“Dalla genesi del mio lavoro questo libro porta, attraverso 31 passi, alla genesi dell’Universo. E, nel contempo, alla genesi di una nuova società”. Con queste parole Michelangelo Pistoletto ha anticipato parte dei contenuti del suo ultimo libro, La formula della creazione. Nel volume, edito da Cittadellarte (acquistabile cliccando qui) e curato da Chiara Belliti e Ruggero Poi, il maestro biellese racconta in 31 passi il percorso umano e artistico che lo ha portato a definire la formula della creazione. Da lui stesso chiamata anche formula della vita. Il libro ripercorre, passo dopo passo, il cammino che l’essere umano ha attraversato creando la religione, la politica, la scienza e le culture della società grazie al fermento germinale dell’arte. In queste pagine si comprende come affrontare il passaggio epocale che l’umanità sta vivendo, fagocitata dalla generale crisi dei sistemi che essa stessa ha creato. Con la Formula della Creazione, Michelangelo Pistoletto offre l’opportunità di riconsiderare i cardini dell’esistenza e ci chiama a una nuova responsabilità verso noi stessi, verso l’altro, verso la natura di cui facciamo parte. È il libro che volta pagina. La regola universale, identificata nella Formula della Creazione, diviene, attraverso il percorso del libro, applicabile in ogni momento della vita quotidiana. È una chiamata a usare la Formula della Creazione per divenire coautori di una nuova società.
La tournée
Come riportato in un nostro precedente articolo, dopo l’uscita del 21 dicembre scorso, in occasione del Rebirth Day, è partita la tournée italiana che sta portando Michelangelo Pistoletto a presentare il suo ultimo libro con relatori e moderatori di diversi ambito del tessuto sociale. La prima tappa del tour si è tenuta al Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano, la seconda è stata all’Accademia di Belle Arti di Roma e a Palazzo delle Esposizioni, la terza al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano, la quarta al Museo Egizio di Torino, la quinta all’Accademia di Belle Arti di Brera, la sesta all’Orto Botanico dell’Università di Padova, la settima al Superstudio Più di via Tortona 27 nel contesto del Fuori Salone 2023, l’ottava in Campania (a Salerno presso la Fondazione Menna e a Napoli alla Fondazione Idis – Città della Scienza e a Foqus Associazione Quartieri Spagnoli), la nona al Teatro Comunale Laura Betti a Casalecchio di Reno, la decima a Casalecchio di Reno alla Casa della Conoscenza – Biblioteca Cesare Pavese, l’undicesima a Santomato alla Collezione Gori – Fattorie di Celle, la dodicesima a Biella alla Libreria Vittorio Giovannacci, la tredicesima a Les Maisons De Judith in Val Ferret a Courmayeur, la quattordicesima al Molo dei Pescatori a Monterosso al Mare, la quindicesima da remoto per l’Accademia di Merano, la sedicesima al Festival di Emergency a Reggio Emilia e la diciassettesima al Festival Fuoriluogo a Biella.
La nuova presentazione
La prossima tappa sarà venerdì 8 settembre alle ore 14.30 a Mantova, presso Palazzo Ducale in Piazza Castello, nell’ambito del Festivaletteratura. Per l’occasione sarà proposto un dialogo tra Michelangelo Pistoletto e il Cardinale Matteo Maria Zuppi, moderato dal giornalista del Corriere della Sera Luca Bottura. “‘Potrà forse discutere con chi lo ha plasmato/un vaso tra altri vasi di argilla?’ leggiamo nel Libro di Isaia, riguardo all’umiltà dell’essere umano di fronte al mistero della Creazione. Da sempre interrogatisi – si legge nella presentazione dell’incontro – su uno dei più antichi quesiti, scienziati, artisti e religiosi hanno trovato molteplici strade per rispondervi. Michelangelo Pistoletto, animatore e protagonista del movimento dell’Arte Povera, già nel 1978 inizia con ‘L’arte assume la religione’ un percorso di riflessione sulla spiritualità e l’origine delle cose, che transita per i celebri esperimenti con gli specchi da cui ‘avviene il Big Bang’ e culminato di recente con l’opera ‘La formula della creazione’, nella quale percorre “il cammino che l’essere umano ha attraversato creando la religione, la politica, la scienza e le culture della società grazie al fermento germinale dell’arte’. Al suo fianco siederà l’arcivescovo di Bologna e attuale presidente della CEI Matteo Maria Zuppi (Le parole del nostro tempo, con Andrea Segrè), per un confronto tra l’artificio e la fede con l’arguta e viva dialettica che contraddistingue i due ospiti”.