Si è rivelata un successo la nuova edizione del Premio Socialis*, il primo riconoscimento in Italia teso a valorizzare laureati e futuri manager della Responsabilità sociale d’impresa, una specializzazione richiesta oggi dal 75% delle aziende nazionali che dichiarano di investire in uno sviluppo responsabile, come si evince dal VIII Rapporto sull’impegno sociale delle aziende in Italia. La giuria* ha infatti ricevuto ed esaminato 37 tesi di laurea che, come riportato in un nostro precedente articolo, dovevano trattare una o più dei seguenti topic: responsabilità sociale delle imprese, sviluppo sostenibile, impegno per l’ambiente, sostegno alla cultura, etica nell’economia, attenzione alle risorse interne delle organizzazioni, marketing sociale, welfare aziendale, iniziative per il non profit e di sostegno umanitario. La premiazione, svoltasi al Macro Asilo di Roma il 4 dicembre scorso, ha preso il via con la consegna dei premi da parte di Giuseppe Sgaramella (Responsabile Sostenibilità ACEA) ai vincitori, che hanno poi messo in luce i contenuti dei loro lavori. I vincitori sono stati Federica Bosco (Università “Tor Vergata” di Roma) con la tesi Comunicare la sostenibilità nel Sistema Sanitario: Il caso del Policlinico Tor Vergata, Federica Piccolo (Università di Modena e Reggio-Emilia) con Biochar: Valorizzazione nei geopolimeri, Antonella Sforza (Università di Padova) con Green Public Procurement come strumento di promozione della Responsabilità sociale d’Impresa. Esperienze regionali a confronto (per visionare motivazioni e menzioni cliccare qui).
Nel corso della giornata, come illustrato in una nota stampa sul sito dell’Osservatorio Socialis, il direttore Roberto Orsi ha presentato il ‘CSR-Check for Sustainability Ranking®’: nuova piattaforma digitale e strumento per la misurazione e la messa a sistema della responsabilità sociale e della sostenibilità per far riconoscere il valore e la ricaduta delle azioni di aziende e organizzazioni. Un altro momento chiave dell’iniziativa è stata la tavola rotonda sul tema del futuro della CSR, cui hanno partecipato: Maria Ludovica Agrò, Già Direttore PCN OCSE in Italia; Sabrina Alfonsi, Presidente Municipio Roma I Centro; Pietro Ferrari Bravo, Coordinatore Ufficio Riforma Terzo Settore ASSIFERO; Gloria Fiorani, Docente CSR e Rendicontazione sociale, Università di Roma “Tor Vergata”; Marcella Mallen, Presidente Fondazione Prioritalia; Paolo Naldini, Direttore di Cittadellarte; Roberto Natale, Responsabile Responsabilità Sociale RAI; Barbara Santoro, Consigliere Anima per il Sociale nei valori d’impresa; Maria Sebregondi, Co-Founder and President Moleskine Foundation; David Trotti, Presidente Associazione Italiana Direttori del Personale – Lazio.
Alla tavola rotonda ha preso parte anche Paolo Naldini: “Tutte le organizzazioni – ha affermato il direttore di Cittadellarte nel corso del suo intervento – che si tratti di un’azienda di moda o ospedale, dovranno (e lo stanno già facendo come dimostrano le vostre tesi) riorientarsi. La bussola, che ha segnato per tanti secoli la direzione, nel nord aveva il progresso, in cui era necessario vendere e ‘fare’ sempre di più. Oggi questa bussola è impazzita, gira e non si sa più quale sia il magnetismo che la fa andare (e vi dà) una direzione, la sostenibilità”.