Un nutrimento sano e locale è alla base di un’alimentazione responsabile. Ma il consumo di un pasto non è l’unica fase del processo orientato al traguardo della sostenibilità. Ci spieghiamo meglio: la spesa e le scelte sugli scaffali (o, ancora meglio, nei mercatini territoriali) devono rivolgersi non solo alla qualità, ma alla quantità; acquisti mirati, infatti, permettono di non eccedere nel numero di prodotti comprati, senza correre il rischio di sprecarli. Il consumo eccessivo su questo fronte è una criticità mondiale che tocca da vicino anche la nostra penisola: in Italia vengono sprecati ogni anno circa 65 kg di alimenti pro capite, in particolare frutta e verdura, portando così il paese dello stivale al tredicesimo posto per quantità di cibo edibile ‘perso’ durante i diversi passaggi della filiera agroalimentare, dalla fase produttiva alla trasformazione, per arrivare alla distribuzione e al consumatore finale. Questi dati fanno riferimento alle analisi del Food Sustainability Index (nato dalla collaborazione tra la Fondazione Barilla e la Economist Intelligence Unit con l’obiettivo promuovere la conoscenza sulla sostenibilità alimentare), ovvero uno studio globale su nutrizione, agricoltura sostenibile e spreco alimentare, che raccoglie i dati di 67 Paesi di tutto il mondo per mettere in luce le migliori pratiche e gli aspetti su cui intervenire in relazione ai paradossi del cibo e ai Sustainable Development Goals.
La giornata
Per innestare una sensibilizzazione sociale su queste tematiche, il 5 febbraio 2014 è stata celebrata per la prima volta* in Italia la Giornata di prevenzione dello spreco alimentare. La ricorrenza è stata ideata ed istituita dalla campagna Spreco Zero e Università di Bologna – Distal con il Ministero dell’Ambiente, per iniziativa del coordinatore PINPAS Andrea Segrè. Anche oggi – e, naturalmente, nella vita quotidiana – chiunque può prendere parte alla giornata partecipandovi. Come? Attivandosi con una serie di buone pratiche e coinvolgendo in questo processo la propria sfera familiare e sociale. La Fondazione Barilla, a questo proposito, propone un nuovo decalogo di suggerimenti per imparare a mangiare e cucinare con criterio.
Le pratiche della Fondazione Barilla
Ecco le dieci azioni che possono dare un’impronta di sostenibilità alla spesa aiutando i consumatori a ottimizzare i costi: il primo consiglio è quello di scrivere una lista prima di fare la spesa, acquistando solo il necessario; il secondo è di fare attenzione alle quantità di cibo cucinate; il terzo è leggere l’etichetta degli alimenti e controllare la data di scadenza; il quarto suggerimento, collegato a quello precedente, prevede di riporre in frigo, nelle file ‘davanti’, i cibi a breve scadenza, mettendo invece quelli a lunga conservazione più indietro o nel frezzer; il quinto è di non buttare via avanzi e scarti alimentari, con i quali si può dare vita a nuovi piatti creativi; il sesto è di privilegiare l’acquisto di prodotti freschi e di stagione direttamente dai produttore (ricordiamo che proprio oggi è aperto il mercatino di Let Eat Bi a Cittadellarte); il settimo è di condividere il cibo con amici o parenti se ci si accorge di averne acquistato troppo; l’ottavo, per chi mangia al ristorante, è di portare a casa i piatti avanzati; il nono è un avviso e si riferisce alla dicitura “da consumare preferibilmente entro il…”, indicando che l’alimento di riferimento può essere idoneo al consumo anche successivamente al giorno indicato; l’ultimo consiglio è di usare la tecnologia per farsi aiutare nell’applicazione di queste buone pratiche alimentari.
Le iniziative
Nel ventaglio di eventi sui temi del consumo alimentare, citiamo due iniziative. Proprio questa mattina, alle 11, verrà presentata la nuova edizione (la quinta) del Festival del Giornalismo Alimentare, che pone sotto i riflettori i modelli di vita alimentare sostenibile. L’evento si terrà il 20, 21 e 22 febbraio a Torino presso il Centro Congressi del Lingotto. Dall’informazione all’arte performativa e interattiva: in occasione di Parma 2020 – Capitale Italiana della Cultura, Fondazione Barilla presenta la mostra Alimentiamo un futuro sostenibile, un percorso espositivo digitale e multidisciplinare rivolto a tutti. L’obiettivo? Diventare protagonisti del cambiamento.