MuLAB, il non-museo del tessile biellese
Riviviamo i contenuti della pubblicazione cartacea di "Arte al Centro" con un approfondimento dedicato al MuLAB. Si tratta di un "non-museo" che mira a contribuire al tema della filiera del tessile Biellese e alla promozione del settore, a contribuire alla diffusione della sostenibilità come cultura e a fungere da polo attrattivo di nuove collaborazioni contribuendo all’apertura e all’internazionalizzazione del territorio. Scopriamo tutti i dettagli.

L’idea
L’idea nasce qualche tempo fa, quando sullo stimolo di valorizzare il patrimonio culturale tessile biellese l’Unione Industriale Biellese si fa portavoce di rilanciare una iniziativa di Museo del Tessile del Biellese e riceve il parere favorevole dell’allora Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), che supporta questa iniziativa con dei fondi del PNRR. La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella diventa pure un partner strategico importante. Il progetto è stato inserito dal Comune di Biella e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella nel dossier di candidatura a Città Creativa UNESCO. L’idea prende una forma concreta nel 2022, quando un decreto ministeriale sancisce la realtà del progetto di realizzare una piattaforma culturale che si occupa di futuro e che mette in relazione imprese, territorio, studenti, ricercatori, artisti e il pubblico, tutti intorno a un denominatore comune: l’arte, il tessuto, la sostenibilità, la natura, il territorio e l’impresa. Si definisce così il soggetto attuatore, sarà Cittadellarte – Fondazione Pistoletto; protagoniste le imprese e promotrici le istituzioni di Comune e Provincia di Biella.

Il non-museo come hub
Un hub museo può essere descritto come un centro culturale ed educativo che svolge un ruolo cruciale nella promozione dell’arte, della storia e della cultura. Un hub museo agisce come polo attrattivo per visitatori, studenti e appassionati d’arte. Ospita diverse collezioni permanenti e organizza mostre temporanee per offrire al pubblico una varietà di esperienze culturali. Si dedica a una vasta gamma di temi, come arte contemporanea, industria, storia, scienze, archeologia, tecnologia e cultura locale.
Uno dei principali obiettivi di un hub museo è quello di coinvolgere il pubblico attraverso l’educazione e la divulgazione. Offre programmi educativi, visite guidate, conferenze, workshop e attività interattive per permettere alle persone di apprendere in modo coinvolgente e stimolante. Un hub museo ospita anche eventi culturali, concerti, spettacoli teatrali o proiezioni per ampliare la sua offerta.

Un percorso per un progetto
Il progetto si inserisce come ultimo passo del percorso di sviluppo partito a fine 2019 con l’idea di realizzare un “Museo della Lana” sul territorio di Biella e che si è poi evoluto nel concept del “non-museo”: uno spazio non statico ma dinamico, non celebrativo ma operativo, un format attivo a servizio delle aziende, dei brand, dei fashion designer, degli studenti, ecc… e proiettato verso i bisogni futuri della moda. Focalizzato sulla presenza di una filiera tessile laniera completa di alta qualità, di prodotto, di processo, ovvero dalle lavorazioni, dalla filatura alla tessitura, tintoria e finissaggio, alle strategie di circolarità e up-cycling, fino al paesaggio delle acque montane e dei boschi e dei centri produttivi lungo le valli interne, con scenari e storie uniche e ricche di fascino, ciò che rappresenta la specialità del Biellese.

Il tempo
Il progetto del Non-Museo si sta svolgendo in un arco temporale di tre anni. Il primo anno – 2023: è l’anno del pensare e progettare. Il secondo anno – 2024: è l’anno del fare, con gli spazi adeguati, gli edifici ristrutturati ed erogati i primi servizi ed. Il terzo anno – 2025: si apriranno le porte! Il Non-Museo accoglierà ufficialmente il pubblico e i partecipanti a braccia aperte.

La missione
La mission del Non-Museo nasce dalle seguenti finalità:
• contribuire al tema della filiera del tessile Biellese e alla promozione
del settore;
• fornire contenuti per la riconoscibilità della filiera tessile del territorio,
nazionale e internazionale;
• contribuire alla diffusione della sostenibilità come cultura;
• fungere da polo attrattivo di collaborazioni;
• contribuire all’apertura e all’internazionalizzazione del territorio.

Alla ricerca del nome
Sulla definizione del nome si è tanto discusso. Una volta superato il concetto di “museo” (della lana, del tessuto, della moda…), si è passati alla identificazione di un formato da definire, anche se difficilmente in un acronimo. Oggi si è concluso che il nome e acronimo iniziale MuLAB debba essere riconsiderato per andare oltre, e piuttosto focalizzarsi sulla presenza di molteplici elementi costitutivi e fondanti di un concetto di “non-museo”. Il nome dovrà così essere semplice, memorabile, e visivamente significante, ovvero evocativo di un sistema di valori riconosciuti al territorio

Il luogo e l’opportunità
Il progetto verrà realizzato all’interno di immobili corrispondenti all’ex lanificio Trombetta, a Biella. Uno spazio di quasi 1500 mq, un importante intervento di recupero e ristrutturazione architettonica, riporterà questi spazi alla piena fruibilità, mantenendo intatti gli stili e le particolarità dell’epoca di origine.
La co-presenza di altre iniziative, promosse da Cittadellarte con oltre 30mila passaggi annui e rete globale nel mondo dell’arte e cultura, moda e società, sede di vari spin-off di industrie creative e organizzazioni, fino alla sede stessa del progetto globale del Terzo Paradiso con più di 240 Ambasciate o rappresentanti in oltre 40 Stati, genererà sinergie. Gli spazi del Non-Museo saranno esattamente sottostanti l’area del Terzo Paradiso.

Conclusioni
Il principio di un Non-Museo moderno, innovativo e proiettato nel futuro a partire da una eredità territoriale di pregio sta quindi guidando questo progetto. Dove questi principi ci porteranno potremo vederlo svilupparsi, passo dopo passo. Rimanete connessi e con l’orecchio teso e presto avrete nuovi aggiornamenti su questa splendida iniziativa biellese.

Andrea Redaelli