A livello globale, l’Unione Europea è responsabile di oltre il 10% della distruzione delle foreste, generata dal consumo di prodotti di base come la carne, i formaggi, la soia per l’alimentazione animale, l’olio di palma, il caffè, il cacao, la gomma. Non solo: come spiegato in una nota dal WWF, dal 2015 10 milioni di ettari di foreste in tutto il mondo (una superficie più vasta del Portogallo) sono andati persi ogni anno a causa della deforestazione. Una situazione sempre più insostenibile, a cui è necessario porre rimedio con urgenza. Un’importante risposta è arrivata proprio dal Parlamento Europeo, attraverso un rapporto – redatto dall’eurodeputata Delara Burkhardt – mirato a chiedere una nuova legge per fermare la deforestazione guidata dall’UE, che è stato adottato a maggioranza (377 a favore, 75 contrari, 243 astenuti). Quali saranno le conseguenze di questa mossa? Saranno minimizzati i rischi di deforestazione, di distruzione della natura e violazioni dei diritti umani dalla catena di approvvigionamento dell’UE.
La Commissione, inoltre, sta conducendo una consultazione pubblica per affrontare il problema della deforestazione generata dai consumi europei. Il risultato è stato molto positivo: in poche settimane, oltre 330mila persone hanno già partecipato alla campagna #Together4Forests per chiedere una nuova legge forte sulla deforestazione. E siamo solo all’inizio, visto che la consultazione pubblica si concluderà il 10 dicembre. “Si dimostra alle oltre 330mila persone che hanno finora richiesto questa legge – così il WWF – che intendono essere dalla parte giusta della storia e del nostro futuro. Una tale legge si applicherebbe a prodotti di base come l’olio di palma, la soia, la carne di manzo, il cuoio, rassicurando così i consumatori della loro estraneità alla distruzione della natura attraverso gli acquisti alimentari e di altri beni di consumo”. Il rapporto si concentra anche sul rispetto dei diritti umani, dei mezzi di sussistenza e della cultura di coloro che vivono nella e dalla foresta.
L’adozione del rapporto presentato da Delara Burkhardt può rivelarsi un apripista per nuovi confronti sulla legge in questione che, per il WWF, “deve applicarsi a tutta una serie di prodotti di base, garantire la protezione dei diritti umani e affrontare l’impatto dell’UE non solo sulle foreste, ma anche su altri ecosistemi (come savane, praterie e zone umide)”. Anke Schulmeister-Oldenhove, Senior Forest Policy Officer dell’Ufficio Politico Europeo del WWF, si è espresso positivamente sulla novità: “Gli eurodeputati vogliono una legislazione ambiziosa per affrontare l’impatto dei consumi dell’UE sulle foreste ed altri ecosistemi naturali sacrificati. Ci congratuliamo con il Parlamento per l’adozione del rapporto dell’eurodeputata Delara Burkhardt, che invia un chiaro segnale alla Commissione europea e pone solide basi per le discussioni del prossimo anno. Questo è solo l’inizio della corsa contro il tempo per salvare le foreste e la natura del mondo: insieme a più di 130 gruppi ambientalisti, ci siamo impegnati a lungo termine per realizzare una nuova legge. Togliamo definitivamente – ha concluso – la deforestazione dai nostri piatti“.