A Michelangelo Pistoletto il premio speciale del concorso letterario “Le pagine della terra”
Il 14 settembre, presso la Basilica del Parco archeologico di Pompei, al maestro verrà assegnato il riconoscimento alla presenza del Ministro della Cultura Sangiuliano e del Sindaco di Napoli Manfredi. Oltre al premio ad hoc che il fondatore di Cittadellarte riceverà per il suo ultimo libro "La formula della creazione", si contenderanno il primo posto dell'evento gli autori Gabriele Romagnoli, Valeria Tron e Marco Valsesia.

Dare voce a coloro che attraverso la cultura e la scrittura si fanno portavoce della necessità di un cambiamento, un nuovo movimento “gentile” e attento alla Madre Terra: è questo, in sintesi, l’obiettivo de Le pagine della terra, primo concorso letterario dedicato al romanzo green fondato da Claudio Cutuli e Vera Slepoj. Il prossimo 14 settembre si terrà la finale del premio alle ore 19.30 nella suggestiva Basilica del Parco archeologico di Pompei. A contendersi il prestigioso riconoscimento saranno: Gabriele Romagnoli con Sogno bianco, Valeria Tron con L’equilibrio delle lucciole e Marco Valsesia con La vita segreta delle api; la giuria, presieduta da Ermete Realacci e da Enrico Vanzina, e composta da Marco Cappelletto, Gaetano Cappelli, Federica Corsini, Barbara Degani, Rosalba Giugni, Giovanni Grasso, Padre Enzo Fortunato, Claudio Gubitosi, Laura Lega, Gen. C.A. Antonio Pietro Marzo, Clemente Mimun, Vincenzo Pepe, Antonio Polito, Paolo Possamai, sceglierà il vincitore. Per l’occasione è inoltre prevista la partecipazione straordinaria del Ministro della Cultura Sangiuliano e del sindaco di Napoli Manfredi. “Studiare gli effetti della crisi climatica su un libro scientifico o attraverso le pagine dei giornali è certamente importante”, afferma Claudio Cutuli, “ma sono convinto che apprendere attraverso le emozioni possa creare una maggiore empatia con il mondo che, in tutte le sue forme, ci accoglie. Le pagine della Terra sostiene autori e editori che mettono l’ambiente e la sostenibilità al centro delle loro pubblicazioni per accrescere la consapevolezza dei mutamenti che stiamo vivendo. I tre bellissimi libri scelti ci ricordano ancora una volta che nessuno può voltarsi dall’altra parte: lo urlano le montagne, le lucciole e le api. Fino a quando non riusciremo a considerarci parte integrante di un universo complesso non potremo mai vivere appieno la nostra felicità e progettare il nostro futuro”. Della stessa idea è anche Ermete Realacci, che puntualizza: “La terna che quest’anno abbiamo scelto rappresenta esattamente lo spirito di questo premio letterario, il primo che ha saputo mettere al centro del romanzo l’ambiente. I tre finalisti raccontano, attraverso le pagine dei loro libri, elementi salienti della questione ambientale che non si può risolvere soltanto sul terreno scientifico o politico. Per rendere desiderabile il cambiamento si deve toccare anche una corda diversa da quella meramente razionale: si devono suscitare emozioni. Ecco, da questo punto di vista il romanzo, la letteratura e le suggestioni sono essenziali”.

In attesa della cerimonia, sono già stati resi noti due premi: una menzione a Sadiq Khan, sindaco di Londra che, nel suo libro autobiografico Breathe: Tackling the Climate Emergency, edito in Italia da Egea, promuove la sua battaglia per una città più verde e con un’aria più pulita; un premio speciale a Michelangelo Pistoletto, per la sua ultima opera La formula della creazione, edita da Cittadellarte. “Dalla genesi del mio lavoro questo libro porta, attraverso 31 passi, alla genesi dell’Universo. E, nel contempo, alla genesi di una nuova società”. Con queste parole Michelangelo Pistoletto ha anticipato parte dei contenuti del suo ultimo libro, La formula della creazione. Nel volume (acquistabile cliccando qui), curato da Chiara Belliti e Ruggero Poi, il maestro biellese racconta in 31 passi il percorso umano e artistico che lo ha portato a definire la formula della creazione. Da lui stesso chiamata anche formula della vita. Il libro ripercorre, passo dopo passo, il cammino che l’essere umano ha attraversato creando la religione, la politica, la scienza e le culture della società grazie al fermento germinale dell’arte. In queste pagine si comprende come affrontare il passaggio epocale che l’umanità sta vivendo, fagocitata dalla generale crisi dei sistemi che essa stessa ha creato. Con la Formula della creazione, Michelangelo Pistoletto offre l’opportunità di riconsiderare i cardini dell’esistenza e ci chiama a una nuova responsabilità verso noi stessi, verso l’altro, verso la natura di cui facciamo parte. È il libro che volta pagina. La regola universale, identificata nella Formula della creazione, diviene, attraverso il percorso del libro, applicabile in ogni momento della vita quotidiana. È una chiamata a usare la Formula della creazione per divenire coautori di una nuova società.