Pistoletto, Schifano, Paolini: la Collezione Farnesina approda alle Nazioni Unite di New York
Alla scoperta della storia dell’arte italiana dal Novecento ad oggi: il progetto espositivo realizzato dalla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con la curatela di Achille Bonito Oliva, ha fatto tappa negli spazi della Delegates’ Entrance e del Curved Wall del quartier generale dell'ONU. Tra le 71 opere in mostra - aperta fino al 27 ottobre - figura anche “L’Etrusco” del maestro.

Un’esposizione che ha viaggiato a Singapore, Tokyo, New Delhi e Seoul aprendo un dialogo tra Ambasciate, Istituti Italiani di Cultura italiani e importanti musei locali per promuovere il panorama artistico della nostra penisola: il riferimento è a La Grande Visione Italiana. La Collezione Farnesina, che ha proposto un inedito tour nella storia dell’arte italiana dal Novecento ad oggi. La mostra, realizzata dalla Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, presenta una serie di opere selezionate dalla Collezione Farnesina che si è distinta negli anni come una raccolta dinamica volta a valorizzare il meglio dell’identità̀ contemporanea italiana attraverso percorsi artistici di livello museale. L’esposizione continua a essere posta sotto i riflettori con la nuova tappa di New York: allestita negli spazi della Delegates’ Entrance e del Curved Wall del quartier generale delle Nazioni Unite, è stata inaugurata il 12 ottobre e sarà aperta fino al 27 dello stesso mese. Come riportato in una nota di OnuItalia, a tagliare il nastro della mostra nella Grande Mela è stato il Rappresentante Permanente d’Italia alle Nazioni Unite, l’ambasciatore Maurizio Massari, accompagnato dal direttore dell’istituto di cultura di New York, Fabio Finotti, dall’ambasciatore Umberto Vattani e dal critico Bonito Oliva che ha curato il progetto espositivo.

La collezione, nello specifico, propone 71 opere opere di oltre sessanta grandi artisti scelti per rappresentare l’arte italiana, da Boccioni a Carla Accardi, da Mimmo Jodice a Mario Merz fino a Grazia Varisco; ne consegue una proposta eterogenea a livello cronologico e di generi, con opere che spaziano dal futurismo all’arte povera fino alla transavanguardia. Tra gli autori protagonisti in mostra figura anche Michelangelo Pistoletto: negli spazi espositivi è infatti allestito L’Etrusco (1976) del fondatore di Cittadellarte. Un assaggio delle altre opere visionabili nella Delegates’ Entrance? Forme uniche della continuità nello spazio (1913) di Umberto Boccioni, Giove e Antiope (2016 – 2021) di Giulio Paolini; Hermes (2007) di Vettor Pisani, N.1 Pinguino (1987 – 2005) – N.2 Pinguino (1987 – 2005) di Maurizio Mochetti, Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato fino a qui, ora (2005) di Alberto Garutti, Untitled (1996) di Vanessa Beecroft saranno esposte. Al Curved Wall invece sono infine proposte Santuario (1986) di Mario Schifano, Viaggio in Italia (1955) di Achille Perilli, CleoPatria (1998) di Luigi Ontani, Lin-sat (1987) di Sergio Lombardo, Quadro celeste (1994) di Gianni Dessì e Senza titolo (2022) di Domenico Bianchi.


Immagine di copertina: L’Etrusco di Michelangelo Pistoletto (crediti fotografici OnuItalia.com).