Tra missioni spaziali e creatività umana, in Val Ferret “V.I.T.A. nello spazio extraterrestre”
Quali attinenze esistono tra arte e scienza? Su questa scia lo scorso 3 agosto presso le Les Maisons de Judith in Valle d'Aosta si è tenuto un incontro con un parterre di relatori d'eccezione: Michelangelo Pistoletto, Paolo Nespoli e Fabio Massimo Grimaldi (direttore di ALTEC - Aerospace Logistics Technology Engineering Company). L’evento, presentato da Glorianda Cipolla e moderato da Fortunato D’Amico, è stato proposto sulla scia della Missione VITA che aveva visto protagonista l'astronauta con la partecipazione creativa del maestro.

All’inizio della stagione estiva in Valle d’Aosta e per il terzo anno consecutivo, l’animatrice culturale e ambasciatrice Rebirth/ Terzo Paradiso Glorianda Cipolla ha organizzato un incontro ispirato ai principi Terzo Paradiso. Non a caso, un’opera del simbolo trinamico di Michelangelo Pistoletto è ubicata in maniera permanente sul prato adiacente a Les Maisons de Judith in Val Ferret. Ed è proprio qui che lo scorso 3 agosto si è svolto un dibattito a cui è stato dato come titolo V.I.T.A. nello spazio extraterrestre. L’ incontro ha riunito esperti di vari settori per esplorare le opportunità legate alle missioni spaziali future e alle relazioni tra arte e scienza. Moderato da Fortunato D’Amico e presentato da Glorianda Cipolla, l’evento ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso di oltre 200 persone, venute diverse regioni italiane per assistere a questa manifestazione. Ad aprire l’evento con i saluti iniziali sono stati il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota, e la senatrice valdostana Nicoletta Spelgatti. Gli oratori chiamati a dare i loro personale contributo alle tematiche proposte dalla conversazione sono stati Michelangelo Pistoletto, Paolo Nespoli (ingegnere e astronauta che ha partecipato a 3 missioni spaziali) e Fabio Massimo Grimaldi (presidente di ALTEC, industria aeronautica e aerospaziale con sede a Torino). I tre relatori sono stati in passato tra i protagonisti della missione Expedition 52/53, che ha avuto luogo nel 2017 sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e che ha preso il nome di VITA (Vitality, Innovation, Technology), ispirata al concetto del simbolo trinamico.

La missione sulla ISS, come ha ricordato Massimo Grimaldi, ha segnato un’importante tappa nella cooperazione spaziale tra NASA e ASI – Agenzia Spaziale Italiana, di cui Paolo Nespoli, astronauta dell’ESA, Agenzia Spaziale Europea, è stato il protagonista. Michelangelo Pistoletto ha evidenziato che un aspetto innovativo della missione è stato l’uso dell’app SPAC3, sviluppata in collaborazione con RAM Radioartemobile e Fabrizio L’Abbate di ESA, Francesco Rea di ASI, per sensibilizzare il pubblico sulla conservazione del nostro pianeta. Grazie a questa applicazione, gli utenti hanno potuto partecipare attivamente alla creazione di un’opera d’arte sociale, coinvolgendo l’intera comunità internazionale che ha utilizzato l’app, e riflettere sui temi della sostenibilità e sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile proposti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Paolo Nespoli ha ricordato che, negli ultimi sette anni, l’ambiente attorno alla ricerca scientifica e aerospaziale è cambiato notevolmente: come da lui sostenuto, l’arrivo di nuovi attori non istituzionali in questo mercato ha portato a una progressiva diminuzione degli investimenti da parte degli enti pubblici nella ricerca scientifica e nella progettazione di strumentazioni legate alle dinamiche aerospaziali; se da un lato questa nuova condizione ha favorito rapidi sviluppi tecnologici, dall’altro ha sollevato importanti questioni riguardanti la privatizzazione imprenditoriale.

Tra gli ospiti era presente anche il fisico Roberto Battiston, che al tempo della missione VITA era presidente dell’ASI. Battiston ha affermato che, a 60 anni dalla storica competizione tra Russi e Americani, stiamo assistendo a una nuova corsa allo spazio, dove le dimensioni economiche, geopolitiche e militari acquisiscono sempre più importanza. La lista delle nazioni coinvolte si è ampliata, includendo superpotenze come la Cina e l’India. Le destinazioni non si limitano più alle orbite terrestri, ma includono anche la Luna, vista come base per future esplorazioni verso Marte e altri corpi celesti. Questa nuova corsa allo spazio ha generato una crescente competizione per il dominio nello spazio, con implicazioni significative per il futuro dell’esplorazione spaziale e delle relazioni internazionali. Fabio Massimo Grimaldi, Fabio Grimaldi ha poi accennato alle opportunità offerte dall’industria spaziale per l’economia globale, sottolineando il ruolo delle ultime innovazioni e le ricadute nella società e le tendenze del settore. In questo contesto, ha ricordato, il ruolo internazionale di Torino come protagonista di queste ricerche.

Aneddoti divertenti sugli orari e sul tempo dedicato al sonno e al cibo destinato agli astronauti in orbita sulla sulla ISS sono stati raccontati da Paolo Nespoli, suscitando grande interesse da parte del pubblico. Michelangelo Pistoletto ha rammentato l’importanza dell’integrazione del progresso scientifico e della sostenibilità, supportata da considerazioni etiche, è fondamentale per costruire una prospettiva di pace preventiva. La cooperazione internazionale in ambito scientifico, a suo dire, può superare le divisioni politiche e promuovere la fiducia tra le nazioni. Non solo: per il maestro investire in tecnologie sostenibili e pratiche etiche aiuta a ridurre le tensioni legate alle risorse ed è essenziale che le decisioni scientifiche siano guidate da principi etici, considerando l’impatto sulla società e sull’ambiente, senza dimenticare che promuovere una cultura della pace e della sostenibilità attraverso l’educazione contribuirà a creare un futuro più pacifico. In chiusura, Fortunato D’Amico ha specificato che la ISS è e rimane un simbolo di pace e di cooperazione tra diverse nazioni, tra cui Stati Uniti, Russia, Europa, Giappone e Canada, anche se la guerra in Ucraina ha complicato le relazioni tra Russia e Occidente, portando a preoccupazioni sulla continuità della cooperazione spaziale.