIBER è però necessario fare un passo indietro. “Se si venisse catapultati nel borgo di Busto Arsizio di epoca medievale, ci si ritroverebbe in una quotidianità scandita dal rumore ritmico dei telai installati nelle case degli agricoltori, per i quali la produzione di tessuti costituiva una preziosa entrata alternativa. Gli stabilimenti e le relative ciminiere che avrebbero realizzato chilometri e chilometri di tarlisu e bombasina – tipiche tele di cotone robusto, oggi celebrate nelle maschere del Carnevale cittadino – sarebbero sorti solo verso la fine dell’Ottocento. Grazie agli illuminati imprenditori che ne furono alla guida, il borgo operoso si trasformò in città prospera e all’avanguardia, in cui l’industria cotoniera andava a braccetto con quella meccanica. Nel secondo Dopoguerra l’economia tessile bustocca raggiunse l’apogeo e la città poté fregiarsi del soprannome di Manchester d’Italia”. Il tessile e lo spirito imprenditoriale, dunque, sono nel DNA di Busto Arsizio, nel senso che ne hanno tradizionalmente permeato la socialità e la cultura. “Ecco perché M(A)Y FIBER non avrebbe potuto vedere la luce altrove. Ed ecco perché oggi – viene concluso – Busto può essere di nuovo definita, senza temere smentite, una ‘capitale’ del tessile”.


La rassegna ha il patrocinio della Regione Lombardia e della Provincia di Varese e può contare sul sostegno di numerosi sponsor e partner tecnici.
Biglietto unico per le mostre ospitate nei musei/spazi comunali (10 euro + diritti di prevendita), che sarà possibile acquistare su una piattaforma che verrà resa nota appena possibile.
Gratuità: fino a 25 anni compresi e dai 65 anni compresi, oltre che tutti i giovedì dalle ore 16.00 alle 18.00.
Inaugurazione: sabato 4 maggio dalle ore 16.30 – sala conferenze Museo del Tessile.
Venere degli stracci
Civiche Raccolte d’Arte Palazzo Marliani Cicogna
Piazza Vittorio Emanuele II, 3
martedì – giovedì 14.30-18.00
venerdì 9.30-13.00 / 14.30-18.00
sabato 14.30-18.30
domenica 15.00-18.30
lunedì chiuso
MINIARTEXTIL 2024 – Terzo Paradiso
Sale Gemelle del Museo del Tessile Via Galvani
martedì – mercoledì 14.30-18.00
giovedì 14.30-21.00
venerdì 9.30-13.00 / 14.30-18.00
sabato 11.00-18.30
domenica 11.00-18.30
lunedì chiuso
I segreti del blu
Museo del Tessile e della Tradizione Industriale
Via Alessandro Volta, 6/8 secondo piano
martedì – giovedì 14.30-18.00
venerdì 9.30-13.00 / 14.30-18.00
sabato 14.30-18.30
domenica 15.00-18.30
lunedì chiuso