“Dalla genesi del mio lavoro questo libro porta, attraverso 31 passi, alla genesi dell’Universo. E, nel contempo, alla genesi di una nuova società”. Con queste parole Michelangelo Pistoletto ha illustrato parte dei contenuti del suo ultimo libro, La formula della creazione. Nel volume, edito da Cittadellarte e curato da Chiara Belliti e Ruggero Poi, il maestro biellese racconta in 31 passi il percorso umano e artistico che lo ha portato a definire la formula della creazione. Da lui stesso chiamata anche formula della vita. Il libro ripercorre, passo dopo passo, il cammino che l’essere umano ha attraversato creando la religione, la politica, la scienza e le culture della società grazie al fermento germinale dell’arte. In queste pagine si comprende come affrontare il passaggio epocale che l’umanità sta vivendo, fagocitata dalla generale crisi dei sistemi che essa stessa ha creato. Con la Formula della Creazione, Michelangelo Pistoletto offre l’opportunità di riconsiderare i cardini dell’esistenza e ci chiama a una nuova responsabilità verso noi stessi, verso l’altro, verso la natura di cui facciamo parte. È il libro che volta pagina. La regola universale, identificata nella Formula della Creazione, diviene, attraverso il percorso del libro, applicabile in ogni momento della vita quotidiana. È una chiamata a usare la Formula della Creazione per divenire coautori di una nuova società.
Martedì 26 marzo 2024, alle ore 14.30, l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna ospiterà la presentazione del libro di Pistoletto, che, per l’occasione, dialogherà con la storica dell’arte Silvia Evangelisti. L’evento, a cura della docente Caterina Coluccio e dell’architetto Giacomo Bassmaji, è una delle iniziative promosse dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, in occasione del progetto di collaborazione con l’Ambasciata del Terzo Paradiso di Reggio Emilia, Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e l’associazione Pensare Globalmente Agire Localmente, che coinvolge gli studenti e le studentesse dei corso di Illustrazione Scientifica e di Fashion Design dell’Accademia di Bologna. Nel corso della presentazione, il maestro si confronterà con Silvia Evangelisti su temi legati alla filosofia della sua arte e al suo progetto di comunità basato sui principi della sostenibilità dei 17 Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. L’evento sarà a ingresso libero fino a esaurimento posti.
“La potenza culturale, espressiva e carismatica di Michelangelo Pistoletto – ha affermato Caterina Coluccio – si espande raggiungendo le nuove generazioni. Il maestro dell’arte povera approfondisce il suo pensiero, invitando a credere che l’arte possa trasferire un messaggio, non solo insito nell’espressione artistica, ma in una visione globale che interessi l’essere umano nella sua completezza e nel suo sistema di vita. Un sistema di vita su cui anche noi dobbiamo interrogarci: la consapevolezza di un ambiente non sostenibile rimane un concetto astratto se non si interviene nella concretezza, ognuno nel proprio ambito. E qual è l’ambito di un artista se non l’arte? Attraverso l’arte è possibile raggiungere mete trascendenti che fondono natura e artificio, trovando quell’anello di congiunzione che può portare ad un Terzo Paradiso, risultante dalla responsabilità individuale e collettiva”. Alle sue parole sono seguite quelle di Giacomo Bassmaji: “Il Terzo Paradiso – ha esordito – è un progetto che porta ognuno di noi ad assumere la responsabilità nella visione globale dell’essere umano; come ambasciatore, negli ultimi anni, mi sono attivato personalmente per proteggere il mondo in cui viviamo e curare la società che mi circonda. Uno strumento di dialogo e condivisione con l’arte che unisce le persone, le fa incontrare e mettere in gioco. Sono orgoglioso di poter collaborare con l’Accademia dell’Arte di Bologna, a cui vanno i miei ringraziamenti, in particolare alla professoressa Coluccio che ha voluto coinvolgere me e Cittadelarte – Fondazione Pistoletto. Sarà una splendida occasione – ha concluso – per poter dialogare con tanti studenti che avranno l’opportunità di ascoltare e confrontarsi con Michelangelo Pistoletto”.