Pratiche urbane, al Goethe-Institut di Roma l’incontro “Demopraxia + Artivismo”
Mercoledì 22 giugno, dalle ore 17 alle 19.30, presso il Centro Culturale Tedesco di Roma, in via Savoia 15 si terrà un talk proposto nell'ambito dell'iniziativa "New Words New World", dedicata al Glossario delle Pratiche Urbane. L'appuntamento, costruito come una tavola rotonda, vedrà tra i relatori anche Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte, e Saverio Teruzzi, coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso.

Chi fa la città e con quali culture e pratiche? Come viene formulato il diritto alla città? Berlino è stata a lungo caratterizzata da edifici e spazi auto-organizzati e da una ricca cultura sociale. Il diritto alla città è realizzato da molti attraverso le arti, il design, la pianificazione e pratiche urbane”. Viene così presentato sul sito ufficiale New Words New World. Parole, Voci, Corpi, appuntamento in cui viene presentato il Glossario di Pratiche Urbane, verso un manifesto, con tanto di dibattito mirato a confrontare le esperienze berlinesi con le pratiche urbane che si sono sviluppate in Italia e a Roma. Pratiche urbane diverse, esperienze multiformi ma con una finalità comune, rendere le nostre città più sostenibili da un punto di vista sociale, ambientale ed economico. La rassegna, iniziata il 7 giugno, continuerà fino al 6 luglio ed è curata dal Goethe-Institut e dal RIF-Museo delle periferie in collaborazione con nGbK Berlin.

Come specificato dal RIF, si tratta di un progetto in due tempi dedicato alle pratiche urbane e ai suoi protagonisti. La prima fase della mostra prende spunto dal Glossary of Urban Praxis. Towards a Manifesto, una ricerca e una pubblicazione a cura di Jochen Becker, Anna Schäffler, Simon Sheikh e nGbK Berlin, che è stata presentato con la partecipazione degli autori il 7 giugno. Fino al 6 luglio il KunstRaum Goethe si trasforma invece in una stanza delle parole, con un programma di incontri-laboratorio plurali e partecipati, ciascuno dedicato ad una voce del dizionario. Le parole scelte dal Museo delle periferie e dal Goethe-Institut Roma per contribuire all’ampliamento del Glossario sono le seguenti: Abitare (8 giugno), Città-fai-da-te (14 giugno), Resilienza (16 giugno), Demopraxia + Artivismo (22 giugno), Sexed city (23 giugno), S/Fregiare (30 giugno), Mappe (5 luglio), Ecopolitiche (6 luglio). La seconda fase della mostra darà invece ‘corpo’ alle parole, che si faranno suono, voce e canto nell’installazione dell’artista relazionale Yuval Avital, Postcards from Rome, episodio conclusivo di un’opera e una ricerca nata nell’ambito della programmazione del MACRO Asilo.

Domani, come accennato, si terrà quindi lo speciale appuntamento ‘doppio’, data la vicinanza dei temi trattati, incentrato sulle parole chiave Demopraxia e Artivismo. Il primo incontro, in programma alle ore 17 sempre al Goethe-Institutin via Savoia 15 a Roma, sarà curato da Cittadellarte e dedicato alla Demopraxia. Per l’occasione interverranno i seguenti relatori: Cesare Biasini Selvaggi (Exibart), Giulia Fiocca (Stalker), Giuliana Gheza (Socialfare), Labsus, Paolo Naldini (direttore di Cittadellarte), Michela Pasquali e Marta Malsegna (Linaria), Francesco Saverio Teruzzi (Coordinatore degli ambasciatori Rebirth/Terzo Paradiso). Il secondo sull’Artivismo, invece, curato Anna Pironti e Paola Zanini (Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea), vedrà la partecipazione dei seguenti ospiti: Lanfranco Aceti, Anna Castelli, Bianco Valente, Francesco Careri, Rosa Jijon, Franco La Cecla, Massimo Mazzone, Nicolas Martino. Entrambi gli appuntamenti saranno costruiti come tavola rotonda, in modo da mettere in luce e consentire una voce plurale e collettiva all’appuntamento.

Che cosa trattiene – così Paolo Naldini – le pratiche provenienti da discipline diverse, che negli ultimi 30 anni si sono impegnate nel costruire società, attraverso una fabbrica civica sviluppata del design per l’innovazione sociale, dall’attivismo tout-court, dall’innovazione giuridico-amministrativa, dal mondo dell’animazione sociale del terzo settore e del neo mutualismo, e ovviamente le pratiche artistiche di trasformazione sociale? Che cosa trattiene questa ricchezza di pratiche dal conoscersi e riconoscersi reciprocamente, e dunque costituire alleanze, sorellanze, per affrontare in maniera organica, articolata, e alla massima capillarità, il salto dalle pratiche alle politiche, oggi essenziale e urgente? Di questo parleremo con alcuni protagonisti delle pratiche di trasformazione sociale che negli ultimi vent’anni si sono cimentati su questo terreno“.