Politiche territoriali, nasce la “Rete dei Comuni sostenibili”
La nuova realtà, promossa da ALI assieme all’Associazione Città del Bio e alla società di servizi Leganet, è tesa a portare a livello locale gli obiettivi del BES – Benessere Equo e Sostenibile definiti dall’Italia, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. “I Comuni - ha affermato Enrico Giovannini, portavoce ASviS - hanno un ruolo fondamentale, perché molti dei 17 Goals dell'Agenda 2030 riguardano competenze locali".

Divenire la prima realtà europea di certificazione sulle politiche di sostenibilità per i Comuni: è questo uno degli obiettivi cardine della della Rete dei Comuni sostenibili, presentata il 14 gennaio scorso nell’ambito di una conferenza stampa online. Il, progetto promosso da ALI assieme all’Associazione Città del Bio e alla società di servizi Leganet, è nato per supportare il raggiungimento dei 17 goals dell’ONU, orientando in ambito locale le finalità del BES – Benessere Equo e Sostenibile definite dall’Italia. Come riportato in una nota dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, la Rete – che vedrà come presidente Valerio Lucciarini, direttore nazionale di ALI – si è data tre compiti per concretizzare i propri obbiettivi: misurare, tramite indicatori affidabili e aggiornati l’effetto delle politiche di governo locale sugli ambiti considerati dal Bes e dall’Agenda 2030; stimolare la redazione di ‘Piani di azione per il Comune sostenibile’, con lo scopo di migliorare gli indicatori, così come la qualità della vita e dell’ambiente e dell’ente locale di riferimento; accompagnare i Comuni e le Unioni di Comuni nella partecipazione a bandi europei, statali o regionali relativi alle politiche della sostenibilità, anche in vista dell’attuazione delle linee di intervento definite dall’Unione europea.

I comuni aderenti al progetto non solo saranno oggetto di una misurazione annuale secondo il set di circa 160 indicatori di benessere e sostenibilità, ma coopereranno tra loro condividendo i progetti innovativi attraverso una specifica piattaforma digitale; aderendo alla Rete e alla misurazione, i paesi e le città potranno quindi guadagnare la denominazione di ‘Comune sostenibile’. L’associazione, come specificato da ALI, fornirà un supporto ai Comuni, anche attraverso una rete di partnership, aiutandoli nel reperimento di risorse esterne tramite bandi europei, nazionali e regionali. Il supporto includerà anche l’aspetto divulgativo e la formazione per gli amministratori e per gli operatori degli enti.

La grande novità della Rete dei Comuni Sostenibili – queste le parole riportate sul sito di ASviS di Matteo Ricci, presidente nazionale Ali e sindaco di Pesaro – è che, anno dopo anno, potremo misurare, in tutti i Comuni, le azioni di governo e la coerenza delle politiche locali col principio di sostenibilità rendendola dunque concreta. Se guardiamo ai prossimi mesi del post Covid-19 e alle risorse del Recovery Plan che segneranno la ripresa e la trasformazione del Paese, sarà fondamentale misurare le politiche locali, che dovranno migliorare la qualità della vita e i nostri territori. I Comuni sono gli unici che possono far ‘cadere a terra’ le linee programmatiche decise al livello nazionale”.
È un momento cruciale – ha aggiunto Enrico Giovannini, portavoce dell’ASviS – per un’iniziativa di questo genere. I Comuni hanno un ruolo fondamentale, perché molti dei 17 Goals riguardano competenze locali. C’è un ruolo insostituibile che dovrà essere svolto dai Comuni nei prossimi anni. E non parliamo solo delle città, delle grandi aree metropolitane, ma anche degli enti locali dell’entroterra”.


Crediti fotografici: pagina Facebook ALI Nazionale.
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