L’Associazione culturale La Nottola di Minerva ha presentato la prima tappa della seconda edizione toscana della rassegna ANIMAE LOCI. Itinerario letterario e artistico alla ricerca dei luoghi dell’anima, nell’ambito del progetto speciale La Toscana delle Donne e di Foresta Maestra Festival Generativo. Si tratta di un progetto di promozione della lettura, presentato a maggio al Salone del Libro di Torino, che si svolge in Piemonte e in Toscana con modalità non convenzionali, performance letterarie e sonore, alla riscoperta dei luoghi dell’anima in cui appuntamenti abitano artisticamente luoghi unici, coinvolgendo la comunità che li abita. Parole chiave accompagnano e guidano le azioni e le riflessioni nei luoghi prescelti, per raccontare il viaggio interiore e il riflesso tra territorio circostante e paesaggio locale. La seconda edizione della rassegna ha aperto il suo calendario con la presenza di Michelangelo Pistoletto all’interno di uno dei luoghi più significativi della Toscana: l’Abbazia di Vallombrosa. Tre generazioni di donne universitarie – le professoresse Anna Loretoni, Serena Giusti e Giulia Schneider¹ – si sono confrontate sul tema della Pace Preventiva che è stato lo spunto per la conversazione con il maestro. L’appuntamento, che ha fatto registrare un successo di pubblico, è stato introdotto da Cristina Manetti (Capo di Gabinetto della Regione Toscana) e da Stefania Costa della Nottola di Minevra. L’iniziativa si è inoltre avvalsa delle ‘incursioni musicali’ del Meissa Duo, composto da Alda Dalle Lucche (saxofono contralto) e da Giulia Fidenti (saxofono baritono).
Anime Loci
Anime Loci propone dunque un itinerario di eventi da settembre a novembre, alla ricerca dei luoghi dell’anima con autrici e artiste di rilevanza nazionale, in particolare con il coinvolgimento di donne e eccellenze per raccontare il contemporaneo con uno sguardo al passato e rivolto al futuro. I temi affrontati sono numerosi, tra cui la Pace Preventiva, la cura, il lavoro, la responsabilità e l’impegno sociale. L’obiettivo è rivitalizzare il dibattito culturale attraverso diversi linguaggi espressivi per creare un dialogo empatico con le radici storico-culturali del territorio. Vengono così proposti “incontri, reading, performance letterarie e artistiche – così gli organizzatori – in un rapporto costante tra passato e futuro e tra ambiente esterno e interno, con modalità non convenzionali adatte alla sensibilità dei nuovi pubblici. Ogni tappa del percorso costituisce un tassello di un cammino comune e una possibile mèta per avvicinare e incuriosire anche i più giovani, per suggerire riflessioni su temi fondanti attraverso eventi di promozione culturale e della coltura, con il consueto spirito di ludico rigore”. Lo scopo principale è fare rete con le istituzioni e le associazioni del territorio e al tempo stesso favorire gli scambi intergenerazionali anche attraverso il confronto con autrici, artiste ed esperti attraverso una comunicazione crossmediale e multidisciplinare. Non solo: è anche “contribuire a rivitalizzare – si legge nell’apposita nota stampa – il senso di comunione dell’essere umano con l’ambiente che lo circonda, sperimentando nuovi linguaggi e buone pratiche e coltivare la consapevolezza dell’interdipendenza fra uomo, natura e ambiente – inteso anche come patrimonio culturale – mettendo in comune conoscenze e azioni per fortificare e proteggere relazioni, luoghi e tessuti vitali sul pianeta”.
La formula della creazione
“Dalla genesi del mio lavoro questo libro porta, attraverso 31 passi, alla genesi dell’Universo. E, nel contempo, alla genesi di una nuova società”. Con queste parole Michelangelo Pistoletto ha illustrato parte dei contenuti del suo ultimo libro, La formula della creazione. Nel volume, edito da Cittadellarte e curato da Chiara Belliti e Ruggero Poi, il maestro biellese racconta in 31 passi il percorso umano e artistico che lo ha portato a definire la formula della creazione. Da lui stesso chiamata anche formula della vita. Il libro ripercorre, passo dopo passo, il cammino che l’essere umano ha attraversato creando la religione, la politica, la scienza e le culture della società grazie al fermento germinale dell’arte. In queste pagine si comprende come affrontare il passaggio epocale che l’umanità sta vivendo, fagocitata dalla generale crisi dei sistemi che essa stessa ha creato. Con la Formula della Creazione, Michelangelo Pistoletto offre l’opportunità di riconsiderare i cardini dell’esistenza e ci chiama a una nuova responsabilità verso noi stessi, verso l’altro, verso la natura di cui facciamo parte. È il libro che volta pagina. La regola universale, identificata nella Formula della Creazione, diviene, attraverso il percorso del libro, applicabile in ogni momento della vita quotidiana. È una chiamata a usare la Formula della Creazione per divenire coautori di una nuova società.