Una serie di opere del fondatore di Cittadellarte che spaziano dai primi anni Sessanta a oggi, illuminando la radicalità della sua pratica artistica in continua evoluzione: è su questo che verte Michelangelo Pistoletto: To Step Beyond, mostra – organizzata in collaborazione con Galleria Continua – inaugurata il 16 gennaio scorso e aperta fino a sabato 29 marzo alla Lévy Gorvy Dayan. Il progetto espositivo, come riportato in un nostro precedente articolo, mette in luce l’uso dello specchio nella pratica dell’artista, a partire dallo storico Uomo grigio di schiena (1961); seguendo la progressione delle sue specchianti del dopoguerra fino alla loro forma finale in acciaio inossidabile lucido, To Step Beyond presenta anche esempi della prima figurazione fotografica e serigrafica di Pistoletto con Scala (1964) e Attesa n.1 (1973), così come il recente autoritratto QR Code Possession – Autoritratto (2019-23) e altri quadri specchianti inediti, realizzati in occasione della mostra. Senza dimenticare l’opera più ampia del maestro di Color and Light (2024), creata come installazione immersiva per lo spazio della galleria Beaux-Arts al 19 East 64th Street.
Nell’ambito del progetto espositivo, lunedì prossimo alle ore 18 locali la Lévy Gorvy Dayan di New York proporrà un talk incentrato sulla pratica e la poetica dell’artista. La tavola rotonda del 3 febbraio, intitolata Pistoletto’s Journey: From Pop Art and Arte Povera to Artificial Intelligence, sarà moderata da Dominique Lévy. L’incontro vedrà la partecipazione di un eterogeneo e autorevole parterre di relatori: Carlos Basualdo, curatore del Philadelphia Museum of Art; Nancy Olnick e Giorgio Spanu, co-fondatori di Magazzino Italian Art; Ara H. Merjian, professore di italianistica alla New York University e affiliato all’Institute of Fine Arts. I posti per prendere parte all’iniziativa sono limitati: è necessario iscriversi entro venerdì 31 gennaio scrivendo una mail all’indirizzo rsvp@levygorvydayan.com.
