Parigi: “Daniel Buren & Michelangelo Pistoletto”, la mostra al Palais d’Iéna
Con il vernissage del 17 ottobre le opere dei due artisti contemporanei saranno esposte nel palazzo parigino e giocheranno con la sua particolare architettura: progettato da Auguste Perret nel 1937, l’edificio è una delle tre costruzioni rimaste permanenti dopo l’”Esposizione universale” dello stesso anno. Il suggestivo intreccio tra Pistoletto e Buren, curato da Matthieu Poirier e supportato da Paris+ par Art Basel e Galleria Continua, sarà visitabile gratuitamente fino al 29 ottobre.

Un dialogo senza precedenti tra due artisti dalle eccezionali carriere”: viene descritto con queste parole il connubio tra Daniel Buren e Michelangelo Pistoletto, le cui opere verranno riunite ed esposte al Palais d’Iéna, edificio in stile art déco progettato nel 1937 dall’architetto Auguste Perret con l’idea di ospitare al suo interno un nuovo museo dedicato alle opere pubbliche. Dal 1960 il palazzo è sede del CESE – Conseil économique, social et evironnemental e della ICC – Camera di commercio internazionale, nonché nucleo di incontri e dibattiti su tematiche ambientali e sociali.
L’architettura del Palais d’Iéna permetterà all’arte di Buren e Pistoletto di “giocare con gli angoli dell’edificio – così il curatore Matthieu Poirier, i suoi grandi spazi, la sottile policromia del cemento a vista, la sua eccezionale luminosità, il suo contesto urbano, il gioco di prospettive e di livelli e – infine – la sua complessa simmetria”. Paris+ par Art Basel, fiera d’arte moderna e contemporanea, e Galleria Continua hanno anticipato che le opere esposte al Palais d’Iéna saranno Allegro, ma non troppo, in situ work (2023) di Daniel Buren e Divisione – Moltiplicazione (1973-2023) di Michelangelo Pistoletto: “I due maestri, celebrati in alcuni dei più prestigiosi musei e istituzioni del mondo, presenteranno – rimarca Galleria Continua – una mostra delle loro opere, un progetto di grandi dimensioni concepito e realizzato in dialogo con le caratteristiche specifiche del palazzo”. Inoltre, ogni giorno dal 18 al 22 ottobre, dalle 14:00 alle 17:30, gli studenti dell’École du Louvre saranno a disposizione per guidare i visitatori attraverso la mostra.

 
A sinistra Daniel Buren (foto di Claude Truong-Ngoc), a destra Michelangelo Pistoletto.

Gli artisti e il curatore
Daniel Buren
, uno tra gli artisti più attivi nella scena internazionale, negli anni Sessanta ha sviluppato un tipo di pittura radicale che gioca sull’economia dei mezzi e sul rapporto tra l’opera e il luogo in cui viene esposta. Gli anni Sessanta hanno marcato un importante passaggio concettuale anche per Michelangelo Pistoletto, momento in cui il maestro ha iniziato, a partire dalle opere intitolate Il presente fino ai celebri Quadri specchianti, a ricercare la propria identità attraverso la superficie riflettente, identità che non è unica, ma sempre in connubio con la realtà che circonda l’artista, quindi con la dimensione sociale e quella spazio-temporale.
Specialista di arte astratta, il curatore Matthieu Poirier è storico d’arte, ricercatore e scrittore; ha conseguito un dottorato prestto l’Université Paris-Sorbonne ed è qualificato Maître de conférences. Attualmente è membro dell’AICA – Associazione Internazionale dei Critici d’Arte e della IKT – Associazione Internazionale dei Curatori d’Arte Contemporanea: “Il progetto – specifica – sarà completamente svelato in occasione dell’inaugurazione pubblica del 17 ottobre. Si tratta di un rapporto originale, concepito e realizzato in relazione alle peculiarità del Palais d’Iéna. Le particolarità dell’approccio di questi due artisti visivi – conclude – si prestano a questo invito”.


Matthieu Poirier, fotografia di Marion Berrin per Art Basel.

Nell’immagine di copertina, Daniel Buren (foto di Lorenzo Fiaschi) e Michelangelo Pistoletto (foto di Oak Taylor-Smith).