Trascendere le convenzioni di una tradizionale mostra d’arte, caricandola di significati profondi, invitando il pubblico a riflettere su questo delicato momento storico di guerre e conflitti che non solo annientano esseri umani ma erodono anche l’amore, enfatizzando le differenze culturali e razziali, e la violenta natura umana: è questo l’obiettivo di Michelangelo Pistoletto – La Pace Preventiva, mostra curata da Maja Kolarić che aspira a dare voce ai temi dell’amore, dell’empatia, della pace e dell’imperativo di coltivare la tolleranza, e di nutrire un maggiore rispetto per la natura. Il progetto espositivo inaugurerà il 10 maggio al Museo d’Arte Contemporanea di Belgrado e sarà distribuito su due piani del museo. “La mostra vuole essere un’indagine su oltre sessant’anni di attività di Pistoletto, artista contemporaneo tra i più di rilievo in Italia e tra i più influenti in Europa. La Pace Preventiva – spiegano gli organizzatori – è il titolo della mostra che renderà omaggio a Michelangelo Pistoletto a Belgrado, offrendo al pubblico un viaggio discorsivo e mistico”.
La selezione di opere, nello specifico, mette in luce la dualità tra essere e non essere, materialità e spiritualità, realtà e finzione, natura e tecnologia. Spaziando dagli anni Sessanta a oggi, la mostra La Pace Preventiva presenterà alcune delle opere più iconiche di Pistoletto, come i Quadri specchianti, la Venere degli stracci, gli Oggetti in meno, Love Difference – Movimento artistico per una politica intermediterranea, il Terzo Paradiso e molte altre, accanto ad alcune delle sue produzioni più recenti. Questa mostra antologica presenterà l’intero vocabolario dell’artista dagli esordi, comprese le opere capitali, le sculture e le installazioni, ma anche le fotografie, i video, le prime azioni pubbliche, fino ai più recenti dipinti con codici QR, che possono essere fruiti visivamente come arte astratta, ma anche attivare storie rivelatrici, rendendo questa mostra un evento importante sia per il museo sia per l’artista.
“L’approccio visionario di Pistoletto – viene aggiunto – cerca di infondere nuova vita al mondo, promuovendo un senso di possibilità e lottando per un ordine migliore, e un ambiente più naturale e più umano”. La mostra è organizzata in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto, l’associazione Zerynthia e l’Istituto Italiano di Belgrado, con il patrocinio del Ministero della Cultura della Repubblica di Serbia e dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado, nell’ambito della ricorrenza dei 145 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Serbia e dei 100 anni dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado; sarà inoltre accompagnata da un catalogo illustrato con testi di Danilo Eccher, Carolyn Christov-Bakargiev e Maja Kolaric. “Grande protagonista dell’Arte Povera italiana, Michelangelo Pistoletto, la cui pratica artistica è sempre stata profondamente legata alla società – si legge nell’apposita nota stampa – incarna la bellezza del contrasto della vita quotidiana e ci insegna a vedere oltre la materialità delle cose. Portare l’arte nella società e collegarla alla vita quotidiana – viene concluso – è al centro del suo lavoro, che utilizza l’arte come strumento per una trasformazione sociale responsabile”.